Koinè 2.0. Progettare la comunicazione di un'organizzazione no profit nell'era digitale

La comunicazione, così come il marketing, trova applicazione nei più svariati campi, da quello politico a quello aziendale, da quello culturale a quello d’intrattenimento: perché quindi non applicare queste teorie alle organizzazioni no profit e al cosiddetto Terzo Settore? La ricerca mira proprio a indagare su come ci si possa interfacciare con un’organizzazione sociale che non vende prodotti, ma deve vendere se stessa e il suo modello di vita, sensibilizzando gli interlocutori rispetto alla propria mission. Dopo aver analizzato le tecniche e gli strumenti che il marketing tradizionale mette a disposizione e come questi si possono adattare al no profit, si è pensato di applicarli a un caso di studio reale, analizzato approfonditamente: la Cooperativa Sociale Koinè Onlus, in cui si è riscontrata una scarsa efficacia comunicativa, tipica di tutto il settore. La progettazione è basata su un modello di comunicazione dal basso verso l’alto, partendo da un workshop partecipativo il cui obiettivo era rendere partecipi i referenti stessi della cooperativa, i quali hanno fatto emergere il concept per il piano di comunicazione, ovvero promuovere una cultura della vita rispettosa dell’ambiente in ogni aspetto quotidiano, creando una vera e propria comunità di persone che collaborano per ottenere lo stesso scopo. Nell’ultima fase si è passati alla progettazione di un piano di comunicazione fondato sul concept, che fa dei Nuovi Media il suo cavallo di battaglia, sia per la coerenza con il messaggio di eco-sostenibilità ambientale, sia per la peculiarità delle organizzazioni no profit che non hanno la possibilità di investire risorse ingenti nei media tradizionali. Dunque, il restyling del sito istituzionale, la progettazione di una nuova community online, la realizzazione della pagina di Facebook e altri accorgimenti “digitali”, uniti a una campagna offline di guerrilla marketing, sono il fulcro del progetto ipotizzato in questa tesi.