Uno degli argomenti più importanti del nostro decennio è l‟ecologia. Un tema di estrema attualità che non lascia indifferente nemmeno l‟ambito della moda. La questione ambientalista è diventata un dibattito delicato del Ventunesimo secolo. È una voce emersa dalle conseguenza dell‟era del Modernismo, incominciata dalla Rivoluzione Industriale, caratterizzata dall‟emancipazione della donna e conclusa con l‟apparizione del consumismo: con un inevitabile fenomeno postmoderno suscitato da un mondo divenuto industrializzato, tecnologico, commerciale e privatizzato.La nascita di un‟infinità di prodotti ha comportato un profondo cambiamento nella vita quotidiana dell‟intera umanità. Ha cambiato la storia. E non solo. E‟ intervenuta sull‟evoluzione legittima della Natura. L‟emergenza ambientale sul livello globale di questo inizio decennio è un evidente richiamo al ripensare il nostro meccanismo sociologico. Il Titanic sul quale viaggia l‟intera comunità mondiale necessita di un nuovo approccio strategico, di un piano di sopravvivenza con cui affrontare global warming, problema energetico, scarsità dell‟acqua, impoverimento della biodiversità, tossicità dei prodotti industriali, inquinamento dell‟ambiente, smaltimento dei rifiuti, buco dell‟ozono, deforestazione e l‟esauribilità delle risorse naturali. Il concetto di Sostenibilità nasce negli anni ‟60 con i movimenti ambientalisti ed ha le sue fondamenta in queste ragioni. Un concetto sempre attuale. Anzi… È diventato parte integrante di tanti settori che hanno un‟influenza diretta sulla vita di ciascun individuo moderno. L‟idea della sostenibilità ha tutte le caratteristiche e potenzialità necessarie per far aprire un nuovo capitolo nell‟ambito della moda e del design e che influenza la storia dell‟uomo. Il suo potere nel trasformare i lifestyle dei singoli individui e d‟intere comunità, lo rende un concetto utopistico che potrebbe fermare la marcia sfrenata dell‟umanità verso l‟autodistruzione. Oggi, il campo di maggiore responsabilità sia ecologica che di sostenibilità è il design. Qui troviamo la vera e concreta sostenibilità applicata in modo efficace ai prodotti di uso quotidiano. Grazie a questo fenomeno si sono sviluppate varie tecniche e diversi materiali ecologici che rispettano tutti i vincoli della sostenibilità. Negli ultimi cinque anni il design si è legato alla moda in maniera strutturale. Si è stabilito un rapporto di influenze reciproche. L‟alleanza si sta sempre più fortificando, visto il crescente numero degli stilisti che sfruttano il design per ampliare la loro gamma di prodotti, progettando oggetti di design, biciclette o bottiglie d‟acqua come fanno i loro “colleghi” designer d‟interni o del prodotto industriale. Il design ha acquistato da questa convivenza simbiotica una serie di strategie comunicative e ha trasformato i suoi cataloghi in vere proprie riviste di moda. Le sue regole di comunicazione sono diventate identiche a quelle della moda. Una simbiosi ormai divenuta consolidata e produttiva. All‟incrocio di questi due settori si trova anche la sostenibilità: un‟idea trasversale e plasmabile in tutte e due le direzioni. Il suo fondamento, produrre ad impatto “0” (sfruttando le energie rinnovabili e tralasciando le materie finite) introduce nuovi valori nel processo creativo e produttivo sia nel design che nella moda del Ventunesimo secolo. La biodegradabilità, la riciclabilità ed il riutilizzo delle materie sono tematiche da approfondire per definire la direzione precisa della nuova strada sia del design che della moda. La biodegradabilità implica l‟impiego delle materie povere per evitare ulteriore impoverimento della biodiversità. La riciclabilità è un concetto tanto nominato ai giorni nostri, che man mano entra nelle vite quotidiane ed i consumatori diventano sempre più coscienti dei suoi vantaggi. Il significato del riutilizzo non sta tanto lontano dalla riciclabilità ma, al confronto della riciclabilità, necessita un utente che intervenga sulla materia, che cambi la sua sostanza o la sua forma. Non si tratta soltanto di ottimizzare il prodotto ma di dargli una nuova vita, rianimandolo in qualcosa di contemporaneo, attrattivo e, soprattutto, di moda. Il concetto che trasforma il vecchio e usato in un oggetto desiderato, in un sogno. Questa è la strada della moda di oggi: riutilizzare il vecchio, l‟usato, il sempre affascinante vintage. Riformulare l‟anima romantica delle rovine. Far rinascere il passato offrendolo in collezioni limitate, in pezzi destinati a pochi, ad un pubblico con un passaggio culturale in più, che sappia apprezzare l‟idea e riconoscere la mentalità progettuale postmoderna dietro il prodotto esposto in vetrina. Per cui, raccogliendo tutte le idee e i componenti enunciati precedentemente, il mio progetto di tesi si ispira al concetto di Ecolusso, all‟unione scientifica di due ambienti così tanto lontani come la sostenibilità e l‟ecologia con il lusso, al fine di trovare spunti ispirativi, direzioni nuove e dimensioni sconosciute nell‟ambito della moda. Lo studio approfondito della sostenibilità e poi dell‟ambito del lusso, permette di capire meglio gli elementi sostanziali del concetto di Ecolusso. La netta divisione iniziale di questi argomenti è supportata da definizioni, studi su mercati esistenti e su marchi di design attuali, presenti nella nostra società postmoderna. La descrizione di questi due mondi svela aspetti comuni ed interessanti che, al primo sguardo,potrebbero sembrare impossibili ed assurdi. Il confronto diretto di queste due estremità, riducibili con una semplificazione estrema a due concetti banali come il risparmio e lo spreco, racconta di mondi senza confini geografici, metaforici come anche metafisici. La materializzazione di questo legame tra la sostenibilità ed il lusso si traduce di conseguenza nella produzione di beni di lusso nel rispetto dei criteri ambientalisti. I prodotti eco-relativi, nella società contemporanea, rientrano in una categoria di prestigio, richiedono una nuova e rivoluzionaria strategia di marketing, impiegano dei materiali innovativi ed ecosensibili ed aprono anche un nuovo capitolo nel settore della comunicazione. La differenziazione di questi beni di lusso da quelli comunemente conosciuti parte già dalla loro progettazione, dal loro design e dalla loro forma. Devono rispondere ai bisogni di una élite ristretta e, soprattutto, ecocosciente. L‟ecologia è sempre più presente nella nostra vita quotidiana. Anche se essere ecologico, oggi, significa tutt‟altro che low-cost o parsimonia. L‟ecologia, insieme con la sostenibilità, è diventata l‟ultimo business alla moda. L‟ecolusso nella moda è ancora poco appreso. Bisogna esaminarlo con tutte le sue caratteristiche ai fini di poter creare prodotti all‟ultima tendenza che rispettino l‟ambiente ma che, allo stesso tempo, siano anche piacevoli, funzionali e di alta gamma; prodotti di moda di lusso che rispecchino l'estetica della sostenibilità.

I segni della storia sulla pelle(tteria) Trussardi. L'estetica della sostenibilità nel settore del lusso

LENART, GYORGYI
2009/2010

Abstract

Uno degli argomenti più importanti del nostro decennio è l‟ecologia. Un tema di estrema attualità che non lascia indifferente nemmeno l‟ambito della moda. La questione ambientalista è diventata un dibattito delicato del Ventunesimo secolo. È una voce emersa dalle conseguenza dell‟era del Modernismo, incominciata dalla Rivoluzione Industriale, caratterizzata dall‟emancipazione della donna e conclusa con l‟apparizione del consumismo: con un inevitabile fenomeno postmoderno suscitato da un mondo divenuto industrializzato, tecnologico, commerciale e privatizzato.La nascita di un‟infinità di prodotti ha comportato un profondo cambiamento nella vita quotidiana dell‟intera umanità. Ha cambiato la storia. E non solo. E‟ intervenuta sull‟evoluzione legittima della Natura. L‟emergenza ambientale sul livello globale di questo inizio decennio è un evidente richiamo al ripensare il nostro meccanismo sociologico. Il Titanic sul quale viaggia l‟intera comunità mondiale necessita di un nuovo approccio strategico, di un piano di sopravvivenza con cui affrontare global warming, problema energetico, scarsità dell‟acqua, impoverimento della biodiversità, tossicità dei prodotti industriali, inquinamento dell‟ambiente, smaltimento dei rifiuti, buco dell‟ozono, deforestazione e l‟esauribilità delle risorse naturali. Il concetto di Sostenibilità nasce negli anni ‟60 con i movimenti ambientalisti ed ha le sue fondamenta in queste ragioni. Un concetto sempre attuale. Anzi… È diventato parte integrante di tanti settori che hanno un‟influenza diretta sulla vita di ciascun individuo moderno. L‟idea della sostenibilità ha tutte le caratteristiche e potenzialità necessarie per far aprire un nuovo capitolo nell‟ambito della moda e del design e che influenza la storia dell‟uomo. Il suo potere nel trasformare i lifestyle dei singoli individui e d‟intere comunità, lo rende un concetto utopistico che potrebbe fermare la marcia sfrenata dell‟umanità verso l‟autodistruzione. Oggi, il campo di maggiore responsabilità sia ecologica che di sostenibilità è il design. Qui troviamo la vera e concreta sostenibilità applicata in modo efficace ai prodotti di uso quotidiano. Grazie a questo fenomeno si sono sviluppate varie tecniche e diversi materiali ecologici che rispettano tutti i vincoli della sostenibilità. Negli ultimi cinque anni il design si è legato alla moda in maniera strutturale. Si è stabilito un rapporto di influenze reciproche. L‟alleanza si sta sempre più fortificando, visto il crescente numero degli stilisti che sfruttano il design per ampliare la loro gamma di prodotti, progettando oggetti di design, biciclette o bottiglie d‟acqua come fanno i loro “colleghi” designer d‟interni o del prodotto industriale. Il design ha acquistato da questa convivenza simbiotica una serie di strategie comunicative e ha trasformato i suoi cataloghi in vere proprie riviste di moda. Le sue regole di comunicazione sono diventate identiche a quelle della moda. Una simbiosi ormai divenuta consolidata e produttiva. All‟incrocio di questi due settori si trova anche la sostenibilità: un‟idea trasversale e plasmabile in tutte e due le direzioni. Il suo fondamento, produrre ad impatto “0” (sfruttando le energie rinnovabili e tralasciando le materie finite) introduce nuovi valori nel processo creativo e produttivo sia nel design che nella moda del Ventunesimo secolo. La biodegradabilità, la riciclabilità ed il riutilizzo delle materie sono tematiche da approfondire per definire la direzione precisa della nuova strada sia del design che della moda. La biodegradabilità implica l‟impiego delle materie povere per evitare ulteriore impoverimento della biodiversità. La riciclabilità è un concetto tanto nominato ai giorni nostri, che man mano entra nelle vite quotidiane ed i consumatori diventano sempre più coscienti dei suoi vantaggi. Il significato del riutilizzo non sta tanto lontano dalla riciclabilità ma, al confronto della riciclabilità, necessita un utente che intervenga sulla materia, che cambi la sua sostanza o la sua forma. Non si tratta soltanto di ottimizzare il prodotto ma di dargli una nuova vita, rianimandolo in qualcosa di contemporaneo, attrattivo e, soprattutto, di moda. Il concetto che trasforma il vecchio e usato in un oggetto desiderato, in un sogno. Questa è la strada della moda di oggi: riutilizzare il vecchio, l‟usato, il sempre affascinante vintage. Riformulare l‟anima romantica delle rovine. Far rinascere il passato offrendolo in collezioni limitate, in pezzi destinati a pochi, ad un pubblico con un passaggio culturale in più, che sappia apprezzare l‟idea e riconoscere la mentalità progettuale postmoderna dietro il prodotto esposto in vetrina. Per cui, raccogliendo tutte le idee e i componenti enunciati precedentemente, il mio progetto di tesi si ispira al concetto di Ecolusso, all‟unione scientifica di due ambienti così tanto lontani come la sostenibilità e l‟ecologia con il lusso, al fine di trovare spunti ispirativi, direzioni nuove e dimensioni sconosciute nell‟ambito della moda. Lo studio approfondito della sostenibilità e poi dell‟ambito del lusso, permette di capire meglio gli elementi sostanziali del concetto di Ecolusso. La netta divisione iniziale di questi argomenti è supportata da definizioni, studi su mercati esistenti e su marchi di design attuali, presenti nella nostra società postmoderna. La descrizione di questi due mondi svela aspetti comuni ed interessanti che, al primo sguardo,potrebbero sembrare impossibili ed assurdi. Il confronto diretto di queste due estremità, riducibili con una semplificazione estrema a due concetti banali come il risparmio e lo spreco, racconta di mondi senza confini geografici, metaforici come anche metafisici. La materializzazione di questo legame tra la sostenibilità ed il lusso si traduce di conseguenza nella produzione di beni di lusso nel rispetto dei criteri ambientalisti. I prodotti eco-relativi, nella società contemporanea, rientrano in una categoria di prestigio, richiedono una nuova e rivoluzionaria strategia di marketing, impiegano dei materiali innovativi ed ecosensibili ed aprono anche un nuovo capitolo nel settore della comunicazione. La differenziazione di questi beni di lusso da quelli comunemente conosciuti parte già dalla loro progettazione, dal loro design e dalla loro forma. Devono rispondere ai bisogni di una élite ristretta e, soprattutto, ecocosciente. L‟ecologia è sempre più presente nella nostra vita quotidiana. Anche se essere ecologico, oggi, significa tutt‟altro che low-cost o parsimonia. L‟ecologia, insieme con la sostenibilità, è diventata l‟ultimo business alla moda. L‟ecolusso nella moda è ancora poco appreso. Bisogna esaminarlo con tutte le sue caratteristiche ai fini di poter creare prodotti all‟ultima tendenza che rispettino l‟ambiente ma che, allo stesso tempo, siano anche piacevoli, funzionali e di alta gamma; prodotti di moda di lusso che rispecchino l'estetica della sostenibilità.
RAMPONI, FEDERICO
ARC III - Facolta' del Design
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2010_12_Lenart.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi e tavole di progetto
Dimensione 208.97 MB
Formato Adobe PDF
208.97 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/6843