L’infografica è un linguaggio e uno strumento utilizzato dall’uomo da secoli. Nel tempo si sono alternati momenti di minore o maggiore diffusione del suo utilizzo, legati alle innovazioni tecnologiche, agli sviluppi delle forme di rappresentazione, e al minore o maggiore grado di accessibilità dell’informazione, che sta alla base della comunicazione. Negli ultimi anni l’infografica sta vivendo una vera e propria proliferazione: il linguaggio infografico è stato spinto agli estremi del caso, fino quasi a perdere, in certi casi, la sua stessa funzionalità. Questo fenomeno richiede una maggiore riflessione quando si inserisce nel contesto giornalistico, in quanto il giornale dovrebbe rappresentare il luogo per eccellenza dell’informazione al cittadino. Negli anni Ottanta Tufte definì quello che era per lui il “chartjunk”, il “grafico spazzatura”, in cui la rappresentazione visiva si sviluppava andando oltre il ruolo di servizio all’informazione, sfavorendo quindi l’efficacia della comunicazione del contenuto. Questa tesi si propone di seguire il processo alla base della pubblicazione di un’infografica su di un giornale, per arrivare a comprenderne le dinamiche decisionali e creative e capire quali siano le cause che oggi portano alla produzione di infografiche “spazzatura”. Infine questa tesi vuole interrogarsi su quale sia, in questo senso, il valore aggiunto di un designer e di come possa porsi per incentivare la collaborazione con la redazione giornalistica in vista della pubblicazione del miglior artefatto comunicativo possibile per il lettore.
Chartjunk 2.0
CANTADORI, LAURA
2011/2012
Abstract
L’infografica è un linguaggio e uno strumento utilizzato dall’uomo da secoli. Nel tempo si sono alternati momenti di minore o maggiore diffusione del suo utilizzo, legati alle innovazioni tecnologiche, agli sviluppi delle forme di rappresentazione, e al minore o maggiore grado di accessibilità dell’informazione, che sta alla base della comunicazione. Negli ultimi anni l’infografica sta vivendo una vera e propria proliferazione: il linguaggio infografico è stato spinto agli estremi del caso, fino quasi a perdere, in certi casi, la sua stessa funzionalità. Questo fenomeno richiede una maggiore riflessione quando si inserisce nel contesto giornalistico, in quanto il giornale dovrebbe rappresentare il luogo per eccellenza dell’informazione al cittadino. Negli anni Ottanta Tufte definì quello che era per lui il “chartjunk”, il “grafico spazzatura”, in cui la rappresentazione visiva si sviluppava andando oltre il ruolo di servizio all’informazione, sfavorendo quindi l’efficacia della comunicazione del contenuto. Questa tesi si propone di seguire il processo alla base della pubblicazione di un’infografica su di un giornale, per arrivare a comprenderne le dinamiche decisionali e creative e capire quali siano le cause che oggi portano alla produzione di infografiche “spazzatura”. Infine questa tesi vuole interrogarsi su quale sia, in questo senso, il valore aggiunto di un designer e di come possa porsi per incentivare la collaborazione con la redazione giornalistica in vista della pubblicazione del miglior artefatto comunicativo possibile per il lettore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/73127