La chiusura lampo : evoluzione del prodotto e prospettive di innovazione

La chiusura lampo è un dispositivo che consente l’unione reversibile di due lembi di materiale aventi ridotta rigidezza e di norma anche piccolo spessore. Ha alle spalle ormai più di un secolo di vita, ed è stata protagonista di una lunga rincorsa al successo, che l’ha vista affermarsi nel mondo della moda come il più affidabile mezzo di unione per i tessuti. Ancora oggi è prodotta e venduta in tutto il mondo ed è utilizzata in milioni di capi di abbigliamento e di accessori. La moda ne è il mercato naturale ma, a riprova della sua universalità, ha trovato applicazioni anche in altri ambiti tecnici. Qualunque sia l’applicazione, mantiene inalterate funzionalità ed architettura: nastro, elementi di accoppiamento e cursore. Da circa mezzo secolo il prodotto non ha visto sostanziali innovazioni; l’ultima risale all’introduzione delle catene continue in poliestere che hanno permesso di alleggerire il dispositivo e abbatterne i costi, senza diminuirne le caratteristiche tecniche. Un importante percorso innovativo ha invece subito il processo produttivo; negli anni si è proceduto ad automatizzare le diverse fasi produttive con conseguenti modifiche anche al prodotto, per renderne più rapida ed economica la produzione. I competitor che hanno intuito l’importanza di questo aspetto e sono stati in grado di operare positivamente in tale ottica, sono ora i leader del mercato. La tesi analizza in dettaglio il percorso evolutivo di prodotto e processo e focalizza l’attenzione sulle possibili evoluzioni innovative. A supporto dell’indagine sono riportati uno studio del mercato, delle tipologie di chiusure lampo attualmente prodotte, delle applicazioni alle quali il prodotto è destinato e soprattutto un’adeguata ricerca brevettuale finalizzata ad individuare gli aspetti più importanti delle soluzioni più nuove. La tesi focalizza infine una proposta d’innovazione proponendo una particolare tipologia di elementi di accoppiamento detti “dente guida”, pensati per il mercato specifico dell’alta moda, con un processo produttivo differente rispetto a quello attuale. Lo scopo è di abbattere i costi della chiusura e quindi aumentarne la possibile diffusione nel mercato.