The subject of our work is the value creation in European banking takeovers. Based on a sample of 12 deals between 2002 and 2010, we detected significant abnormal returns for all target banks (although with lower values than expected from previous literature). Bidder banks show abnormal return close or equal to zero. We then analyzed a sample of 40 deals between 2002 and 2007. The ex-ante analysis of financial statement’s indicator shows that large and efficient banks acquire small and inefficient ones, exploiting the untapped potential of the latters, particularly in terms of cost structure. From the ex-post analysis we found that the successful operations involve targets with an inefficient capital management (which determines modest ROE) but with higher ROA than the bidder. The business case concerning UniCredit finally shows the need to go further than stock market’s reaction and financial statement analysis. Other factors play a very important role: the timing, the price paid, the strategic vision of the management of the bidder (who evaluates the macroeconomic and financial contexts), to be at the beginning or at the end of a “wave” of acquisitions.

L’oggetto del lavoro è la creazione di valore nei takeover bancari in Europa. Basandoci su un campione di 12 operazioni avvenute tra il 2002 e il 2010 abbiamo rilevato che gli abnormal returns di tutte le banche target sono significativi ed economicamente rilevanti (anche se con valori inferiori a quanto previsto dalla letteratura). Le banche acquirenti ottengono invece rendimenti marginali vicini allo zero. Abbiamo esaminato successivamente un campione di 40 deals realizzati tra il 2002 e il 2007. L’analisi ex-ante degli indicatori di bilancio mostra che banche grandi ed efficienti acquistano banche piccole e inefficienti sfruttando il potenziale inespresso di queste ultime, soprattutto in termini di struttura dei costi. In base all’analisi ex post le operazioni di successo vedono coinvolte banche target con una gestione inefficiente del capitale (che determina modesti ROE) ma con ROA più elevati di quelli delle bidder. Il caso UniCredit mostra infine la parzialità di approcci che si limitino a considerare la reazione del mercato borsistico nel breve periodo o ad esaminare l’evoluzione dei principali indicatori di bilancio. Altri fattori giocano un ruolo molto importante: il timing, il prezzo pagato, la visione strategica del management delle bidder che sa valutare l’evoluzione di fattori sistemici (contesto macroeconomico e finanziario), l’essere all’inizio o alla fine di un’ondata di acquisizioni.

La creazione di valore nelle operazioni di M & A del settore bancario europeo

ANATRA, ANDREA
2011/2012

Abstract

The subject of our work is the value creation in European banking takeovers. Based on a sample of 12 deals between 2002 and 2010, we detected significant abnormal returns for all target banks (although with lower values than expected from previous literature). Bidder banks show abnormal return close or equal to zero. We then analyzed a sample of 40 deals between 2002 and 2007. The ex-ante analysis of financial statement’s indicator shows that large and efficient banks acquire small and inefficient ones, exploiting the untapped potential of the latters, particularly in terms of cost structure. From the ex-post analysis we found that the successful operations involve targets with an inefficient capital management (which determines modest ROE) but with higher ROA than the bidder. The business case concerning UniCredit finally shows the need to go further than stock market’s reaction and financial statement analysis. Other factors play a very important role: the timing, the price paid, the strategic vision of the management of the bidder (who evaluates the macroeconomic and financial contexts), to be at the beginning or at the end of a “wave” of acquisitions.
MONDA, BARBARA
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
19-dic-2012
2011/2012
L’oggetto del lavoro è la creazione di valore nei takeover bancari in Europa. Basandoci su un campione di 12 operazioni avvenute tra il 2002 e il 2010 abbiamo rilevato che gli abnormal returns di tutte le banche target sono significativi ed economicamente rilevanti (anche se con valori inferiori a quanto previsto dalla letteratura). Le banche acquirenti ottengono invece rendimenti marginali vicini allo zero. Abbiamo esaminato successivamente un campione di 40 deals realizzati tra il 2002 e il 2007. L’analisi ex-ante degli indicatori di bilancio mostra che banche grandi ed efficienti acquistano banche piccole e inefficienti sfruttando il potenziale inespresso di queste ultime, soprattutto in termini di struttura dei costi. In base all’analisi ex post le operazioni di successo vedono coinvolte banche target con una gestione inefficiente del capitale (che determina modesti ROE) ma con ROA più elevati di quelli delle bidder. Il caso UniCredit mostra infine la parzialità di approcci che si limitino a considerare la reazione del mercato borsistico nel breve periodo o ad esaminare l’evoluzione dei principali indicatori di bilancio. Altri fattori giocano un ruolo molto importante: il timing, il prezzo pagato, la visione strategica del management delle bidder che sa valutare l’evoluzione di fattori sistemici (contesto macroeconomico e finanziario), l’essere all’inizio o alla fine di un’ondata di acquisizioni.
Tesi di laurea Magistrale
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