A student becoming designer. This is the path I followed working on my thesis; the transition from ingenuity, typical of university students, to difficulties and problems that inevitably must be faced working. In particular, I investigated the changes which took place in design industry, where new roles have been introduced: entrepreneur-designer-distributor. Those changes concerned also post-production phase, including the presentation of products, distribution channels and sale; this changes required designers to cooperate with craftsmen and artists. Considering that in modern society large scale production shall keep an eye on environmental and economical problems, it is necessary to face issues relating to the amount of products to be produced and commercialized, and to analyze the relationship between men and machines. Machines, which have always been considered as a problem for craftsmen, shall be considered as an ally, or shall instead be considered as an enemy who is able to replace man? Craftsmanship is often considered as a merely executory work. On the contrary, craftsman’s work requires cleverness, which is based on experience, but also art. However, this is not enough today. Technological innovation should not be considered as a mere extravaganza, being it an instrument that also craftsmen must take advantage of. Only new technologies allow craftmen to participate to the process of sharing creative work, which as of today is not just local, but internationally organized. We came from physical products, arriving to digital products, and craftsmen shall conform to this development, and learn how to translate their manual ability to digital code. In order to do so, it is important to update and increase the value of existing training courses in order to emphasize creativity. A new kind of design and commerce has born, which is a mix of ability and other characteristics pertaining to artists, designers and craftsmen. The last part of the thesis is more practical. I focused my attention on researching a company available to share its know-how for researching. Researching means trying and taking risks, without knowing whether you will get to a result. It means trying without knowing the outcome. Reaserching something in order to evaluate its qualities, properties, abilities, and possible solutions, always keeping an eye on the possibilities to economical exploitation.

Da studente a designer. É questo il percorso che ho affrontato cimentandomi nella realizzazione della mia tesi di laurea, ossia il passaggio dalle convinzioni ingenue, tipiche di chi vive nel mondo ovattato dell’università, alle difficoltà concrete e ai problemi che inevitabilmente si incontrano nel mondo del lavoro. In particolare, ho indagato sulle modifiche avvenute nella filiera del design, dove si sono stabiliti nuovi ruoli per tutti gli attori impegnati: azienda-designer-distribuzione. Questi cambiamenti hanno riguardato anche la fase post-produzione, ovvero tutto ciò che ha a che fare con la presentazione dei prodotti, i canali distributivi e la vendita, incentivando il design a ricercare una collaborazione con il mondo dell’artigianato e con quello dell’arte. Visto che oggigiorno non possiamo più permetterci di “sfornare” prodotti in grande numero senza prestare attenzione ai problemi economico/ambientali che caratterizzano la società moderna, è necessario affrontare la questione della quantità dei prodotti da realizzare e mettere in commercio, nonché analizzare approfonditamente il rapporto uomo-macchina. La macchina, che fin dalla sua comparsa ha rappresentato un difficile dilemma per l’artigiano, dev’essere considerata un’alleata o un nemico in grado di sottrarre importanza e spazio al lavoro dell’uomo? Il lavoro artigianale viene spesso reputato meramente esecutivo. Sappiamo, invece, che c’è un’intelligenza nelle mani dell’artigiano, un’intelligenza che discende non solo dall’esperienza, ma anche da quella che chiamiamo arte. Tuttavia, questo oggi non basta. L’innovazione tecnologica non è da intendersi come una mera stravaganza, ma costituisce uno strumento di cui anche l’artigiano deve ormai necessariamente servirsi. Solo le nuove tecnologie, infatti, possono consentirgli di partecipare a quel processo di divisione del lavoro creativo che oggi non è più solamente locale, ma si organizza a livello internazionale. Siamo passati dall’era del prodotto fisico a quella del prodotto digitale, e anche l’artigiano deve adattarsi a questa evoluzione e imparare a tradurre la sua manualità in codice digitale. Per fare ciò, è fondamentale aggiornare e valorizzare i percorsi formativi attualmente esistenti in modo da enfatizzarne la dimensione creativa. Può dirsi nato, dunque, un nuovo genere nello scenario del design e del commercio, un genere che è un collage di abilità e caratteristiche appartenenti alle tre figure creative dell’artista, del designer e dell’artigiano. L’ultima parte della tesi ha un taglio più pratico. Ho infatti focalizzato la mia attenzione sulla ricerca di un’azienda disposta a mettere il proprio knowhow al servizio della sperimentazione. Sperimentare significa provare, tentare, rischiare, senza garanzia di un risultato. Significa provare senza conoscerne l’esito. Sottoporre a esperimento qualcosa, allo scopo di valutarne la qualità, le proprietà, le capacità e le possibili soluzioni. Il tutto, ovviamente, con un occhio sempre rivolto alle concrete possibilità di uno sfruttamento positivo in termini economici.

Efesto moderno - Artidesign e strategia di sviluppo per una nuova collezione di prodotti

VISCARDI, CLAUDIO
2009/2010

Abstract

A student becoming designer. This is the path I followed working on my thesis; the transition from ingenuity, typical of university students, to difficulties and problems that inevitably must be faced working. In particular, I investigated the changes which took place in design industry, where new roles have been introduced: entrepreneur-designer-distributor. Those changes concerned also post-production phase, including the presentation of products, distribution channels and sale; this changes required designers to cooperate with craftsmen and artists. Considering that in modern society large scale production shall keep an eye on environmental and economical problems, it is necessary to face issues relating to the amount of products to be produced and commercialized, and to analyze the relationship between men and machines. Machines, which have always been considered as a problem for craftsmen, shall be considered as an ally, or shall instead be considered as an enemy who is able to replace man? Craftsmanship is often considered as a merely executory work. On the contrary, craftsman’s work requires cleverness, which is based on experience, but also art. However, this is not enough today. Technological innovation should not be considered as a mere extravaganza, being it an instrument that also craftsmen must take advantage of. Only new technologies allow craftmen to participate to the process of sharing creative work, which as of today is not just local, but internationally organized. We came from physical products, arriving to digital products, and craftsmen shall conform to this development, and learn how to translate their manual ability to digital code. In order to do so, it is important to update and increase the value of existing training courses in order to emphasize creativity. A new kind of design and commerce has born, which is a mix of ability and other characteristics pertaining to artists, designers and craftsmen. The last part of the thesis is more practical. I focused my attention on researching a company available to share its know-how for researching. Researching means trying and taking risks, without knowing whether you will get to a result. It means trying without knowing the outcome. Reaserching something in order to evaluate its qualities, properties, abilities, and possible solutions, always keeping an eye on the possibilities to economical exploitation.
ARC III - Facolta' del Design
20-dic-2010
2009/2010
Da studente a designer. É questo il percorso che ho affrontato cimentandomi nella realizzazione della mia tesi di laurea, ossia il passaggio dalle convinzioni ingenue, tipiche di chi vive nel mondo ovattato dell’università, alle difficoltà concrete e ai problemi che inevitabilmente si incontrano nel mondo del lavoro. In particolare, ho indagato sulle modifiche avvenute nella filiera del design, dove si sono stabiliti nuovi ruoli per tutti gli attori impegnati: azienda-designer-distribuzione. Questi cambiamenti hanno riguardato anche la fase post-produzione, ovvero tutto ciò che ha a che fare con la presentazione dei prodotti, i canali distributivi e la vendita, incentivando il design a ricercare una collaborazione con il mondo dell’artigianato e con quello dell’arte. Visto che oggigiorno non possiamo più permetterci di “sfornare” prodotti in grande numero senza prestare attenzione ai problemi economico/ambientali che caratterizzano la società moderna, è necessario affrontare la questione della quantità dei prodotti da realizzare e mettere in commercio, nonché analizzare approfonditamente il rapporto uomo-macchina. La macchina, che fin dalla sua comparsa ha rappresentato un difficile dilemma per l’artigiano, dev’essere considerata un’alleata o un nemico in grado di sottrarre importanza e spazio al lavoro dell’uomo? Il lavoro artigianale viene spesso reputato meramente esecutivo. Sappiamo, invece, che c’è un’intelligenza nelle mani dell’artigiano, un’intelligenza che discende non solo dall’esperienza, ma anche da quella che chiamiamo arte. Tuttavia, questo oggi non basta. L’innovazione tecnologica non è da intendersi come una mera stravaganza, ma costituisce uno strumento di cui anche l’artigiano deve ormai necessariamente servirsi. Solo le nuove tecnologie, infatti, possono consentirgli di partecipare a quel processo di divisione del lavoro creativo che oggi non è più solamente locale, ma si organizza a livello internazionale. Siamo passati dall’era del prodotto fisico a quella del prodotto digitale, e anche l’artigiano deve adattarsi a questa evoluzione e imparare a tradurre la sua manualità in codice digitale. Per fare ciò, è fondamentale aggiornare e valorizzare i percorsi formativi attualmente esistenti in modo da enfatizzarne la dimensione creativa. Può dirsi nato, dunque, un nuovo genere nello scenario del design e del commercio, un genere che è un collage di abilità e caratteristiche appartenenti alle tre figure creative dell’artista, del designer e dell’artigiano. L’ultima parte della tesi ha un taglio più pratico. Ho infatti focalizzato la mia attenzione sulla ricerca di un’azienda disposta a mettere il proprio knowhow al servizio della sperimentazione. Sperimentare significa provare, tentare, rischiare, senza garanzia di un risultato. Significa provare senza conoscerne l’esito. Sottoporre a esperimento qualcosa, allo scopo di valutarne la qualità, le proprietà, le capacità e le possibili soluzioni. Il tutto, ovviamente, con un occhio sempre rivolto alle concrete possibilità di uno sfruttamento positivo in termini economici.
Tesi di laurea Magistrale
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