World-wide every nation or county of a Nation, has is fast-roads, express-ways performing National road network. Since the early of the XIX century, every-one of us, daily, is directly in touch with motorways, park-ways or urban motor-belts, and the landscape performed by street-signals, street-lights or the place connected to the road environment, such as rest-stop areas. Sites currently addressed as without distinction or commonly known as Non-Place (M. Auger). The project aims to provide a new identity for the rest-stop area in order to feature places strictly related to the perceptual dimension of the traveler.

Qualunque luogo, Stato o nazione sono caratterizzati da una viabilità veloce che articola e caratterizza i nostri paesi. Essi sono particolarmente dotati di sistemi di infrastrutture veloci e tra loro molto svariate che accolgono tipologie di fruitori completamente diversi tra loro. Abitualmente percorriamo: autostrade, tangenziali, raccordi autostradali, metropolitane, stazioni ferroviarie e aeroporti. Queste tipologie di luoghi che si sono affermate nel XIX secolo sono realtà che fanno parte della nostra quotidianità. Involontariamente queste infrastrutture influenzano anche la nostra percezione del paesaggio circostante. Lungo le principali reti autostradali Italiane, e non, si trovano, quasi con una certa regolarità, i sistemi di ristoro per i fruitori di questa tipologia di infrastrutture. Autogrill è la catena principale per l’Italia che inizialmente attorno agli anni Cinquanta non si è concentrata solo sulla standardizzazione di questa tipologia di edifici ma grazie alla collaborazione dell’Architetto Angelo Bianchetti e della ditta Pavesi abbiamo, in Italia, espressioni di architetture come landmark intese uniche e identificabili per quel luogo. Successivamente la tendenza e le necessità di queste catene ha seguito la politica del mercato del consumismo, quindi la standardizzazione e la produzione in serie, come nel sistema fordista, hanno sovrastato l’idea di landmark divenendo così luoghi simili senza distinzione. Ecco qui la definizione calzante che il sociologo Marc Augè applica a questi punti di ristoro, e non solo, come nonluoghi, per il semplice fatto che se una persona lungo un viaggio si addormentasse e di colpo si dovesse svegliare in un’area di servizio non sarebbe in grado di collocarsi geograficamente in un punto preciso dell’Italia o in una città. Questo perchè gli Autogrill si presentano come luoghi dalle medesime caratteristiche, con colori simili e organizzazioni standard, senza nessuna differenza tra una Regione e l’altra anche per quanto riguarda il personale e la vendita dei prodotti al loro interno. E’ da questi principi che nasce in me la curiosità di poter pensare ad un progetto di una stazione di servizio che possa distinguersi, con l’esigenza di raccontarsi e farsi scoprire, dando l’opportunità di orientarsi in un nonluogo. La scelta della città di Brescia come opportunità per sviluppare un progetto di questo genere non è un caso, anzi, possiamo classificare Brescia come una città moderna sempre attenta allo sviluppo e al progresso, soprattutto in campo industriale. Si distingue per le sue infrastrutture, ben dotata dal punto di vista autostradale anche grazie all’ultima integrazione del sistema con la tratta Bre.Be.Mi., percorso che collega tre grandi capoluoghi del Nord (Brescia, Bergamo e Milano). Inoltre, per restare al passo con i tempi in città sono ancora aperti i cantieri gestiti da Brescia Mobilità per la realizzazione della Metropolitana che partirà dal Sud della città, dal quartiere San Polo per attraversarla in toto fino al raggiungimento del paese di Mompiano a Nord di Brescia. Il progetto vuole porsi come elemento caratterizzante del luogo, che abbia la forza di spezzare la regolarità o meglio che caratterizzi la percezione del viaggiatore.

Tipo cognitivo ed autovie. Progetto d'abaco per stazioni stradali di sosta

GRITTA, CRISTINA
2011/2012

Abstract

World-wide every nation or county of a Nation, has is fast-roads, express-ways performing National road network. Since the early of the XIX century, every-one of us, daily, is directly in touch with motorways, park-ways or urban motor-belts, and the landscape performed by street-signals, street-lights or the place connected to the road environment, such as rest-stop areas. Sites currently addressed as without distinction or commonly known as Non-Place (M. Auger). The project aims to provide a new identity for the rest-stop area in order to feature places strictly related to the perceptual dimension of the traveler.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
20-dic-2012
2011/2012
Qualunque luogo, Stato o nazione sono caratterizzati da una viabilità veloce che articola e caratterizza i nostri paesi. Essi sono particolarmente dotati di sistemi di infrastrutture veloci e tra loro molto svariate che accolgono tipologie di fruitori completamente diversi tra loro. Abitualmente percorriamo: autostrade, tangenziali, raccordi autostradali, metropolitane, stazioni ferroviarie e aeroporti. Queste tipologie di luoghi che si sono affermate nel XIX secolo sono realtà che fanno parte della nostra quotidianità. Involontariamente queste infrastrutture influenzano anche la nostra percezione del paesaggio circostante. Lungo le principali reti autostradali Italiane, e non, si trovano, quasi con una certa regolarità, i sistemi di ristoro per i fruitori di questa tipologia di infrastrutture. Autogrill è la catena principale per l’Italia che inizialmente attorno agli anni Cinquanta non si è concentrata solo sulla standardizzazione di questa tipologia di edifici ma grazie alla collaborazione dell’Architetto Angelo Bianchetti e della ditta Pavesi abbiamo, in Italia, espressioni di architetture come landmark intese uniche e identificabili per quel luogo. Successivamente la tendenza e le necessità di queste catene ha seguito la politica del mercato del consumismo, quindi la standardizzazione e la produzione in serie, come nel sistema fordista, hanno sovrastato l’idea di landmark divenendo così luoghi simili senza distinzione. Ecco qui la definizione calzante che il sociologo Marc Augè applica a questi punti di ristoro, e non solo, come nonluoghi, per il semplice fatto che se una persona lungo un viaggio si addormentasse e di colpo si dovesse svegliare in un’area di servizio non sarebbe in grado di collocarsi geograficamente in un punto preciso dell’Italia o in una città. Questo perchè gli Autogrill si presentano come luoghi dalle medesime caratteristiche, con colori simili e organizzazioni standard, senza nessuna differenza tra una Regione e l’altra anche per quanto riguarda il personale e la vendita dei prodotti al loro interno. E’ da questi principi che nasce in me la curiosità di poter pensare ad un progetto di una stazione di servizio che possa distinguersi, con l’esigenza di raccontarsi e farsi scoprire, dando l’opportunità di orientarsi in un nonluogo. La scelta della città di Brescia come opportunità per sviluppare un progetto di questo genere non è un caso, anzi, possiamo classificare Brescia come una città moderna sempre attenta allo sviluppo e al progresso, soprattutto in campo industriale. Si distingue per le sue infrastrutture, ben dotata dal punto di vista autostradale anche grazie all’ultima integrazione del sistema con la tratta Bre.Be.Mi., percorso che collega tre grandi capoluoghi del Nord (Brescia, Bergamo e Milano). Inoltre, per restare al passo con i tempi in città sono ancora aperti i cantieri gestiti da Brescia Mobilità per la realizzazione della Metropolitana che partirà dal Sud della città, dal quartiere San Polo per attraversarla in toto fino al raggiungimento del paese di Mompiano a Nord di Brescia. Il progetto vuole porsi come elemento caratterizzante del luogo, che abbia la forza di spezzare la regolarità o meglio che caratterizzi la percezione del viaggiatore.
Tesi di laurea Magistrale
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