La greenway come strumento di deframmentazione a scala locale. Un progetto di rete tra Mincio e Tione

L’elaborato di tesi consiste in un progetto di rete nel territorio compreso tra i fiumi Mincio e Tione. L’ipotesi progettuale è partita dalla necessità di individuare uno strumento che fosse in grado di deframmentare il paesaggio a scala locale e che contemporaneamente valorizzasse le numerose risorse storiche, produttive e turistico-ricettive. Dopo un’analisi territoriale, estesa dalle colline moreniche fino all’alta pianura delle risorgive, si è giunti a sviluppare una rete di greenways nel comune di Valeggio sul Mincio al fine di rispondere alla complessità delle esigenze e delle tematiche emerse durante la fase di analisi. Il comune è stato scelto tra le diverse realtà locali delle medesime dimensioni per le peculiarità del proprio territorio comunale. Si presenta come area di cerniera tra un sistema di pregio, a nord, di morfologia collinare, prevalentemente dedicato alla coltivazione della vite, e la pianura, a sud, dove si è sviluppata l’area urbana, i sistemi produttivi e l’agricoltura a frutteti e seminativo. La proposta progettuale consiste quindi in un sistema a rete di greenways con obiettivi primari di evitare la frammentazione paesistica ed ecologica e di salvaguardare e favorire la conoscenza e l’accessibilità alle risorse del territorio attraverso l’organizzazione di un circuito di viabilità alternativa. Lungo i due tracciati sono state individuate inoltre azioni di tutela e riqualificazione del patrimonio rurale e naturale in tre aree dismesse, individuate nell’ambito delle cave, intercettato dalla “Greenway pesche e sassi”, e delle ex aree militari sui monti Mamaor e Vento, intercettate dalla “Greenway morenica”. Nella prima area è stato proposto un Ecomuseo delle cave, mentre sui Monti Vento e Mamor si è voluto recuperare e rifunzionalizzare gli ex depositi militari con l’inserimento di funzioni e spazi flessibili ed eco-compatibili.