My thesis, starting from contemporary ruins, focuses on the reconstruction of Gibellina (a town in western Sicily) destroyed by the earthquake in 1968. The aim of the project is to come alive again the “New Gibellina”. Starting from the mapping of the art works spread in the territory, some possible project sites have been identified. The art works could play the role of catalyzers of identities, places of relationships and enjoyment. According to the meaning of the art works and the areas they stand, different project solutions have been planned. In particular, the work “Sacrario ai caduti” by Giuseppe Uncini is going to be examined. The project consists in the planning of an open air theatre, a temporary structure suitable to the space modifying its use and atmosphere; this temporary structure could become permanent and spread rapidly in the whole territory revitalizing Gibellina. This “social” sculpture isn’t in contrast with the art works and it doesn’t overcome its value, but interacts with it.

La tesi si sviluppa a partire dalla tematica delle Rovine del Contemporaneo, soffermando l’attenzione sul processo di ricostruzione della città di Gibellina dopo il terremoto del 1968. Obiettivo del progetto è rianimare il territorio di Gibellina Nuova. A partire dalla mappatura delle opere d'arte disseminate sul tessuto urbano, sono state individuate delle possibili aree di intervento in cui le opere si inseriscono. Queste potrebbero assolvere il ruolo di catalizzatori di identità, luoghi di relazione e di fruizione. A seconda del significato delle opere e delle aree su cui queste insistono sono state delineate delle possibili soluzioni progettuali. Nello specifico, è stata presa in esame l’area in cui si colloca l’opera “Sacrario ai caduti” di Giuseppe Uncini. Il progetto consiste nel creare un teatro all'aperto, una struttura effimera che si riconfigura nello spazio modificandone la fruizione e l’atmosfera; un’azione temporanea che potrebbe trasformarsi in permanente, diffondendosi a macchia d'olio sul territorio per riattivare la città. Questa scultura sociale non contrasta con l'opera e non ne soverchia il valore, ma interagisce con essa.

Contemporary ruins. Rianimare la città. Metodologia e interventi per una nuova Gibellina

CANINO, GIORGIA
2011/2012

Abstract

My thesis, starting from contemporary ruins, focuses on the reconstruction of Gibellina (a town in western Sicily) destroyed by the earthquake in 1968. The aim of the project is to come alive again the “New Gibellina”. Starting from the mapping of the art works spread in the territory, some possible project sites have been identified. The art works could play the role of catalyzers of identities, places of relationships and enjoyment. According to the meaning of the art works and the areas they stand, different project solutions have been planned. In particular, the work “Sacrario ai caduti” by Giuseppe Uncini is going to be examined. The project consists in the planning of an open air theatre, a temporary structure suitable to the space modifying its use and atmosphere; this temporary structure could become permanent and spread rapidly in the whole territory revitalizing Gibellina. This “social” sculpture isn’t in contrast with the art works and it doesn’t overcome its value, but interacts with it.
ARC III - Scuola del Design
22-apr-2013
2011/2012
La tesi si sviluppa a partire dalla tematica delle Rovine del Contemporaneo, soffermando l’attenzione sul processo di ricostruzione della città di Gibellina dopo il terremoto del 1968. Obiettivo del progetto è rianimare il territorio di Gibellina Nuova. A partire dalla mappatura delle opere d'arte disseminate sul tessuto urbano, sono state individuate delle possibili aree di intervento in cui le opere si inseriscono. Queste potrebbero assolvere il ruolo di catalizzatori di identità, luoghi di relazione e di fruizione. A seconda del significato delle opere e delle aree su cui queste insistono sono state delineate delle possibili soluzioni progettuali. Nello specifico, è stata presa in esame l’area in cui si colloca l’opera “Sacrario ai caduti” di Giuseppe Uncini. Il progetto consiste nel creare un teatro all'aperto, una struttura effimera che si riconfigura nello spazio modificandone la fruizione e l’atmosfera; un’azione temporanea che potrebbe trasformarsi in permanente, diffondendosi a macchia d'olio sul territorio per riattivare la città. Questa scultura sociale non contrasta con l'opera e non ne soverchia il valore, ma interagisce con essa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/76302