In un mondo globalizzato, e quindi esposto alla libera circolazione anche di fattori gravemente inquinanti, m’è sembrato opportuno e quasi doveroso individuare ed esplorare un tema da trattare con la passione che un momento alto della mia formazione culturale esigeva. Discutendo quindi dell’inquinamento negli ambienti interni che ospitano il nostro più privato vivere quotidiano, ho inteso sostenere che almeno in casa, o comunque nei contesti di massima frequentazione soprattutto da parte di bambini e persone anziane (e si pensi, per esempio, oltre che ai propri spazi domestici, agli asili, alle scuole, ai circoli ricreativi e ad ambienti simili..), si debba provare a renderli o a mantenerli immuni da rischi batterici e dalle complicanze patogene ad essi connessi.. Di qui la scelta di esplorare ed analizzare le efficaci potenzialità antibatteriche di un metallo quale il rame, di cui suggerisco, proprio sulla scorta di testimonianze scientificamente probanti, le applicazioni nell’uso quotidiano attraverso oggetti e suppellettili largamente utilizzati negli ambiti confinati. L’esposizione integrale della tesi fornirà, spero, indicazioni utili sia a rassicurare l’utente sull’uso benefico di un materiale che ha virtù sanitarie intrinseche - dai costi produttivi peraltro contenuti - sia a fornire inoppugnabili giustificazioni ideative al progettista, o designer, che ne voglia valorizzare l’applicazione ad arredi, oggetti, utensili e simili, esposti in superficie, ed ogni giorno, ad un alto tasso di contatto… Va da sé che nessun prodotto umano può costituire un rimedio assoluto al pericolo delle infezioni incombenti, né la tesi pur convintamente sostenuta, può rappresentarne una soluzione miracolistica, esaustiva e definitiva; e tuttavia, mi conforta l’opinione che tentare di fornire un contributo a rimuovere, anche se minimamente, una parte dei disagi e dei problemi umani, è pur sempre operazione da tenere in qualche conto..

Inquinamento indoor e la sfida dei materiali. Nuovi materiali per un più sano ed ampio respiro…

AMMENDOLA, ANTONIO
2011/2012

Abstract

In un mondo globalizzato, e quindi esposto alla libera circolazione anche di fattori gravemente inquinanti, m’è sembrato opportuno e quasi doveroso individuare ed esplorare un tema da trattare con la passione che un momento alto della mia formazione culturale esigeva. Discutendo quindi dell’inquinamento negli ambienti interni che ospitano il nostro più privato vivere quotidiano, ho inteso sostenere che almeno in casa, o comunque nei contesti di massima frequentazione soprattutto da parte di bambini e persone anziane (e si pensi, per esempio, oltre che ai propri spazi domestici, agli asili, alle scuole, ai circoli ricreativi e ad ambienti simili..), si debba provare a renderli o a mantenerli immuni da rischi batterici e dalle complicanze patogene ad essi connessi.. Di qui la scelta di esplorare ed analizzare le efficaci potenzialità antibatteriche di un metallo quale il rame, di cui suggerisco, proprio sulla scorta di testimonianze scientificamente probanti, le applicazioni nell’uso quotidiano attraverso oggetti e suppellettili largamente utilizzati negli ambiti confinati. L’esposizione integrale della tesi fornirà, spero, indicazioni utili sia a rassicurare l’utente sull’uso benefico di un materiale che ha virtù sanitarie intrinseche - dai costi produttivi peraltro contenuti - sia a fornire inoppugnabili giustificazioni ideative al progettista, o designer, che ne voglia valorizzare l’applicazione ad arredi, oggetti, utensili e simili, esposti in superficie, ed ogni giorno, ad un alto tasso di contatto… Va da sé che nessun prodotto umano può costituire un rimedio assoluto al pericolo delle infezioni incombenti, né la tesi pur convintamente sostenuta, può rappresentarne una soluzione miracolistica, esaustiva e definitiva; e tuttavia, mi conforta l’opinione che tentare di fornire un contributo a rimuovere, anche se minimamente, una parte dei disagi e dei problemi umani, è pur sempre operazione da tenere in qualche conto..
ARC III - Scuola del Design
22-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/76342