Africa is the second continent in size and population; it’s a huge mass of land where more than 2000 official languages and dialects are spoken. Africa is known for its mysterious and ancient culture, that people find hard to recognize. Foreign investments in the “ dark continent” are constantly growing up and they are part of a new scramble for Africa, made possible by free market neo-liberalisation. However, as geographer George Kimble said, the darkest thing about Africa has always been our ignorance of it. How will the landscape change? What will be left of the classic image of Africa that is stuck in our mind when we talk about it? The aim of my research is to inquire the space. This enquiry must be led by the discovery of the geographical environment; a dowsing technique that investigates and explores the components of the landscape determining energy flows which fall on the understanding of the territory. This way it can be mapped to represent the layered space-time movements of exploration. The journey becames a fundamental time in the exploratory process of new contemporary nomads; living as a nomad doesn’t necessarily involve a problem of geography, an effective displacement, but it sets the distribution methods and the existence of ethos, the manner of our being in space. The relationship between space, memory and representation in digital age have increased, thanks to the process of representation, which can be found in everyday cultural experience. This is why surveying exploration needs its methods to be improved and new experiments and tools to recode the territory; techniques that don’t only the latest technologies but that are able to bring together the relationships between the itinerant or nomadic subject and the geography of space. CARTOGRAFARE DESIDERANTE is the breaking point of codification of places, that is obtained through a psycho-cognitive alteration of deconstructed space.

Africa. Un'enorme massa di terra, il secondo continente per estensione e per popolazione, dove sono parlate più di 2000 tra lingue ufficiali e dialetti, dalla cultura millenaria e misteriosa, ma che noi fatichiamo a riconoscere. Gli investimenti nel "continente nero" provenienti dai paesi esteri sono sempre crescenti, parte di una nuova campagna di colonizzazione resa possibile dal mercato libero, ma nonostante ciò, riprendendo le parole del geografo George Kimble, l'unica cosa nera dell'Africa è la nostra ignoranza su di essa. Come cambierà il paesaggio e cosa resterà dell'immagine consolidata che abbiamo nella nostra mente quando parliamo di Africa? L'obiettivo e interrogare lo spazio, in cerca non di qualcosa di predestinato, ma lasciandosi trasportare dalla scoperta ludico-esplorativa dell'ambiente geografico; una tecnica rabdomantica che investiga ed esplora le componenti del paesaggio determinando flussi energetici che ricadono sulla comprensione del territorio, che può essere mappato per rappresentare gli spostamenti stratificati nello spazio/tempo dell'esplorazione. Il viaggio si eleva come momento essenziale nel processo esplorativo dei nuovi soggetti nomadi contemporanei; vivere da nomade non implica necessariamente un problema di geografia, un effettivo spostamento, ma al contrario definisce i modi di distribuzione e di esistenza di ethos, the manner of our being in space. Le relazioni tra spazio, memoria e rappresentazione nell'era digitale hanno subito un severo incremento, dovuto al processo di rappresentazione che si ritrova nell'esperienza culturale quotidiana; per questo la topografia d'esplorazione necessita della messa a punto di metodi, sperimentazioni e soprattutto di strumenti per la ricodificazione del territorio, che non si avvalgano solo delle ultime tecnologie ma che siano in grado di riportare in essere il rapporto che insiste tra il soggetto itinerante/nomade e la geografia del luogo. Il CARTOGRAFARE DESIDERANTE, è la rottura nella codificazione dei luoghi ottenuta attraverso un'alterazione psico-cognitiva dello spazio decostruito.

Un atlante cognitivo per i paesaggi africani : rudimenti e dispositivi per l'esplorazione del continente attraverso le pratiche del nomadismo contemporaneo

MUSETTA, ALESSANDRO
2011/2012

Abstract

Africa is the second continent in size and population; it’s a huge mass of land where more than 2000 official languages and dialects are spoken. Africa is known for its mysterious and ancient culture, that people find hard to recognize. Foreign investments in the “ dark continent” are constantly growing up and they are part of a new scramble for Africa, made possible by free market neo-liberalisation. However, as geographer George Kimble said, the darkest thing about Africa has always been our ignorance of it. How will the landscape change? What will be left of the classic image of Africa that is stuck in our mind when we talk about it? The aim of my research is to inquire the space. This enquiry must be led by the discovery of the geographical environment; a dowsing technique that investigates and explores the components of the landscape determining energy flows which fall on the understanding of the territory. This way it can be mapped to represent the layered space-time movements of exploration. The journey becames a fundamental time in the exploratory process of new contemporary nomads; living as a nomad doesn’t necessarily involve a problem of geography, an effective displacement, but it sets the distribution methods and the existence of ethos, the manner of our being in space. The relationship between space, memory and representation in digital age have increased, thanks to the process of representation, which can be found in everyday cultural experience. This is why surveying exploration needs its methods to be improved and new experiments and tools to recode the territory; techniques that don’t only the latest technologies but that are able to bring together the relationships between the itinerant or nomadic subject and the geography of space. CARTOGRAFARE DESIDERANTE is the breaking point of codification of places, that is obtained through a psycho-cognitive alteration of deconstructed space.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2012
2011/2012
Africa. Un'enorme massa di terra, il secondo continente per estensione e per popolazione, dove sono parlate più di 2000 tra lingue ufficiali e dialetti, dalla cultura millenaria e misteriosa, ma che noi fatichiamo a riconoscere. Gli investimenti nel "continente nero" provenienti dai paesi esteri sono sempre crescenti, parte di una nuova campagna di colonizzazione resa possibile dal mercato libero, ma nonostante ciò, riprendendo le parole del geografo George Kimble, l'unica cosa nera dell'Africa è la nostra ignoranza su di essa. Come cambierà il paesaggio e cosa resterà dell'immagine consolidata che abbiamo nella nostra mente quando parliamo di Africa? L'obiettivo e interrogare lo spazio, in cerca non di qualcosa di predestinato, ma lasciandosi trasportare dalla scoperta ludico-esplorativa dell'ambiente geografico; una tecnica rabdomantica che investiga ed esplora le componenti del paesaggio determinando flussi energetici che ricadono sulla comprensione del territorio, che può essere mappato per rappresentare gli spostamenti stratificati nello spazio/tempo dell'esplorazione. Il viaggio si eleva come momento essenziale nel processo esplorativo dei nuovi soggetti nomadi contemporanei; vivere da nomade non implica necessariamente un problema di geografia, un effettivo spostamento, ma al contrario definisce i modi di distribuzione e di esistenza di ethos, the manner of our being in space. Le relazioni tra spazio, memoria e rappresentazione nell'era digitale hanno subito un severo incremento, dovuto al processo di rappresentazione che si ritrova nell'esperienza culturale quotidiana; per questo la topografia d'esplorazione necessita della messa a punto di metodi, sperimentazioni e soprattutto di strumenti per la ricodificazione del territorio, che non si avvalgano solo delle ultime tecnologie ma che siano in grado di riportare in essere il rapporto che insiste tra il soggetto itinerante/nomade e la geografia del luogo. Il CARTOGRAFARE DESIDERANTE, è la rottura nella codificazione dei luoghi ottenuta attraverso un'alterazione psico-cognitiva dello spazio decostruito.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/72909