Il seguente elaborato di tesi tratta la verifica a fatica di ponti in acciaio temporanei e modulari di tipologia Bailey in adozione all’Arma del Genio Pontieri dell’esercito Italiano, di cui verrà fornita nei seguenti capitoli una accurata descrizione. In particolare l’analisi svolta nel presente elaborato si articola nei seguenti punti. In primo luogo, tra i carichi usati per le verifiche strutturali, si sono scelti quelli che potessero indurre fenomeni di fatica. Infatti, non tutti i carichi hanno un carattere ciclico tale da rendere indicativa un’analisi a fatica. Dai carichi analizzati, si è poi ricavata la variazione di carico che la loro presenza induce rispetto alla configurazione di riposo. In seconda fase, seguendo le indicazioni dell’Eurocodice 3 parte 6, si sono assegnate le categorie di appartenenza dei particolari analizzati. In base alla classificazione si sono potuti quindi ricavare i parametri necessari per calcolare il numero di cicli cui il dato elemento può resistere prima di rompersi. Questi dati sono stati infine utilizzati per stimare la vita residua delle strutture, ed in generale effettuare le verifiche a fatica prescritte dalla normativa europea.
Verifiche a fatica di ponti Bailey
CANAVESI, VALERIO
2011/2012
Abstract
Il seguente elaborato di tesi tratta la verifica a fatica di ponti in acciaio temporanei e modulari di tipologia Bailey in adozione all’Arma del Genio Pontieri dell’esercito Italiano, di cui verrà fornita nei seguenti capitoli una accurata descrizione. In particolare l’analisi svolta nel presente elaborato si articola nei seguenti punti. In primo luogo, tra i carichi usati per le verifiche strutturali, si sono scelti quelli che potessero indurre fenomeni di fatica. Infatti, non tutti i carichi hanno un carattere ciclico tale da rendere indicativa un’analisi a fatica. Dai carichi analizzati, si è poi ricavata la variazione di carico che la loro presenza induce rispetto alla configurazione di riposo. In seconda fase, seguendo le indicazioni dell’Eurocodice 3 parte 6, si sono assegnate le categorie di appartenenza dei particolari analizzati. In base alla classificazione si sono potuti quindi ricavare i parametri necessari per calcolare il numero di cicli cui il dato elemento può resistere prima di rompersi. Questi dati sono stati infine utilizzati per stimare la vita residua delle strutture, ed in generale effettuare le verifiche a fatica prescritte dalla normativa europea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/77501