Il binomio mostra-teatro unisce i linguaggi dell’allestimento e della scenografia in un’architettura d’interni che ha il duplice potenziale di esporre e coinvolgere, instaurando con il pubblico una narrazione che è il carattere peculiare di entrambe le discipline. La natura della mostra, come quella del teatro, è complessa e chiama in causa più ambiti: primo di tutti quello artistico che proprio negli anni ’50 del Novecento è stato lo strumento chiave per instaurare una specifica politica di promozione culturale con l’avvio di una ricca stagione di fortunate mostre d’arte su tutto il territorio nazionale. Gli allestimenti forniscono ampi spazi per la sperimentazione e per il progetto d’interni in cui si distinguono per il livello raggiunto Carlo Scarpa, Franco Albini, i BBPR e Luciano Baldessari, che hanno saputo integrare la permanenza dell’architettura con il carattere effimero dell’allestimento in un proficuo scambio di soluzioni e possibilità. Nella tesi l’analisi di alcuni tra i più celebri allestimenti è affrontata individuando specifici elementi progettuali - spazio e separazione, supporto e cornice, percezione e prospettiva, comunicazione - a cui corrispondono aree d’indagine tanto vicine alla scenografia quanto peculiari delle mostre. Per approfondire il binomio mostra-teatro la figura più paradigmatica è senz’altro quella di Luciano Baldessari (1896-1982) che non a caso era non solo architetto ma anche pittore e scenografo: la sua opera, che attraversa il Novecento fra Europa e Stati Uniti, offre nel campo dell’allestimento delle mostre d’arte tutti gli spunti necessari per indagare la sua pratica progettuale in relazione al linguaggio teatrale. La tesi mette a fuoco cinque elementi che permettono di leggere gli allestimenti di Baldessari: piani verticali, piani orizzontali, diagonali, curve, luci ombre e colori, sono infatti le parti di un’unica regia che proprio come su un palcoscenico funzionano solo se poste in relazione le une con le altre per creare creare una narrazione che è alla base del progetto. Questi elementi sono inoltre lo strumento essenziale che ha permesso la ricostruzione di alcuni ambienti di due mostre che Baldessari ha allestito al Palazzo Reale di Milano nel secondo dopoguerra: Van Gogh (1952) e Arte e Civiltà Etrusca (1955). La ricostruzione è resa possibile dalla cospicua documentazione d’archivio conservata al Politecnico di Milano (Laboratorio di Archivi di Design e Architettura, Dipartimento INDACO), al Centro di Alti Studi sulle Arti Visive (CASVA) del Comune di Milano, al Museo La Scala, all’archivio privato Mosca Baldessari e al MART di Rovereto. L’utilizzo di specifici software di grafica digitale propone una visita virtuale di questi ambienti restituendo in maniera immediata - attraverso il montaggio di brevi filmati video - i contenuti e la suggestione visiva dell’allestimento.

Il teatro in mostra : allestimenti di Luciano Baldessari per il Palazzo Reale di Milano

OSNAGHI, TOMMASO
2011/2012

Abstract

Il binomio mostra-teatro unisce i linguaggi dell’allestimento e della scenografia in un’architettura d’interni che ha il duplice potenziale di esporre e coinvolgere, instaurando con il pubblico una narrazione che è il carattere peculiare di entrambe le discipline. La natura della mostra, come quella del teatro, è complessa e chiama in causa più ambiti: primo di tutti quello artistico che proprio negli anni ’50 del Novecento è stato lo strumento chiave per instaurare una specifica politica di promozione culturale con l’avvio di una ricca stagione di fortunate mostre d’arte su tutto il territorio nazionale. Gli allestimenti forniscono ampi spazi per la sperimentazione e per il progetto d’interni in cui si distinguono per il livello raggiunto Carlo Scarpa, Franco Albini, i BBPR e Luciano Baldessari, che hanno saputo integrare la permanenza dell’architettura con il carattere effimero dell’allestimento in un proficuo scambio di soluzioni e possibilità. Nella tesi l’analisi di alcuni tra i più celebri allestimenti è affrontata individuando specifici elementi progettuali - spazio e separazione, supporto e cornice, percezione e prospettiva, comunicazione - a cui corrispondono aree d’indagine tanto vicine alla scenografia quanto peculiari delle mostre. Per approfondire il binomio mostra-teatro la figura più paradigmatica è senz’altro quella di Luciano Baldessari (1896-1982) che non a caso era non solo architetto ma anche pittore e scenografo: la sua opera, che attraversa il Novecento fra Europa e Stati Uniti, offre nel campo dell’allestimento delle mostre d’arte tutti gli spunti necessari per indagare la sua pratica progettuale in relazione al linguaggio teatrale. La tesi mette a fuoco cinque elementi che permettono di leggere gli allestimenti di Baldessari: piani verticali, piani orizzontali, diagonali, curve, luci ombre e colori, sono infatti le parti di un’unica regia che proprio come su un palcoscenico funzionano solo se poste in relazione le une con le altre per creare creare una narrazione che è alla base del progetto. Questi elementi sono inoltre lo strumento essenziale che ha permesso la ricostruzione di alcuni ambienti di due mostre che Baldessari ha allestito al Palazzo Reale di Milano nel secondo dopoguerra: Van Gogh (1952) e Arte e Civiltà Etrusca (1955). La ricostruzione è resa possibile dalla cospicua documentazione d’archivio conservata al Politecnico di Milano (Laboratorio di Archivi di Design e Architettura, Dipartimento INDACO), al Centro di Alti Studi sulle Arti Visive (CASVA) del Comune di Milano, al Museo La Scala, all’archivio privato Mosca Baldessari e al MART di Rovereto. L’utilizzo di specifici software di grafica digitale propone una visita virtuale di questi ambienti restituendo in maniera immediata - attraverso il montaggio di brevi filmati video - i contenuti e la suggestione visiva dell’allestimento.
ARC III - Scuola del Design
19-dic-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Il Teatro in Mostra.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tesi
Dimensione 23.3 MB
Formato Adobe PDF
23.3 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/73102