In this work we analyse the role of the internationalization of tertiary education in fostering the accumulation of human capital and the consequent economic growth. Following the branch of literature that identifies a positive relation between human capital and economic growth (starting with the seminal paper by Schultz in 1960), we will focus on the specific analysis of one of the many aspects of human capital, tertiary education and, more specifically, ISCED 1997 level 5A. The aim of this work is to demonstrate that an internationalization of tertiary education system – i.e. the presence of students coming from abroad – leads to significant unique benefits, in terms of human capital, greater than those deriving from the traditional domestic tertiary education. The model we suggest – in which tertiary graduation rate is chosen as a proxy for human capital – is empirically tested using a ten-year (from 2000 to 2010) panel regression for 34 OECD countries. In this model we consider three categories of variables: variables related to students' characteristics, variables related to tertiary education system's characteristics and control variables. The results confirm the importance of international students in fostering human capital accumulation. Another important significant variable is entry rates, for which we built a different econometric model, to identify other factors influencing it. At the end of the work we suggest some indications to policy makers in order to exploit the benefits of the internationalization of tertiary education.

Nel presente lavoro si analizza il ruolo dell’internazionalizzazione dell’istruzione nel favorire l’accumulazione di capitale umano e la conseguente crescita economica dei paesi coinvolti. Seguendo il filone della letteratura che identifica una relazione positiva tra capitale umano e crescita economica (dall’influente lavoro del 1960 di Schultz in avanti), ci si soffermerà sull’analisi specifica di uno dei molteplici aspetti del capitale umano, l’istruzione terziaria e, più in particolare, il livello 5A secondo gli standard internazionali ISCED 1997. L’obiettivo è dimostrare che l’internazionalizzazione dei sistemi universitari – intesa come presenza di studenti provenienti da altri paesi – porta dei benefici significativi, unici e aggiuntivi, in termini di capitale umano, rispetto alla tradizionale istruzione terziaria nazionale. Il modello individuato – in cui il tertiary graduation rate, il tasso di completamento dell’istruzione terziaria, è scelto come proxy del capitale umano – è testato empiricamente attraverso una regressione con approccio panel decennale (dal 2000 al 2010) per i trentaquattro paesi appartenenti all’OECD, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Nel modello sono considerate tre macro-classi di variabili: le variabili relative alle caratteristiche degli studenti, le variabili relative alle caratteristiche del sistema d’istruzione terziaria e le variabili di controllo. I risultati dell’analisi confermano l’importanza della presenza degli international students in un paese nel favorire l’accumulazione di capitale umano. Un altro fattore fortemente significativo è l’entry rate, per il quale si è deciso di costruire un ulteriore modello econometrico, al fine di individuare i fattori che lo influenzano. Alla fine del lavoro sono poi presentate alcune indicazioni ai policy-maker, per sfruttare i benefici dell’internazionalizzazione dell’istruzione terziaria.

Internazionalizzazione dell'istruzione terziaria e capitale umano : un'analisi empirica

MILETO, ACHILLE
2011/2012

Abstract

In this work we analyse the role of the internationalization of tertiary education in fostering the accumulation of human capital and the consequent economic growth. Following the branch of literature that identifies a positive relation between human capital and economic growth (starting with the seminal paper by Schultz in 1960), we will focus on the specific analysis of one of the many aspects of human capital, tertiary education and, more specifically, ISCED 1997 level 5A. The aim of this work is to demonstrate that an internationalization of tertiary education system – i.e. the presence of students coming from abroad – leads to significant unique benefits, in terms of human capital, greater than those deriving from the traditional domestic tertiary education. The model we suggest – in which tertiary graduation rate is chosen as a proxy for human capital – is empirically tested using a ten-year (from 2000 to 2010) panel regression for 34 OECD countries. In this model we consider three categories of variables: variables related to students' characteristics, variables related to tertiary education system's characteristics and control variables. The results confirm the importance of international students in fostering human capital accumulation. Another important significant variable is entry rates, for which we built a different econometric model, to identify other factors influencing it. At the end of the work we suggest some indications to policy makers in order to exploit the benefits of the internationalization of tertiary education.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
19-dic-2012
2011/2012
Nel presente lavoro si analizza il ruolo dell’internazionalizzazione dell’istruzione nel favorire l’accumulazione di capitale umano e la conseguente crescita economica dei paesi coinvolti. Seguendo il filone della letteratura che identifica una relazione positiva tra capitale umano e crescita economica (dall’influente lavoro del 1960 di Schultz in avanti), ci si soffermerà sull’analisi specifica di uno dei molteplici aspetti del capitale umano, l’istruzione terziaria e, più in particolare, il livello 5A secondo gli standard internazionali ISCED 1997. L’obiettivo è dimostrare che l’internazionalizzazione dei sistemi universitari – intesa come presenza di studenti provenienti da altri paesi – porta dei benefici significativi, unici e aggiuntivi, in termini di capitale umano, rispetto alla tradizionale istruzione terziaria nazionale. Il modello individuato – in cui il tertiary graduation rate, il tasso di completamento dell’istruzione terziaria, è scelto come proxy del capitale umano – è testato empiricamente attraverso una regressione con approccio panel decennale (dal 2000 al 2010) per i trentaquattro paesi appartenenti all’OECD, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Nel modello sono considerate tre macro-classi di variabili: le variabili relative alle caratteristiche degli studenti, le variabili relative alle caratteristiche del sistema d’istruzione terziaria e le variabili di controllo. I risultati dell’analisi confermano l’importanza della presenza degli international students in un paese nel favorire l’accumulazione di capitale umano. Un altro fattore fortemente significativo è l’entry rate, per il quale si è deciso di costruire un ulteriore modello econometrico, al fine di individuare i fattori che lo influenzano. Alla fine del lavoro sono poi presentate alcune indicazioni ai policy-maker, per sfruttare i benefici dell’internazionalizzazione dell’istruzione terziaria.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/70424