Fiol parte da un tentativo concreto e locale per cercare di sradicare quella sorta di pessimismo cosmico che aleggia oramai da molto tempo all' interno della comunità Marosticense. La crisi contemporanea ha davvero tolto la speranza ai maestri del " fare", ovvero agli artigiani. Il "saper fare" artigiano è stato, ed è tuttora, uno dei maggiori tratti contraddistintivi del Veneto. Il progetto consiste principalmente nello sviluppo di un caso specifico, studiato ad hoc per il Comune di Marostica, dove si cerca di valorizzare l' artigianato, dando un tipo di visibilità sia locale che globale, grazie all' apporto della comunità, la quale parteciperà in modo attivo e anzi sarà determinante ai fini della riuscita del' impresa. L'idea nasce anche da una serie di considerazioni di carattere generale che stanno a monte. In prima battuta vi è l'analisi di tutti quei fenomeni, come l'autoproduzione, i maker, le comunità multilocali, la democratizzazione dei mezzi produttivi e così via, che sono al centro di molteplici dibattiti contemporanei. Successivamente è stato condotta un' analisi "sul campo" in un territorio straniero: la città di Berlino. Qui è stato possibile individuare realtà sociali molto forti, principalmente orientate verso la collaborazioni sociale. Infine l' osservazione del contesto locale di Marostica, mia città natia, con un' attenzione particolare alla dimensione artigianale. Mettendo a sistema le tre variabili è stato possibile capire come vi fosse la necessità di trovare l' anello mancante, il collante che teneva insieme queste macroaree tematiche. Da qui il progetto Fiol, che sintetizza la voglia sia di integrare in un contesto fortemente localizzato, quale è il Comune di Marostica, valori provenienti dal dibattito contemporaneo globale, sia modi di vivere la comunità diversi.
Fiol. Un progetto di partecipazione sociale per la valorizzazione del distretto artigiano marosticense
DAL MOLIN, LAURA
2011/2012
Abstract
Fiol parte da un tentativo concreto e locale per cercare di sradicare quella sorta di pessimismo cosmico che aleggia oramai da molto tempo all' interno della comunità Marosticense. La crisi contemporanea ha davvero tolto la speranza ai maestri del " fare", ovvero agli artigiani. Il "saper fare" artigiano è stato, ed è tuttora, uno dei maggiori tratti contraddistintivi del Veneto. Il progetto consiste principalmente nello sviluppo di un caso specifico, studiato ad hoc per il Comune di Marostica, dove si cerca di valorizzare l' artigianato, dando un tipo di visibilità sia locale che globale, grazie all' apporto della comunità, la quale parteciperà in modo attivo e anzi sarà determinante ai fini della riuscita del' impresa. L'idea nasce anche da una serie di considerazioni di carattere generale che stanno a monte. In prima battuta vi è l'analisi di tutti quei fenomeni, come l'autoproduzione, i maker, le comunità multilocali, la democratizzazione dei mezzi produttivi e così via, che sono al centro di molteplici dibattiti contemporanei. Successivamente è stato condotta un' analisi "sul campo" in un territorio straniero: la città di Berlino. Qui è stato possibile individuare realtà sociali molto forti, principalmente orientate verso la collaborazioni sociale. Infine l' osservazione del contesto locale di Marostica, mia città natia, con un' attenzione particolare alla dimensione artigianale. Mettendo a sistema le tre variabili è stato possibile capire come vi fosse la necessità di trovare l' anello mancante, il collante che teneva insieme queste macroaree tematiche. Da qui il progetto Fiol, che sintetizza la voglia sia di integrare in un contesto fortemente localizzato, quale è il Comune di Marostica, valori provenienti dal dibattito contemporaneo globale, sia modi di vivere la comunità diversi.File | Dimensione | Formato | |
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