"Ris.orti" tells about reflections, interactions and partnerships between the city and its participants (the barbarians), its peculiar element. Focusing and analyzing the causes, effects of pollution and the perception of images and products, through moments of reflection - time of break - creating a provocative and symbolic vision, the urban garden. The vision uses features of the city limits and to ask questions and possible alternatives for the present time and possible future. In this sense, citizens become gardeners, who symbolically walk in the city scattering seeds and helping to create gardens of indecision (laissez - faire) - according to the concept of "Planetary Garden" and "Third Landscape" by Gilles Clément -. Thus it is proposed to follow and pursue a biological evolution as opposed to economic development, based on transformation rather than on accumulation. To support this process of random dissemination thought was a system of products for "mass education" (in english the game about the sentence “d’istruzione di massa” it’s sound no good, but It doesn’t matter), added to the existing in a process of "no-concreting" of contemporary urban. Gardeners are the custodians of these gardens, sometimes visit them, sometimes deliberately can not access them, sometimes they will walk and become extensions of their homes. They often take care. The observation guide for the gardener in the research, creation and maintenance of these territories, will travel and will roam in the city, no more follow this who knows, but according to what he sees as a drift. This element is the manufacturer of the promenade, paths and uses existing infrastructure to create new ones. Through and during these urban drifts the gardener with different eyes and look will discover what that surrounds them, the atmosphere in which they are immersed and the transformation of the city.

“Ris.orti” racconta di riflessioni, interazioni e associazioni tra la città e i suoi partecipanti, i barbari, suo elemento peculiare. Focalizzando e analizzando le cause, gli effetti e la percezione dell’inquinamento di immagini e prodotti, attraverso momenti di riflessioni - intervalli perduti - creando una visione provocatoria e simbolica, dell’orto urbano. La vision utilizza limiti e caratteristiche della città per porre domande e possibili alternative per il presente e possibile futuro. In questo senso i cittadini diventano giardinieri, i quali simbolicamente camminano nella città disseminando semi e contribuendo alla creazione di giardini dell’indecisione (del laissez – faire) - secondo il concetto di “Giardiniere Planetario” e “Terzo Paesaggio” di Gilles Clément. Si propone così di seguire e perseguire un’evoluzione biologica in opposizione ad un’evoluzione economica, basata sulla trasformazione anziché sull’accumulazione. Per favorire questo processo di disseminazione casuale è stato pensato un sistema di prodotti “d’istruzione di massa”, aggiunti all’esistente in un processo di “decementificazione” del tessuto urbano contemporaneo. I giardinieri saranno i custodi di questi giardini, a volte li visiteranno, a volte volutamente non potranno accedervi, talvolta li percorreranno e diventeranno estensione delle loro abitazioni. Spesso se ne prenderanno cura. L’osservazione guiderà il giardiniere nella ricerca, creazione e mantenimento di questi territori, percorrerà ed errerà nella città non più seguendo ciò’ che conosce, bensì seguendo ciò’ che vede come in una deriva. Questo è l’elemento costruttore della promenade, utilizza i percorsi e le infrastrutture esistenti per crearne dei nuovi. Mediante e durante queste derive urbane i giardinieri con occhi e sguardo diversi scopriranno ciò che li circonda, l’atmosfera in cui sono immersi e la trasformazione in atto nella città.

Ris.orti : prodotti d'istruzione di massa. Nuove interpretazioni dell'orto urbano

BRINDANI, ANGELO
2009/2010

Abstract

"Ris.orti" tells about reflections, interactions and partnerships between the city and its participants (the barbarians), its peculiar element. Focusing and analyzing the causes, effects of pollution and the perception of images and products, through moments of reflection - time of break - creating a provocative and symbolic vision, the urban garden. The vision uses features of the city limits and to ask questions and possible alternatives for the present time and possible future. In this sense, citizens become gardeners, who symbolically walk in the city scattering seeds and helping to create gardens of indecision (laissez - faire) - according to the concept of "Planetary Garden" and "Third Landscape" by Gilles Clément -. Thus it is proposed to follow and pursue a biological evolution as opposed to economic development, based on transformation rather than on accumulation. To support this process of random dissemination thought was a system of products for "mass education" (in english the game about the sentence “d’istruzione di massa” it’s sound no good, but It doesn’t matter), added to the existing in a process of "no-concreting" of contemporary urban. Gardeners are the custodians of these gardens, sometimes visit them, sometimes deliberately can not access them, sometimes they will walk and become extensions of their homes. They often take care. The observation guide for the gardener in the research, creation and maintenance of these territories, will travel and will roam in the city, no more follow this who knows, but according to what he sees as a drift. This element is the manufacturer of the promenade, paths and uses existing infrastructure to create new ones. Through and during these urban drifts the gardener with different eyes and look will discover what that surrounds them, the atmosphere in which they are immersed and the transformation of the city.
ARC III - Facolta' del Design
20-dic-2010
2009/2010
“Ris.orti” racconta di riflessioni, interazioni e associazioni tra la città e i suoi partecipanti, i barbari, suo elemento peculiare. Focalizzando e analizzando le cause, gli effetti e la percezione dell’inquinamento di immagini e prodotti, attraverso momenti di riflessioni - intervalli perduti - creando una visione provocatoria e simbolica, dell’orto urbano. La vision utilizza limiti e caratteristiche della città per porre domande e possibili alternative per il presente e possibile futuro. In questo senso i cittadini diventano giardinieri, i quali simbolicamente camminano nella città disseminando semi e contribuendo alla creazione di giardini dell’indecisione (del laissez – faire) - secondo il concetto di “Giardiniere Planetario” e “Terzo Paesaggio” di Gilles Clément. Si propone così di seguire e perseguire un’evoluzione biologica in opposizione ad un’evoluzione economica, basata sulla trasformazione anziché sull’accumulazione. Per favorire questo processo di disseminazione casuale è stato pensato un sistema di prodotti “d’istruzione di massa”, aggiunti all’esistente in un processo di “decementificazione” del tessuto urbano contemporaneo. I giardinieri saranno i custodi di questi giardini, a volte li visiteranno, a volte volutamente non potranno accedervi, talvolta li percorreranno e diventeranno estensione delle loro abitazioni. Spesso se ne prenderanno cura. L’osservazione guiderà il giardiniere nella ricerca, creazione e mantenimento di questi territori, percorrerà ed errerà nella città non più seguendo ciò’ che conosce, bensì seguendo ciò’ che vede come in una deriva. Questo è l’elemento costruttore della promenade, utilizza i percorsi e le infrastrutture esistenti per crearne dei nuovi. Mediante e durante queste derive urbane i giardinieri con occhi e sguardo diversi scopriranno ciò che li circonda, l’atmosfera in cui sono immersi e la trasformazione in atto nella città.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/7261