La presenza di siti contaminati è una delle problematiche più attuali in materia ambientale: il loro numero è infatti elevato, e le stime future prevedono un peggioramento della situazione. Considerando le limitate risorse economiche disponibili per effettuare gli interventi necessari che questi siti richiedono, è indispensabile l’adozione di metodi di analisi di rischio relativa al fine di pianificare e gestire adeguatamente gli interventi da effettuare sui siti che presentano un rischio relativo maggiore rispetto agli altri. In questo lavoro vengono analizzate le caratteristiche e i principali approcci proposti in letteratura per effettuare questo tipo di analisi. In particolare vengono approfondite le più importanti metodologie di Analisi di Rischio Relativa applicate in ambito nazionale e internazionale per quanto riguarda la trattazione e la valutazione in presenza di tre criticità: sorgente rifiuti, aree agricole e aree a pascolo, al fine di considerare una possibile integrazione della Fase 2 del metodo SER-APHIM applicato in Regione Lombardia. L’approfondimento permette di affermare che la trattazione riguardante la presenza di rifiuti è affrontata dalla seconda fase del metodo SER-APHIM in maniera adeguata e comparabile con altri metodi applicati, compatibilmente con le informazioni sito-specifiche a disposizione per la valutazione. E’ stata invece proposta un’integrazione, al momento non attuabile, sull’aspetto della presenza di aree agricole e aree a pascolo riguardante l’irrigazione di questi terreni e la vicinanza dei punti di prelievo delle acque destinate a questo scopo dai siti contaminati. Ulteriori sviluppi futuri del metodo potrebbero riguardare la valutazione di un fattore di rischio ambientale/ecologico, una adeguata gestione delle incertezze legate all’assenza di informazioni, e l’aggiornamento dei dati utilizzati da ISTAT 2001 e DUSAF 2007.
L'analisi di rischio relativa dei siti contaminati e l'applicazione in Regione Lombardia
BERRA, LINDA
2011/2012
Abstract
La presenza di siti contaminati è una delle problematiche più attuali in materia ambientale: il loro numero è infatti elevato, e le stime future prevedono un peggioramento della situazione. Considerando le limitate risorse economiche disponibili per effettuare gli interventi necessari che questi siti richiedono, è indispensabile l’adozione di metodi di analisi di rischio relativa al fine di pianificare e gestire adeguatamente gli interventi da effettuare sui siti che presentano un rischio relativo maggiore rispetto agli altri. In questo lavoro vengono analizzate le caratteristiche e i principali approcci proposti in letteratura per effettuare questo tipo di analisi. In particolare vengono approfondite le più importanti metodologie di Analisi di Rischio Relativa applicate in ambito nazionale e internazionale per quanto riguarda la trattazione e la valutazione in presenza di tre criticità: sorgente rifiuti, aree agricole e aree a pascolo, al fine di considerare una possibile integrazione della Fase 2 del metodo SER-APHIM applicato in Regione Lombardia. L’approfondimento permette di affermare che la trattazione riguardante la presenza di rifiuti è affrontata dalla seconda fase del metodo SER-APHIM in maniera adeguata e comparabile con altri metodi applicati, compatibilmente con le informazioni sito-specifiche a disposizione per la valutazione. E’ stata invece proposta un’integrazione, al momento non attuabile, sull’aspetto della presenza di aree agricole e aree a pascolo riguardante l’irrigazione di questi terreni e la vicinanza dei punti di prelievo delle acque destinate a questo scopo dai siti contaminati. Ulteriori sviluppi futuri del metodo potrebbero riguardare la valutazione di un fattore di rischio ambientale/ecologico, una adeguata gestione delle incertezze legate all’assenza di informazioni, e l’aggiornamento dei dati utilizzati da ISTAT 2001 e DUSAF 2007.File | Dimensione | Formato | |
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