Fusedrops : drops of future services. Crowdfunding based system to create new services and improve those already existing in the city

In the last few years governments are moving fast to make the best use of new technologies to enhance their role inside the community. And despite the skepticism we are used to prematurely acknowledge, things are going in the right direction, much more than in the past. Social networks are playing a crucial role in creating a more direct dialog between people and institutions giving visibility to innovative ways of doing networking and establishing new kind of relationships as well as a boost to the empowerment of citizens. Web platforms offers instant control on personal data, they help people to send their requests to the public administration and get concrete answers quickly. E-governments and “agendas 2.0” come along with the effort to make our cities “smarter” and increase the access to public information. The establishment of legislations and new policies for startups and young entrepreneurs (i.e.: the JOBSact in USA and the Decreto Crescita in Italy) open up new possibilities and opportunities to create innovation. There is a wind of change blowing straight from the bottom, directly from the crowd. People ask for more interaction within their environment, for an hands-on-experience. They want to play active roles in public decisions as well as in the design of new products and services. They are prosumers. They are makers. They are backers who will make future services come to life.

Negli ultimi anni i governi si stanno muovendo in fretta per sfruttare al meglio le nuove tecnologie in modo da migliorare il loro ruolo all'interno della comunità. E nonostante lo scetticismo, le cose stanno andando nella direzione giusta, molto più che in passato. I social network stanno giocando un ruolo cruciale nella creazione di un dialogo più diretto tra le persone e le istituzioni le quali, a loro volta, stabiliscono nuove relazioni e danno visibilità a nuovi modi innovativi di “fare rete”, spingendo i cittadini ad avere ruoli sempre più attivi. Piattaforme web offrono un controllo immediato sui dati personali, aiutano la gente a inviare le proprie richieste al comune ed ottenere risposte concrete in fretta. E-government e “Agende 2.0” sono seguite dalla voglia di rendere le nostre città più “intelligenti” e aumentare l'accesso alle informazioni pubbliche. La creazione di legislazioni e nuove politiche per start-up e giovani imprenditori (ad esempio: il JOBSact in USA e il Decreto Crescita in Italia) aprono nuove possibilità e opportunità per creare innovazione. Nell’aria c’è un cambiamento che arriva direttamente dal basso, dalla folla. La gente chiede una maggiore interazione, una percezione più tangibile all'interno degli spazi in cui vive. Vuole giocare un ruolo attivo nelle decisioni pubbliche, nonché nella progettazione di nuovi prodotti e servizi. Sono “prosumer”. Sono “makers”. Sono “backers”, piccoli sostenitori finanziari, che aiuteranno a creare i prossimi servizi.