The cult of sun has become more and more popular in our system of life until been considered indicative of civilization that suntan has become synonym of health and youth. As a consequence of this massive exposure to the sun many pathologies have been emphasized and the development of skin protective agents has represented one of the major research subjects for cosmetic industry. Many sunscreens are photoinstables or photodegradate and it’s extremely important to find systems that stabilize them. The research is aiming more and more at "multiparticulate delivery systems", systems of incapsulation or intercalation of sunscreens in organic or inorganic matrices. In this work the possibility of using an "inorganic carrier" like montmorillonite to carry three "organic sunscreens" is examinated: 4-methoxycinnamate 2-ethylhexyl (OMC), 2-ethylhexyl-4-dimethyl-aminobenzoate (EUSOLEX 6007), methyl anthranilate (Neo Heliopan MA). Especially interaction between a montmorillonite (STx-1b) and this three organic molecules is investigated, estimating different operating conditions: different contact times and different clay:sunscreen ratios, to find optimal conditions. All obtained hybrid organic-inorganic formulations are characterized by X-ray diffraction (XRD), infrared spectroscopy (FT-IR) and thermogravimetric analysis (TG-DTA) and the sunscreen’s amount, that has interacted with clay, is calculated by UV spectroscopy.

Il culto del sole si è sempre più diffuso nel nostro sistema di vita sino a essere considerato un indice di civilizzazione tanto che l’abbronzatura è diventata sinonimo di salute e giovinezza. In seguito a questa massiccia esposizione al sole si sono evidenziate molte patologie e la messa a punto di agenti protettivi della pelle ha rappresentato uno dei temi di ricerca di maggiore interesse per l’industria cosmetica. Molti filtri solari sono fotoinstabili o fotodegradano ed è estremamente importante trovare dei sistemi che li stabilizzino. La ricerca sta puntando sempre più su i "multiparticulate delivery systems", sistemi di incapsulamento o intercalazione dei filtri in matrici organiche o inorganiche. In questo lavoro viene esaminata la possibilità di utilizzare un "carrier inorganico" come la montmorillonite per veicolare tre "filtri solari organici": 4-metossicinnamato di 2-etilesile (OMC), 2-etilesil-4-dimetil-aminobenzoato (EUSOLEX 6007), metil antranilato (Neo Heliopan MA). In particolare è stata investigata l’interazione tra le tre molecole organiche e una montmorillonite (Stx-1b) valutando differenti condizioni operative: diversi tempi di contattamento e diversi rapporti argilla:filtro, per trovare le condizioni ottimali. Tutte le formulazioni ibride organiche-inorganiche ottenute sono caratterizzate mediante diffrazione di raggi X (XRD), spettroscopia infrarossa (FT-IR), analisi termogravimetrica (TG-DTA) e il quantitativo di filtro, che ha interagito con l’argilla, è calcolato mediante spettroscopia UV.

Sintesi e caratterizzazione di formulazioni ibride organiche inorganiche : argille naturali come veicolanti di filtri solari

CASAMIA, ANNACHIARA
2011/2012

Abstract

The cult of sun has become more and more popular in our system of life until been considered indicative of civilization that suntan has become synonym of health and youth. As a consequence of this massive exposure to the sun many pathologies have been emphasized and the development of skin protective agents has represented one of the major research subjects for cosmetic industry. Many sunscreens are photoinstables or photodegradate and it’s extremely important to find systems that stabilize them. The research is aiming more and more at "multiparticulate delivery systems", systems of incapsulation or intercalation of sunscreens in organic or inorganic matrices. In this work the possibility of using an "inorganic carrier" like montmorillonite to carry three "organic sunscreens" is examinated: 4-methoxycinnamate 2-ethylhexyl (OMC), 2-ethylhexyl-4-dimethyl-aminobenzoate (EUSOLEX 6007), methyl anthranilate (Neo Heliopan MA). Especially interaction between a montmorillonite (STx-1b) and this three organic molecules is investigated, estimating different operating conditions: different contact times and different clay:sunscreen ratios, to find optimal conditions. All obtained hybrid organic-inorganic formulations are characterized by X-ray diffraction (XRD), infrared spectroscopy (FT-IR) and thermogravimetric analysis (TG-DTA) and the sunscreen’s amount, that has interacted with clay, is calculated by UV spectroscopy.
ING III - Scuola di Ingegneria dei Processi Industriali
20-dic-2012
2011/2012
Il culto del sole si è sempre più diffuso nel nostro sistema di vita sino a essere considerato un indice di civilizzazione tanto che l’abbronzatura è diventata sinonimo di salute e giovinezza. In seguito a questa massiccia esposizione al sole si sono evidenziate molte patologie e la messa a punto di agenti protettivi della pelle ha rappresentato uno dei temi di ricerca di maggiore interesse per l’industria cosmetica. Molti filtri solari sono fotoinstabili o fotodegradano ed è estremamente importante trovare dei sistemi che li stabilizzino. La ricerca sta puntando sempre più su i "multiparticulate delivery systems", sistemi di incapsulamento o intercalazione dei filtri in matrici organiche o inorganiche. In questo lavoro viene esaminata la possibilità di utilizzare un "carrier inorganico" come la montmorillonite per veicolare tre "filtri solari organici": 4-metossicinnamato di 2-etilesile (OMC), 2-etilesil-4-dimetil-aminobenzoato (EUSOLEX 6007), metil antranilato (Neo Heliopan MA). In particolare è stata investigata l’interazione tra le tre molecole organiche e una montmorillonite (Stx-1b) valutando differenti condizioni operative: diversi tempi di contattamento e diversi rapporti argilla:filtro, per trovare le condizioni ottimali. Tutte le formulazioni ibride organiche-inorganiche ottenute sono caratterizzate mediante diffrazione di raggi X (XRD), spettroscopia infrarossa (FT-IR), analisi termogravimetrica (TG-DTA) e il quantitativo di filtro, che ha interagito con l’argilla, è calcolato mediante spettroscopia UV.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/72321