Negli ultimi anni, nei paesi sviluppati, stiamo assistendo ad una evidente tendenza dell’innalzamento della vita media della popolazione; questo fenomeno presenta profili economici e sociali di grande rilievo. In particolare, l’Italia è il Paese dell’Unione Europea con la più alta aspettativa di vita e la situazione nazionale viene raffigurata in termini positivi; tuttavia questo fenomeno desta qualche preoccupazione legata all’aumento della richiesta di servizi sociali connessa all’invecchiamento della popolazione. L’innalzamento dell’età media della popolazione, presenta diverse problematicità, a medio e lungo termine, soprattutto se tale indicatore si accompagna a bassi tassi di crescita demografica. L’invecchiamento della popolazione fa emergere che è necessaria una rete sanitaria in grado di garantire assistenza per tutte quelle patologie legate a questo fenomeno. I problemi maggiori sorgono, ovviamente, per gli anziani che necessitano di assistenza a lungo termine, sia nelle strutture, sia a domicilio. In questo contesto sociale, è importante trovare soluzioni durature e definitive che permettano a queste persone una vita ottimale e degna. L’architettura, in questo scenario, può diventare uno strumento utile e necessario per il potenziamento dell’efficacia della rete assistenziale. Questo progetto di tesi nasce dall’evidenza che l’assistenza riguardante gli anziani, non può essere presa in considerazione solo dal punto di vista sanitario in quanto molto spesso la patologia di un individuo interessa tutta la famiglia e per questo diventa un problema sociale ed economico. Dalle ricerche effettuate, emerge che il Morbo di Alzheimer (A.D. – Alzheimer Disease) è la patologia legata all’invecchiamento che mette più a dura prova il sistema sanitario/assistenziale ed economico. Inoltre, l’A.D. viene chiamata anche “malattia della famiglia” perché è una patologia estremamente gravosa dal punto di vista psicologico, economico e gestionale. L’A.D. mi si presenta come una sfida che ho deciso di accettare. L’architettura avrebbe potuto aiutare i malati e tutto ciò che ruota loro attorno, è necessario scoprire come. L’architettura assume il valore di architettura sociale al suo massimo culmine. Addentrandomi nel mondo della medicina e dei familiari da profana, ho provato a comprendere a fondo quali sono le problematiche che, giornalmente, gli operatori e i cargiver1 si trovano ad affrontare. Una volta chiarito lo scenario entro cui muoversi, è necessario mettere al servizio di queste persone tutto ciò che ho appreso nei miei anni di studio dell’architettura. Le persone affette da Alzheimer hanno bisogno di strutture specifiche in quanto, con l’avanzare della malattia, le capacità cognitive diminuiscono e sorgono problematiche specifiche. L’architettura si presenta come un mezzo attraverso cui migliorare notevolmente l’assistenza dei malati e dei familiari, riuscendo a migliorare lo stile di vita di numerose persone. Il morbo di Alzheimer diventa così lo spunto per riflettere ed esplorare un mondo ancora poco conosciuto per capire come l’architettura può essere più sociale di quanto già lo è.
Rethinking Alzheimer. Nuova concezione dell'abitare per pazienti affetti da demenza senile
LODI, ALICE
2011/2012
Abstract
Negli ultimi anni, nei paesi sviluppati, stiamo assistendo ad una evidente tendenza dell’innalzamento della vita media della popolazione; questo fenomeno presenta profili economici e sociali di grande rilievo. In particolare, l’Italia è il Paese dell’Unione Europea con la più alta aspettativa di vita e la situazione nazionale viene raffigurata in termini positivi; tuttavia questo fenomeno desta qualche preoccupazione legata all’aumento della richiesta di servizi sociali connessa all’invecchiamento della popolazione. L’innalzamento dell’età media della popolazione, presenta diverse problematicità, a medio e lungo termine, soprattutto se tale indicatore si accompagna a bassi tassi di crescita demografica. L’invecchiamento della popolazione fa emergere che è necessaria una rete sanitaria in grado di garantire assistenza per tutte quelle patologie legate a questo fenomeno. I problemi maggiori sorgono, ovviamente, per gli anziani che necessitano di assistenza a lungo termine, sia nelle strutture, sia a domicilio. In questo contesto sociale, è importante trovare soluzioni durature e definitive che permettano a queste persone una vita ottimale e degna. L’architettura, in questo scenario, può diventare uno strumento utile e necessario per il potenziamento dell’efficacia della rete assistenziale. Questo progetto di tesi nasce dall’evidenza che l’assistenza riguardante gli anziani, non può essere presa in considerazione solo dal punto di vista sanitario in quanto molto spesso la patologia di un individuo interessa tutta la famiglia e per questo diventa un problema sociale ed economico. Dalle ricerche effettuate, emerge che il Morbo di Alzheimer (A.D. – Alzheimer Disease) è la patologia legata all’invecchiamento che mette più a dura prova il sistema sanitario/assistenziale ed economico. Inoltre, l’A.D. viene chiamata anche “malattia della famiglia” perché è una patologia estremamente gravosa dal punto di vista psicologico, economico e gestionale. L’A.D. mi si presenta come una sfida che ho deciso di accettare. L’architettura avrebbe potuto aiutare i malati e tutto ciò che ruota loro attorno, è necessario scoprire come. L’architettura assume il valore di architettura sociale al suo massimo culmine. Addentrandomi nel mondo della medicina e dei familiari da profana, ho provato a comprendere a fondo quali sono le problematiche che, giornalmente, gli operatori e i cargiver1 si trovano ad affrontare. Una volta chiarito lo scenario entro cui muoversi, è necessario mettere al servizio di queste persone tutto ciò che ho appreso nei miei anni di studio dell’architettura. Le persone affette da Alzheimer hanno bisogno di strutture specifiche in quanto, con l’avanzare della malattia, le capacità cognitive diminuiscono e sorgono problematiche specifiche. L’architettura si presenta come un mezzo attraverso cui migliorare notevolmente l’assistenza dei malati e dei familiari, riuscendo a migliorare lo stile di vita di numerose persone. Il morbo di Alzheimer diventa così lo spunto per riflettere ed esplorare un mondo ancora poco conosciuto per capire come l’architettura può essere più sociale di quanto già lo è.File | Dimensione | Formato | |
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