Il NiTiNOL al servizio del motociclista

The present study is developed from an idea born during a workshop on shape memory alloys, within the Nanotechnology for Design class, held by Prof. Barbara Del Curto for the Design & Engineering MSc course of Politecnico di Milano. Aim of the workshop was to develop a project that would take advantage of shape memory alloys in an innovative way, so that they could be exported in new commercial fields. In the present work, the objective remains the same: use a shape memory alloy, the NiTiNOL, for a product in order to allow the debut of this smart material in business areas that have been foreclosed so far, both because of the economic constraints that characterize its development, and for the usual R&D time schedule that it requires, still a bit too far away from the time-to-market usual standards. To achieve the goal, it has been chosen to work in the after-market accessories field of the motorcycle industry. Due to the cohoperation with two factories - one, the customer, active in the motorcycle industry; the other leader in the shape memory alloys production - the creative process see the design used as a catalyst, applying the principles of design-driven innovation as a fundamental part of the whole creative path. This brings to obtain two concepts, both characterized by formal and functional simplicity, starting from the belief that the key to effectively use and work with such a particular and an engineering complex material as Nitinol, is the way of simplicity. In addition, this work, even before the design objectives, show its academic intent making the material accessible to a wider community of designers, not only physicists and engineers, through a phase of articulated and detailed research, which explains the subject with a different language compared with the one usually used in the scientific papers. Both theoretical and design contributions, that characterize the work done, use simplification as a tool for innovation.

Il presente elaborato si sviluppa a partire da un’idea che è nata nel corso di uno workshop sulle leghe metalliche a memoria di forma, nell’ambito del corso di Nanotecnologie per il Design, tenuto dalla Prof.ssa Barbara Del Curto per il corso di Laurea Magistrale in Design & Engineering del Politecnico di Milano. Obiettivo dello workshop suddetto, era di sviluppare un progetto che sfruttasse le leghe a memoria di forma in maniera innovativa, in modo da fornire nuovi spunti utili per il debutto su nuovi mercati. Con questo lavoro, l’obiettivo rimane lo stesso: sdoganare una lega a memoria di forma, il NiTiNOL, con un prodotto che ne consenta il lancio in settori che fino ad ora le sono stati preclusi, sia per via dei vincoli economici che caratterizzano il suo sviluppo, sia per le tempistiche che quest’ultimo richiede, ancora un pò troppo lontane dai consueti canoni del time-to-market. Per raggiungere l’obiettivo, si è scelto di lavorare nell’ambito degli accessori after-market per l’industria motociclistica e collaborando con due aziende - una, committente, attiva appunto nell’ambito del settore motociclistico succitato; l’altra leader nella produzione delle leghe a memoria di forma - si utilizza il design come catalizzatore, applicando i principi dell’innovazione design-driven come parte fondante l’intero processo creativo. Se ne ottengono due concept, entrambi caratterizzati sia da semplicità formale che funzionale, realizzati a partire dalla convinzione che la chiave per utilizzare efficacemente un materiale così peculiare ed ingegneristicamente complesso come il NiTiNOL, sia proprio quella della semplicità. Inoltre il lavoro svolto, prima ancora degli obiettivi progettuali, manifesta l’intento “accademico” di rendere accessibile il materiale ad una comunità più estesa di progettisti, oltre a fisici ed ingegneri, attraverso una fase di ricerca articolata e dettagliata, che argomenti e tratti la materia con un linguaggio diverso da quello altamente tecnico dei paper scientifici. Entrambi i contributi, teorico e progettuale, che caratterizzano il lavoro svolto, sfruttano la semplificazione come strumento per l’innovazione.