Le prestazioni dei sistemi strutturali possono evolvere nel tempo in conseguenza al degrado indotto da eventi eccezionali quali urti, esplosioni, incendi ed eventi sismici. Con riferimento a tali scenari di impegno strutturale emerge la necessità di valutare, in forma qualitativa e quantitativa, la capacità del sistema di sostenere gli effetti del danneggiamento mantenendo le proprie prestazioni a livelli accettabili e di garantire una adeguata capacità di recupero che consenta di tornare, in tempi rapidi, allo stato pre-evento. Questi aspetti possono essere efficacemente racchiusi nel concetto più generale di resilienza che, negli ultimi anni, ha suscitato un crescente interesse, con significativi sviluppi e applicazioni, soprattutto nell’ambito della progettazione sismica di strutture e infrastrutture. Questo lavoro si propone di rivisitare il concetto di resilienza estendendolo al caso di strutture soggette a degrado graduale nel tempo, quali possono essere le strutture in calcestruzzo esposte a corrosione. In tale contesto vengono proposti diversi indicatori prestazionali in grado di cogliere i principali aspetti della resilienza, quali ridondanza strutturale, robustezza strutturale e rapidità di recupero. Sulla base di tali indicatori viene quindi formulato un criterio per la misura di resilienza strutturale con specifico riferimento agli stati limite di primo danneggiamento e di collasso. Specifica attenzione viene dedicata alla modellazione della corrosione di strutture in calcestruzzo e alla valutazione dei suoi effetti sulla resilienza. L’efficacia delle formulazioni proposte viene mostrata mediante l’applicazione a casi elementari di validazione, a casi notevoli di strutture intelaiate e ad un ponte ad arco in calcestruzzo armato.

Misura della resilienza di strutture soggette a degrado

MENDOLA, ILENIA
2011/2012

Abstract

Le prestazioni dei sistemi strutturali possono evolvere nel tempo in conseguenza al degrado indotto da eventi eccezionali quali urti, esplosioni, incendi ed eventi sismici. Con riferimento a tali scenari di impegno strutturale emerge la necessità di valutare, in forma qualitativa e quantitativa, la capacità del sistema di sostenere gli effetti del danneggiamento mantenendo le proprie prestazioni a livelli accettabili e di garantire una adeguata capacità di recupero che consenta di tornare, in tempi rapidi, allo stato pre-evento. Questi aspetti possono essere efficacemente racchiusi nel concetto più generale di resilienza che, negli ultimi anni, ha suscitato un crescente interesse, con significativi sviluppi e applicazioni, soprattutto nell’ambito della progettazione sismica di strutture e infrastrutture. Questo lavoro si propone di rivisitare il concetto di resilienza estendendolo al caso di strutture soggette a degrado graduale nel tempo, quali possono essere le strutture in calcestruzzo esposte a corrosione. In tale contesto vengono proposti diversi indicatori prestazionali in grado di cogliere i principali aspetti della resilienza, quali ridondanza strutturale, robustezza strutturale e rapidità di recupero. Sulla base di tali indicatori viene quindi formulato un criterio per la misura di resilienza strutturale con specifico riferimento agli stati limite di primo danneggiamento e di collasso. Specifica attenzione viene dedicata alla modellazione della corrosione di strutture in calcestruzzo e alla valutazione dei suoi effetti sulla resilienza. L’efficacia delle formulazioni proposte viene mostrata mediante l’applicazione a casi elementari di validazione, a casi notevoli di strutture intelaiate e ad un ponte ad arco in calcestruzzo armato.
TITI, ANDREA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
20-dic-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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