Oggi il museo è diventato oggetto di studio anche di una disciplina come la Semiotica, apparentemente lontana dalle realtà di cui essa generalmente si occupa. Una distanza che viene giustamente annullata se si riconosce che le collezioni esposte all’interno dei musei si costituiscono di oggetti portatori di senso e quindi di cultura. Lo scopo di questo lavoro è quello di avvicinare lo sguardo semiotico alle pratiche di progettazione museale, convinti che i suoi insegnamenti possano rivelarsi di grandissimo sostegno in tutte le fasi che la contraddistinguono, dall’ ideazione alla realizzazione. Per sostenere questa tesi si è proceduto ad analizzare nel dettaglio il caso specifico di oggetti e di opere d’arte e della loro sistemazione all’interno di tre musei, differenti per categoria, confrontando costantemente la pratica con la teoria, rivelatasi indispensabile per una garanzia di correttezza ed efficacia. L’analisi ha così permesso di proporre delle considerazioni, di carattere generale e particolare, sulla cultura del museo e sui vantaggi che i protagonisti della scena progettuale possono trarre collaborando alla realizzazione di uno stesso fine, ovvero la creazione di spazi che riescano nel migliore dei modi a veicolare il messaggio di cui il museo si fa portatore, a prescindere dalle caratteristiche delle collezioni che espone. Tutto ciò al fine di garantire al pubblico che giornalmente si reca in massa in visita nei musei la sua attività formativa fondamentale, ovvero produrre conoscenza e contribuire all’arricchimento culturale di ognuno di noi.
Mondi in mostra. Design tra allestimento e semiotica
CRACA, PAOLA
2011/2012
Abstract
Oggi il museo è diventato oggetto di studio anche di una disciplina come la Semiotica, apparentemente lontana dalle realtà di cui essa generalmente si occupa. Una distanza che viene giustamente annullata se si riconosce che le collezioni esposte all’interno dei musei si costituiscono di oggetti portatori di senso e quindi di cultura. Lo scopo di questo lavoro è quello di avvicinare lo sguardo semiotico alle pratiche di progettazione museale, convinti che i suoi insegnamenti possano rivelarsi di grandissimo sostegno in tutte le fasi che la contraddistinguono, dall’ ideazione alla realizzazione. Per sostenere questa tesi si è proceduto ad analizzare nel dettaglio il caso specifico di oggetti e di opere d’arte e della loro sistemazione all’interno di tre musei, differenti per categoria, confrontando costantemente la pratica con la teoria, rivelatasi indispensabile per una garanzia di correttezza ed efficacia. L’analisi ha così permesso di proporre delle considerazioni, di carattere generale e particolare, sulla cultura del museo e sui vantaggi che i protagonisti della scena progettuale possono trarre collaborando alla realizzazione di uno stesso fine, ovvero la creazione di spazi che riescano nel migliore dei modi a veicolare il messaggio di cui il museo si fa portatore, a prescindere dalle caratteristiche delle collezioni che espone. Tutto ciò al fine di garantire al pubblico che giornalmente si reca in massa in visita nei musei la sua attività formativa fondamentale, ovvero produrre conoscenza e contribuire all’arricchimento culturale di ognuno di noi.File | Dimensione | Formato | |
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