Nelle aziende la filosofia lean e i suoi vari strumenti sono stati declinati in diversi modi e, soprattutto le aziende che da più tempo si dedicano allo snellimento dei processi, hanno sviluppato linguaggi propri per rappresentare gli interventi effettuati: questa molteplicità di rappresentazioni non rende semplice, per le aziende che si affacciano ora sul mondo lean, capire quali siano le modalità migliori per applicarne la filosofia. Il lavoro si articola secondo tre obiettivi principali. Il primo obiettivo del lavoro è quello di creare un modello standard in grado di descrivere e rendere più comprensibili le varie realtà lean. Grazie ad un modello interpretativo come questo sarà possibile confrontare diverse strategie di implementazione, e avere quindi dei vantaggi in termini di analisi delle potenzialità che questa filosofia offre. Il secondo obiettivo è quello di creare un compendio delle tecniche e strumenti lean più utilizzate, andando a incrociarli con le aree aziendali dove si vanno a snellire i processi, in modo da individuare per ogni area gli strumenti più adatti. In questo modo sviluppiamo uno strumento di supporto utile per le fasi d’implementazione della lean. Il terzo obiettivo va oltre il puro scopo descrittivo, e si prefigge di creare un modello che, partendo da quello descrittivo, possa essere utilizzato come strumento di supporto al ridisegno dei processi in ottica snella. Con questa parte della ricerca sviluppiamo quindi un modello di supporto per le fasi di progettazione della strategia lean, fornendo come output una classificazione delle potenziali aree d’azione ordinate per priorità d’intervento. Questi sono i tre obiettivi fondamentali di questo lavoro di ricerca.
Capire la produzione snella. Un modello interpretativo standard per le realtà lean
GIORGETTA, SIMONE;GHIGLIANO, GIANLUCA
2011/2012
Abstract
Nelle aziende la filosofia lean e i suoi vari strumenti sono stati declinati in diversi modi e, soprattutto le aziende che da più tempo si dedicano allo snellimento dei processi, hanno sviluppato linguaggi propri per rappresentare gli interventi effettuati: questa molteplicità di rappresentazioni non rende semplice, per le aziende che si affacciano ora sul mondo lean, capire quali siano le modalità migliori per applicarne la filosofia. Il lavoro si articola secondo tre obiettivi principali. Il primo obiettivo del lavoro è quello di creare un modello standard in grado di descrivere e rendere più comprensibili le varie realtà lean. Grazie ad un modello interpretativo come questo sarà possibile confrontare diverse strategie di implementazione, e avere quindi dei vantaggi in termini di analisi delle potenzialità che questa filosofia offre. Il secondo obiettivo è quello di creare un compendio delle tecniche e strumenti lean più utilizzate, andando a incrociarli con le aree aziendali dove si vanno a snellire i processi, in modo da individuare per ogni area gli strumenti più adatti. In questo modo sviluppiamo uno strumento di supporto utile per le fasi d’implementazione della lean. Il terzo obiettivo va oltre il puro scopo descrittivo, e si prefigge di creare un modello che, partendo da quello descrittivo, possa essere utilizzato come strumento di supporto al ridisegno dei processi in ottica snella. Con questa parte della ricerca sviluppiamo quindi un modello di supporto per le fasi di progettazione della strategia lean, fornendo come output una classificazione delle potenziali aree d’azione ordinate per priorità d’intervento. Questi sono i tre obiettivi fondamentali di questo lavoro di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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