Gran parte di ciò che conosciamo è frutto di una esperienza indiretta, quello che comunemente viene definito come l’atto di narrare. Narrazioni di persone o luoghi che non esistono più o che non sono mai esistiti vengono assorbite nel nostro immaginario e influenzano il nostro modo di comportarci e di metterci in relazione con gli altri. Le meccaniche della narrazione, nota anche come storytelling, è alla base della maggior parte dei grandi mass media come il cinema, i libri o la televisione ecc... Ma già da tempo queste stesse meccaniche si stanno spostando in campi inaspettati come la politica o il giornalismo. Capire come funzionano queste meccaniche può essere utile non solo per difendersi dalle narrazioni strumentali (o eticamente opache come può essere una campagna elettorale) ma anche utilizzarle per creare artefatti comunicativi più efficaci e più adatti a quelli che sono le abitudini, nell’ambito del consumo d’informazioni, del pubblico attuale. Infatti il modo di raccontare si è evoluto in quella che è chiamata la narrazione transmediale, ovvero un racconto scomposto e adattato su diversi media per dare la possibilità al pubblico di ricomporre i diversi pezzi in una narrazione unica. Nel corso di questa tesi verrà analizzato come si può costruire una narrazione transmediale usando come materiale di partenza i documentari prodotti all’interno del laboratorio di sintesi “Immagina Milano” del Politecnico di Milano. I dieci documentari prodotti sono una vasta raccolta di testimonianze sulla città di Milano che, se messe opportunamente in relazione, possono portare a una nuova consapevolezza della città. Si potrà raggiungere questo obbiettivo andando a creare una piattaforma multimediale che metta in rilievo la trama e l’ordito del tessuto cittadino in modo da far emergere i differenti percorsi narrativi che la attraversano. Ciò che guiderà questa ricerca non sarà la progettazione di un archivio di aneddoti ma di una piattaforma trans mediale che guidi l’utente nei diversi modi di fruire una storia.

Story playing game telling. Il design della comunicazione tra narrazione e gioco

BRUNETTI, CLEMENTE
2011/2012

Abstract

Gran parte di ciò che conosciamo è frutto di una esperienza indiretta, quello che comunemente viene definito come l’atto di narrare. Narrazioni di persone o luoghi che non esistono più o che non sono mai esistiti vengono assorbite nel nostro immaginario e influenzano il nostro modo di comportarci e di metterci in relazione con gli altri. Le meccaniche della narrazione, nota anche come storytelling, è alla base della maggior parte dei grandi mass media come il cinema, i libri o la televisione ecc... Ma già da tempo queste stesse meccaniche si stanno spostando in campi inaspettati come la politica o il giornalismo. Capire come funzionano queste meccaniche può essere utile non solo per difendersi dalle narrazioni strumentali (o eticamente opache come può essere una campagna elettorale) ma anche utilizzarle per creare artefatti comunicativi più efficaci e più adatti a quelli che sono le abitudini, nell’ambito del consumo d’informazioni, del pubblico attuale. Infatti il modo di raccontare si è evoluto in quella che è chiamata la narrazione transmediale, ovvero un racconto scomposto e adattato su diversi media per dare la possibilità al pubblico di ricomporre i diversi pezzi in una narrazione unica. Nel corso di questa tesi verrà analizzato come si può costruire una narrazione transmediale usando come materiale di partenza i documentari prodotti all’interno del laboratorio di sintesi “Immagina Milano” del Politecnico di Milano. I dieci documentari prodotti sono una vasta raccolta di testimonianze sulla città di Milano che, se messe opportunamente in relazione, possono portare a una nuova consapevolezza della città. Si potrà raggiungere questo obbiettivo andando a creare una piattaforma multimediale che metta in rilievo la trama e l’ordito del tessuto cittadino in modo da far emergere i differenti percorsi narrativi che la attraversano. Ciò che guiderà questa ricerca non sarà la progettazione di un archivio di aneddoti ma di una piattaforma trans mediale che guidi l’utente nei diversi modi di fruire una storia.
BERTOLO, MARESA
GOLDONI, KATIA
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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