Con questo elaborato si è voluto studiare e confrontare le registrazioni, non invasive, fatte sulla superficie del suolo con metodologie differenti: sismica a rifrazione (sia in onde compressive che di taglio), MASW e Down-hole. Sinteticamente, il concetto base è quello di registrare in simultanea, sia le onde P che le onde S, mediante rifrazione superficiale, ricostruire un modello del sottosuolo (variazione delle velocità Vp e Vs con la profondità) e dal rapporto ricavare i parametri geomeccanici (coefficiente di Poisson, modulo elastico e modulo di taglio). Per verificare l'attendibilità del risultato è possibile confrontare, il profilo di velocità precedentemente calcolato, con le misure di velocità ottenute dalle prove Down-hole e MASW in modo da valutare se c'è una diversità e di che entità. Per avvalorare o smentire l’importanza di un’analisi congiunta è stata fatta una selezione tra i molti articoli, scritti da esperti nel campo della geofisica, selezionando i quattro articoli più significativi, in modo da riportare le più svariate casistiche. Si è voluto inoltre analizzare due casi nella loro integrità. Cioè si è partiti dalla fase di acquisizione direttamente in cantiere, si sono analizzati i dati e infine si sono tratte le conclusioni. Il primo rilievo è stato eseguito a Caorso, in provincia di Piacenza, mentre il secondo a Pomaretto, situato in provincia di Torino. Si è evinto che nell'ambito di una medesima campagna d’indagini si debba limitare, per ovvie ragioni economiche, il numero delle prove sismiche in foro, eseguendole, però, in numero tale da coprire tutte le possibili situazioni stratigrafiche che caratterizzano l’area di indagine, per poi confrontare e integrare i risultati. I futuri sviluppi di questo lavoro, possono orientarsi sul miglioramento delle tecniche di elaborazione dei dati. In particolare è possibile concentrarsi sulla fase d’inversione, definendo nuovi algoritmi di ottimizzazione globali, che consentano al tempo stesso di convergere verso la soluzione ottima, senza subire l'effetto dei minimi locali.

Metodologie geofisiche per la microzonazione sismica

MOLINARI, MARCO
2011/2012

Abstract

Con questo elaborato si è voluto studiare e confrontare le registrazioni, non invasive, fatte sulla superficie del suolo con metodologie differenti: sismica a rifrazione (sia in onde compressive che di taglio), MASW e Down-hole. Sinteticamente, il concetto base è quello di registrare in simultanea, sia le onde P che le onde S, mediante rifrazione superficiale, ricostruire un modello del sottosuolo (variazione delle velocità Vp e Vs con la profondità) e dal rapporto ricavare i parametri geomeccanici (coefficiente di Poisson, modulo elastico e modulo di taglio). Per verificare l'attendibilità del risultato è possibile confrontare, il profilo di velocità precedentemente calcolato, con le misure di velocità ottenute dalle prove Down-hole e MASW in modo da valutare se c'è una diversità e di che entità. Per avvalorare o smentire l’importanza di un’analisi congiunta è stata fatta una selezione tra i molti articoli, scritti da esperti nel campo della geofisica, selezionando i quattro articoli più significativi, in modo da riportare le più svariate casistiche. Si è voluto inoltre analizzare due casi nella loro integrità. Cioè si è partiti dalla fase di acquisizione direttamente in cantiere, si sono analizzati i dati e infine si sono tratte le conclusioni. Il primo rilievo è stato eseguito a Caorso, in provincia di Piacenza, mentre il secondo a Pomaretto, situato in provincia di Torino. Si è evinto che nell'ambito di una medesima campagna d’indagini si debba limitare, per ovvie ragioni economiche, il numero delle prove sismiche in foro, eseguendole, però, in numero tale da coprire tutte le possibili situazioni stratigrafiche che caratterizzano l’area di indagine, per poi confrontare e integrare i risultati. I futuri sviluppi di questo lavoro, possono orientarsi sul miglioramento delle tecniche di elaborazione dei dati. In particolare è possibile concentrarsi sulla fase d’inversione, definendo nuovi algoritmi di ottimizzazione globali, che consentano al tempo stesso di convergere verso la soluzione ottima, senza subire l'effetto dei minimi locali.
AROSIO, DIEGO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
20-dic-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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