This works is aimed at introducing the idea of projects as a teaching method at high schools. One of our daily missions is to solve problems by using what we have. I will treat the delicate subject of the teaching method of Design by considering teenagers as a target. I started with three key concepts: teaching method, creativity and the maieutic approach to projects. At first, this work has been based on psycho-pedagogy: I have been looking for authors, people and experiences to take inspiration and motivation from and to draw a working path. Montessorian literature has been of a great help for both the ludic and the communicative approaches, since playing has a different meaning according to the age of players. From a ludic, esplorative, manipolative function to a learning function focused on numbers and letters. Secondly, this work has been dedicated to the idea of projecting or rather to the way of pondering over all its stages; I have tried to create a module (an identifying object), which represents an operating reference kit for teachers and students. The same object which performs different functions for different competences. The subject core is almost always the same but the teaching method may vary if the working steps turn from abstraction to concreteness, in order to build and develop one’s competence. I like the idea of a project whose steps are three-dimensional, tangibile, movable like chessboard’s pawns. It is a great challenge to manage the complexity of a project with a target of teenager students. The maieutic approach to Design is not the art of teaching it ,but the art of helping discover the truths the project hides. Truth cannot be taught because it is a knowledge of the soul; Socrates never inculcated his ideas in his disciples’ mind, but he helped them to produce their own truths. The general aim is to help students to be conscious consumers and to have a consumer awareness, handling the complexity of the project. The university vocational guidance is not always in continuity with the course of studies at high schools; not everybody will choose the project as a job, but the general objectives will certainly be lifelong values to achieve Lifelong Learning.

La didattica del progetto al liceo è l’oggetto del lavoro portato avanti nel seguente studio e nel lavoro. Con la riforma della scuola Secondaria di II° 2007, viene istituito nel Liceo Artistico un nuovo indirizzo in Design all’interno del (secondo biennio + quinto anno), così prende il via in forma del tutto autonoma dall’ormai consolidato indirizzo di architettura, il nuovo corso in Design. Le indicazioni Ministeriali sul corso di studi (obiettivi di apprendimento specifici e competenze) sono molto alti. Gli gli spazi e mezzi che la scuola ha a disposizione molte volte non sono adeguati alle richieste didattiche delineate. Una delle missioni che ci poniamo ogni giorno è di risolvere problemi con quello che abbiamo a disposizione. Proverò ad entrare nel delicato mondo della didattica del Design, affrontandola per il target di riferimento: gli adolescenti. Sono partita da tre concetti chiave: la didattica, la creati vità, l’approccio maieutico al progetto. La prima parte di questa ricerca, è stata di supporto psico-pedagocico: ho cercato autori, personaggi, esperienze da cui poter prendere ispirazione e motivazioni per tracciare il mio percorso didattico. Di grande aiuto è stato il materiale montessoriano per due aspetti: sia l’aspetto ludico che quello comunicativo ( lo stesso gioco ha valenze diverse a seconda dell’età a cui si propone). Da una funzione ludica esplorativa,manipolativa; ad una funzione di apprendimento di numeri e lettere. La seconda parte della ricerca è dedicata al progetto o meglio al modo di ri- pensare il progetto con tutte le sue fasi; ho cercato di creare un modulo (oggetto segnaletico), che rappresenta un kit di riferimento per la gestione del lavoro dei docenti e degli studenti. Lo stesso oggetto che assolve funzioni diverse per competenze diverse. I nuclei fondanti disciplinari sono quasi sempre gli stessi, può variare sicuramente il modo di proporre la didattica del progetto, non suddivisa in astratte fasi di lavoro, ma in qualcosa di tangibile, da costruire e sviluppare con la propria competenza. Mi piace pensare che tutte le fasi del progetto possano essere tridimensionali, tangibili, mobili come pedine di una scacchiera. Poter gestire la complessità del progetto con un target di studenti adolescenti è una grande sfida. L’approccio maieutico al design non è l’arte di insegnare il design ma di aiutare a scoprire le verità che il progetto nasconde. La verità non si insegna perché è un sapere dell’anima, Socrate non inculcava ai suoi interlocutori le proprie idee, ma aiutava “i discepoli” a partorire le “loro verità”. L’obiettivo generale è aiutare lo studente in questa fase della sua vita ad essere un consumatore consapevole, ad avere una coscienza del consumo, gestendo la complessità del progetto. Trovandosi in un Liceo non sempre l’orientamento Universitario è in continuità con il percorso di studi; sicuramente non tutti sceglieranno di fare del progetto la loro professione, ma gli obiettivi generali sicuramente possono essere valori per la vita verso il raggiungimento del Lifelong learning.

A lifelong learning box

NUBILE, DONATELLA
2011/2012

Abstract

This works is aimed at introducing the idea of projects as a teaching method at high schools. One of our daily missions is to solve problems by using what we have. I will treat the delicate subject of the teaching method of Design by considering teenagers as a target. I started with three key concepts: teaching method, creativity and the maieutic approach to projects. At first, this work has been based on psycho-pedagogy: I have been looking for authors, people and experiences to take inspiration and motivation from and to draw a working path. Montessorian literature has been of a great help for both the ludic and the communicative approaches, since playing has a different meaning according to the age of players. From a ludic, esplorative, manipolative function to a learning function focused on numbers and letters. Secondly, this work has been dedicated to the idea of projecting or rather to the way of pondering over all its stages; I have tried to create a module (an identifying object), which represents an operating reference kit for teachers and students. The same object which performs different functions for different competences. The subject core is almost always the same but the teaching method may vary if the working steps turn from abstraction to concreteness, in order to build and develop one’s competence. I like the idea of a project whose steps are three-dimensional, tangibile, movable like chessboard’s pawns. It is a great challenge to manage the complexity of a project with a target of teenager students. The maieutic approach to Design is not the art of teaching it ,but the art of helping discover the truths the project hides. Truth cannot be taught because it is a knowledge of the soul; Socrates never inculcated his ideas in his disciples’ mind, but he helped them to produce their own truths. The general aim is to help students to be conscious consumers and to have a consumer awareness, handling the complexity of the project. The university vocational guidance is not always in continuity with the course of studies at high schools; not everybody will choose the project as a job, but the general objectives will certainly be lifelong values to achieve Lifelong Learning.
ARC III - Scuola del Design
22-apr-2013
2011/2012
La didattica del progetto al liceo è l’oggetto del lavoro portato avanti nel seguente studio e nel lavoro. Con la riforma della scuola Secondaria di II° 2007, viene istituito nel Liceo Artistico un nuovo indirizzo in Design all’interno del (secondo biennio + quinto anno), così prende il via in forma del tutto autonoma dall’ormai consolidato indirizzo di architettura, il nuovo corso in Design. Le indicazioni Ministeriali sul corso di studi (obiettivi di apprendimento specifici e competenze) sono molto alti. Gli gli spazi e mezzi che la scuola ha a disposizione molte volte non sono adeguati alle richieste didattiche delineate. Una delle missioni che ci poniamo ogni giorno è di risolvere problemi con quello che abbiamo a disposizione. Proverò ad entrare nel delicato mondo della didattica del Design, affrontandola per il target di riferimento: gli adolescenti. Sono partita da tre concetti chiave: la didattica, la creati vità, l’approccio maieutico al progetto. La prima parte di questa ricerca, è stata di supporto psico-pedagocico: ho cercato autori, personaggi, esperienze da cui poter prendere ispirazione e motivazioni per tracciare il mio percorso didattico. Di grande aiuto è stato il materiale montessoriano per due aspetti: sia l’aspetto ludico che quello comunicativo ( lo stesso gioco ha valenze diverse a seconda dell’età a cui si propone). Da una funzione ludica esplorativa,manipolativa; ad una funzione di apprendimento di numeri e lettere. La seconda parte della ricerca è dedicata al progetto o meglio al modo di ri- pensare il progetto con tutte le sue fasi; ho cercato di creare un modulo (oggetto segnaletico), che rappresenta un kit di riferimento per la gestione del lavoro dei docenti e degli studenti. Lo stesso oggetto che assolve funzioni diverse per competenze diverse. I nuclei fondanti disciplinari sono quasi sempre gli stessi, può variare sicuramente il modo di proporre la didattica del progetto, non suddivisa in astratte fasi di lavoro, ma in qualcosa di tangibile, da costruire e sviluppare con la propria competenza. Mi piace pensare che tutte le fasi del progetto possano essere tridimensionali, tangibili, mobili come pedine di una scacchiera. Poter gestire la complessità del progetto con un target di studenti adolescenti è una grande sfida. L’approccio maieutico al design non è l’arte di insegnare il design ma di aiutare a scoprire le verità che il progetto nasconde. La verità non si insegna perché è un sapere dell’anima, Socrate non inculcava ai suoi interlocutori le proprie idee, ma aiutava “i discepoli” a partorire le “loro verità”. L’obiettivo generale è aiutare lo studente in questa fase della sua vita ad essere un consumatore consapevole, ad avere una coscienza del consumo, gestendo la complessità del progetto. Trovandosi in un Liceo non sempre l’orientamento Universitario è in continuità con il percorso di studi; sicuramente non tutti sceglieranno di fare del progetto la loro professione, ma gli obiettivi generali sicuramente possono essere valori per la vita verso il raggiungimento del Lifelong learning.
Tesi di laurea Magistrale
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