Nella quotidianità ci troviamo ad affrontare sempre nuove sfide a livello professionale e a livello medico. Nuove malattie ci affliggono, ed incidenti cambiano per sempre il nostro modo di vivere. Attraverso questa tesi abbiamo cercato di affrontare argomenti che fino ad ora sono stati considerati superficialmente. Il primo è quello delle dipendenze da gioco d’azzardo e tecnologie, legato a tutto quello che è virtuale ed elettronico. Queste dipendenze sono molto più difficili da individuare poiché in molti casi abbiamo queste tecnologie a portata di mano, e quando i familiari si accorgono della dipendenza percependo il disagio, per la maggior parte delle volte è troppo tardi. Il dipendente diventa aggressivo, impossibile da gestire ed in questi casi le famiglie hanno bisogno di un aiuto concreto. In Italia le strutture specialistiche per questo disturbo sono ancora poche e se non curato a fondo, i pazienti, una volta fuori dalla casa di cura, si troverebbero ancora immersi in questa realtà dove gli strumenti antagonisti servono per lavorare e studiare. Un altro tema che abbiamo analizzato, è quello dei motulesi; pazienti che necessitano di cure quotidiane e continue, che i famigliari molto spesso non riescono a soddisfare. Si conosce la disomogeneità quantitativa e qualitativa delle strutture presenti nel nostro territorio: le strutture per l’assistenza non sono sufficienti; anche perché i pazienti vengono assistiti in ospedale solo nella fase acuta e nel momento in cui vengono stabiliti vengono lasciati nelle mani dei parenti che non sono in grado di dar loro l’assistenza sanitaria necessaria. E’ stato necessario studiare gli spazi in modo da creare ambienti in grado di ospitare la terapia riabilitativa e i parenti stessi. Appare evidente come riabilitazione e la prevenzione terziaria giochino un ruolo fondamentale, permettendo in molti casi il recupero della maggior parte delle attività funzionali o in ogni caso migliorando il sistema di vita di queste persone. Abbiamo studiato una serie di terapie all’avanguardia legate al movimento, al colore, all’arte, alla pet therapy per meglio comprendere il percorso da intraprendere nella progettazione di queste strutture.

Dosso del Corso. Una nuova dimensione per la cura e l'assistenza di motulesi e dipendenze neurologiche

WEGMANN, SARA;VANONI, FEDERICA
2011/2012

Abstract

Nella quotidianità ci troviamo ad affrontare sempre nuove sfide a livello professionale e a livello medico. Nuove malattie ci affliggono, ed incidenti cambiano per sempre il nostro modo di vivere. Attraverso questa tesi abbiamo cercato di affrontare argomenti che fino ad ora sono stati considerati superficialmente. Il primo è quello delle dipendenze da gioco d’azzardo e tecnologie, legato a tutto quello che è virtuale ed elettronico. Queste dipendenze sono molto più difficili da individuare poiché in molti casi abbiamo queste tecnologie a portata di mano, e quando i familiari si accorgono della dipendenza percependo il disagio, per la maggior parte delle volte è troppo tardi. Il dipendente diventa aggressivo, impossibile da gestire ed in questi casi le famiglie hanno bisogno di un aiuto concreto. In Italia le strutture specialistiche per questo disturbo sono ancora poche e se non curato a fondo, i pazienti, una volta fuori dalla casa di cura, si troverebbero ancora immersi in questa realtà dove gli strumenti antagonisti servono per lavorare e studiare. Un altro tema che abbiamo analizzato, è quello dei motulesi; pazienti che necessitano di cure quotidiane e continue, che i famigliari molto spesso non riescono a soddisfare. Si conosce la disomogeneità quantitativa e qualitativa delle strutture presenti nel nostro territorio: le strutture per l’assistenza non sono sufficienti; anche perché i pazienti vengono assistiti in ospedale solo nella fase acuta e nel momento in cui vengono stabiliti vengono lasciati nelle mani dei parenti che non sono in grado di dar loro l’assistenza sanitaria necessaria. E’ stato necessario studiare gli spazi in modo da creare ambienti in grado di ospitare la terapia riabilitativa e i parenti stessi. Appare evidente come riabilitazione e la prevenzione terziaria giochino un ruolo fondamentale, permettendo in molti casi il recupero della maggior parte delle attività funzionali o in ogni caso migliorando il sistema di vita di queste persone. Abbiamo studiato una serie di terapie all’avanguardia legate al movimento, al colore, all’arte, alla pet therapy per meglio comprendere il percorso da intraprendere nella progettazione di queste strutture.
BIANCONI, MAURO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80070