Senza titolo. Dopotutto, se nei luoghi comuni c'è sempre un fondo di verità, ci sarà pur un valido motivo

Dante, scrivendo la Comedìa, decide di rendersi protagonista di un viaggio e di portare i lettori all’interno di tre mondi surreali, separati e distinti dal mondo reale. Andando a leggere in modo più approfondito l’opera letteraria ci si rende conto che questa non tratta semplicemente di un viaggio, ma è anche e soprattutto una forma di analisi, denuncia e critica della società e dell’uomo medioevale. Anche il progetto di tesi ha l’obiettivo di criticare la società, proprio come aveva fatto Dante. Per poter analizzare al meglio il contesto in cui è inserito l’uomo contemporaneo e ottenere un quadro generale, si è svolta una prima parte di ricerca con lo scopo di approfondire i diversi aspetti della società. Esaminando l’evoluzione della cultura Italiana, l’iconografia e gli ideali di mondi utopici emerge che la società contemporanea risulta impossibile da mappare a causa delle sue numerose sfaccettature. Di conseguenza è stato necessario individuare un metodo progettuale e la scelta è ricaduta sull’utilizzo dei luoghi comuni in quanto possono essere visti come uno strumento di analisi. Essi rappresentano infatti un’opinione o un punto di vista universalmente accettato, una “verità” che la società dà per scontata a prescindere dalla sua origine. Il linguaggio è un elemento che sta alla base di una comunità, serve a comunicare e costituisce il “bagaglio culturale” di una società: il luogo comune può essere quindi considerato come una parte di questa cultura che accomuna un gruppo di persone ed è quindi strumento identificativo di una società. La parte progettuale della tesi prevede la pianificazione di sette edifici rappresentativi che si basano letteralmente sul metodo individuato. Le caratteristiche degli edifici e i processi interni ad esso sono portate agli estremi mostrando come sarebbe la realtà se tutto ciò che viene ingenuamente considerato verità fosse vero. Forse nei luoghi comuni c’è un fondo di verità.