Lo studio della fusione dei ghiacciai è un’importante strumento per la valutazione della disponibilità e del regime della risorsa idrica nei periodi estivi, finalizzata ad esempio alla gestione dei bacini idroelettrici o dell’irrigazione. In questo elaborato è stato sviluppato un metodo per il calcolo della radiazione distribuita da utilizzare come input in un modello radiativo di ablazione ad elevata risoluzione temporale e spaziale. A partire dalla definizione della radiazione esoatmosferica sono stati considerati i fenomeni di assorbimento e di multiriflessione sitospecifici mediante correzione con misure di radiazione. Sono stati inoltre contemplati gli effetti della topografia locale quali la pendenza, l’esposizione e lo shading. Tale modello presuppone la disponibilità di misure meteorologiche relative al contesto glaciale e per questo è stato scelto come oggetto di studio il ghiacciaio dei Forni in Alta Valtellina in quanto strumentato con una stazione AWS dedicata per la misura di temperatura, precipitazione liquida, altezza della neve e radiazione. La calibrazione dei parametri per la modellizzaizone della fusione quali i gradienti altimetrici di temperatura, i fattori di melting (radiativo e/o termico) e l’albedo è stata condotta con l’utilizzo dei dati meteorologici e le misure ablatometriche. La validazione del modello si è inoltre basata sul confronto tra le misure di radiazione e di ablazione puntuali con quelle simulate a scala di cella; è stato infine proposto un semplice modello di propagazione delle portate in ambiente glaciale che risulta abbastanza coerente con le portate orarie misurate.

Un modello radiativo distribuito per il calcolo dell'ablazione sul ghiacciaio dei Forni (SO)

FERRARI, STEFANO
2012/2013

Abstract

Lo studio della fusione dei ghiacciai è un’importante strumento per la valutazione della disponibilità e del regime della risorsa idrica nei periodi estivi, finalizzata ad esempio alla gestione dei bacini idroelettrici o dell’irrigazione. In questo elaborato è stato sviluppato un metodo per il calcolo della radiazione distribuita da utilizzare come input in un modello radiativo di ablazione ad elevata risoluzione temporale e spaziale. A partire dalla definizione della radiazione esoatmosferica sono stati considerati i fenomeni di assorbimento e di multiriflessione sitospecifici mediante correzione con misure di radiazione. Sono stati inoltre contemplati gli effetti della topografia locale quali la pendenza, l’esposizione e lo shading. Tale modello presuppone la disponibilità di misure meteorologiche relative al contesto glaciale e per questo è stato scelto come oggetto di studio il ghiacciaio dei Forni in Alta Valtellina in quanto strumentato con una stazione AWS dedicata per la misura di temperatura, precipitazione liquida, altezza della neve e radiazione. La calibrazione dei parametri per la modellizzaizone della fusione quali i gradienti altimetrici di temperatura, i fattori di melting (radiativo e/o termico) e l’albedo è stata condotta con l’utilizzo dei dati meteorologici e le misure ablatometriche. La validazione del modello si è inoltre basata sul confronto tra le misure di radiazione e di ablazione puntuali con quelle simulate a scala di cella; è stato infine proposto un semplice modello di propagazione delle portate in ambiente glaciale che risulta abbastanza coerente con le portate orarie misurate.
MAUGERI, MAURIZIO
SENESE, ANTONELLA
CONFORTOLA, GABRIELE
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
22-apr-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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