Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ritiene che i problemi inerenti la finanza pubblica, concernenti la riduzione dello stock di debito pubblico e la relativa spesa per il servizio del debito, possano essere risolti attraverso un processo organico di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, fonte, a condizioni attuali, di costi e non di ricavi. Poiché fino a pochi anni fa, si è ritenuto di percorrere la strada della dismissione tout court, si è voluto approfondire in particolar modo il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare, analizzando non solo il contesto normativo di riferimento, ma anche i diversi strumenti finanziari adottabili e i risultati che si possono ottenere non solo in termini economici ma anche in termini di equità generazionale, allocando le risorse ricavate ad obiettivi strutturali. Altresì, si sono riportate informazioni quanto più puntuali e complete circa la reale consistenza del patrimonio immobiliare pubblico, da cui è emerso che gran parte di esso è di proprietà degli enti locali. Partendo da questo dato di fatto, si sono riportati casi concreti di operazioni pregresse, effettuate tanto dallo Stato quanto dalle Autonomie Locali, e testimonianze dei principali attori coinvolti, quali gestori di fondi immobiliari, amministrazioni locali e l’Agenzia del Demanio. Da ciò è stato possibile individuare le criticità presenti nel processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico immobiliare: lentezza procedurale, molteplicità di attori pubblici coinvolti e conoscenza parziale del patrimonio. Infine, oltre a rimarcare gli aspetti più problematici, si sono forniti ulteriori spunti per eventuali e future ricerche in questo campo. In particolare, ci si è posti la questione se non sia auspicabile un maggior coordinamento dei diversi enti locali, magari a livello regionale, in modo da “sfruttare” a pieno le potenzialità del mattone di Stato.

Valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare italiano : stato dell'arte e prospettive future

SEGALA, MARCO
2011/2012

Abstract

Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ritiene che i problemi inerenti la finanza pubblica, concernenti la riduzione dello stock di debito pubblico e la relativa spesa per il servizio del debito, possano essere risolti attraverso un processo organico di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, fonte, a condizioni attuali, di costi e non di ricavi. Poiché fino a pochi anni fa, si è ritenuto di percorrere la strada della dismissione tout court, si è voluto approfondire in particolar modo il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare, analizzando non solo il contesto normativo di riferimento, ma anche i diversi strumenti finanziari adottabili e i risultati che si possono ottenere non solo in termini economici ma anche in termini di equità generazionale, allocando le risorse ricavate ad obiettivi strutturali. Altresì, si sono riportate informazioni quanto più puntuali e complete circa la reale consistenza del patrimonio immobiliare pubblico, da cui è emerso che gran parte di esso è di proprietà degli enti locali. Partendo da questo dato di fatto, si sono riportati casi concreti di operazioni pregresse, effettuate tanto dallo Stato quanto dalle Autonomie Locali, e testimonianze dei principali attori coinvolti, quali gestori di fondi immobiliari, amministrazioni locali e l’Agenzia del Demanio. Da ciò è stato possibile individuare le criticità presenti nel processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico immobiliare: lentezza procedurale, molteplicità di attori pubblici coinvolti e conoscenza parziale del patrimonio. Infine, oltre a rimarcare gli aspetti più problematici, si sono forniti ulteriori spunti per eventuali e future ricerche in questo campo. In particolare, ci si è posti la questione se non sia auspicabile un maggior coordinamento dei diversi enti locali, magari a livello regionale, in modo da “sfruttare” a pieno le potenzialità del mattone di Stato.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
23-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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