The lost bookshop. Reading paths

The publishing industry is going through a crisis within a crisis. Indeed, the economic depression of the last five years worsened its critical conditions, threatening the existence of some of its weakest parts: the indipendent bookshops. Independent bookshops can not compete with bookstore chains and supermarkets on prices; on the other hand, people are quickly changing their lifestyle: they prefer using smart-phones and tablets over reading a book. Furthermore, digital publishing along with illegal downloading attract new strong readers every day. Indie booksellers are isolated and helpless. In few cases they have networked but there are no successful strategic models to follow yet. All innovations in the publishing industry are nowadays on-line, none of them involves actual bookshops meaningfully. Bookshops need to transform a business model based on obsolescent products into a business model based on services. Unfortunately, independent booksellers have little time and no money to invest in innovation, especially if it suggests technological updates. The Lost Bookshop is a long term project aiming to update independent bookshops, and to transform them into literary cultural centers. It is based on two beliefs: that on-site experiences must be enriched by on-line experiences without being overcome by them; that the value of indipendent bookshops reflects the value of a cultural growth based on dialogue. Reading Paths is the first step of this process. It consists in a win-win collaboration between high-schools and bookshops; it is low-tech and requires low investments, since it cares to be feasible here and now, while laying the foundations for future developments.

L’editoria sta vivendo una crisi nella crisi. La depressione economica degli ultimi cinque anni ne ha peggiorato le già gravi condizioni, minacciando la stessa esistenza dei suoi anelli più deboli: le librerie indipendenti. Le librerie indipendenti non possono infatti competere con i prezzi di catene e supermercati. Inoltre, sempre più persone sostituiscono la lettura di libri con l’uso di smart-phones e tablets. In ultimo, l’editoria digitale, insieme al download illegale, attraggono nuovi lettori forti ogni giorno. I librai indipendenti si ritrovano isolati ed inermi. Ci sono stati tentativi spontanei di collaborazione, ma non ci sono ancora modelli strategici di successo da emulare. Tutta l’innovazione riguardante l’editoria è on-line, e in nessun caso include significativamente le piccole librerie. Esse hanno bisogno di trasformare un modello di business incentrato su un prodotto obsolescente in un modello di business incentrato sul servizio. Sfortunatamente i librai hanno poco tempo e nessuna risorsa economica da investire in innovazione, specialmente se di natura tecnologica. The Lost Bookshop è un progetto a lungo termine con l’obiettivo di aggiornare le librerie indipendenti; alla sua base c’è la convinzione che il rispetto per la soggettività sia il mezzo più prezioso per raggiungere la vera collettività, e che l’esperienza diretta debba essere arricchita dalla rete senza sostituirla. Reading Paths è il primo passo del processo per la trasformazione delle librerie in veri centri culturali contemporanei, prevede la collaborazione di librerie e scuole superiori, è low-tech e richiede investimenti minimi per garantire fattibilità qui ed ora, mentre getta le basi per sviluppi futuri.