L’edilizia in Europa è stata caratterizzata, fino a pochi anni fa, da una forte espansione, soprattutto nel settore residenziale, che rappresenta ad oggi il 70% del parco immobiliare totale. La maggior parte dei fabbricati residenziali sono stati realizzati tra il 1946 ed il 1970 ; questo dato è importante in quanto nell’immediato dopoguerra, l’edilizia prevedeva tempistiche e metodologie di costruzione atte solo a soddisfare la grande richiesta di alloggi, a discapito quindi della qualità prestazionale dei manufatti edilizi stessi,soprattutto dal punto di vista energetico. Infatti le basse prestazioni energetiche di questi fabbricati sono ad oggi responsabili del 40% circa del consumo di energia finale nell’UE, e della stessa quota parte di emissioni dannose in atmosfera. Gli ingenti consumi energetici e le relative emissioni dannose vanno ad inserirsi in un quadro più ampio di impatti ambientali che caratterizzano questo settore. Si è quindi reso necessario un approccio sostenibile per portare avanti lo sviluppo e la costruzione di edifici sempre più attenti alle politiche di salvaguardia ambientale, ma soprattutto per realizzare abitazioni, scuole, edifici commerciali che siano davvero uno strumento per vivere sani e lavorare meglio. Per ottenere questi obiettivi non è sufficiente che le pubbliche amministrazioni introducano delle leggi o dei regolamenti più stringenti; è auspicabile stimolare l’adozione, da parte del mercato, di alcuni strumenti in grado di guidare il settore edilizio verso scelte più consapevoli dal punto di vista ambientale. Una possibile soluzione si esplica attraverso l’adozione volontaria, da parte dei soggetti che prendono parte alla filiera di realizzazione dell’opera edilizia, di uno dei possibili sistemi di certificazione che negli ultimi anni sono nati a livello internazionale e nazionale, tra cui il Sistema LEED ed il Protocollo ITACA. L’interesse per le certificazioni ambientali è esploso nel recente passato, e in brevissimo tempo per molte tipologie di intervento e per differenti target di clientela è diventato un valore irrinunciabile. La mutata sensibilità per l’ambiente unita alla necessità di offrire prodotti, anche nell’edilizia, sempre migliori, capaci di distinguersi rispetto all’offerta diffusa, sono probabilmente le due principali ragioni di questo successo. Questi nuovi sistemi di certificazione, considerano non solo le prestazioni energetiche dell’edificio, ma anche gli altri aspetti legati ad esempio alla qualità dei materiali da costruzione, al consumo delle risorse, ai trasporti, all’interazione con l’ambiente circostante; insomma tutti quegli elementi che messi a sistema consentono di effettuare una valutazione più completa e più compatibile con il concetto di “edilizia sostenibile”. La certificazione ambientale estende quindi il concetto di certificazione a tutti gli aspetti del fabbricato, non solo quello energetico; ciò comporta un aumento della complessità d’applicazione dovuto principalmente alla molteplicità di criteri ambientali da implementare. Il lavoro svolto è articolato in tre fasi distinte; la prima riguardante l’analisi dei principali sistemi di valutazione della sostenibilità ambientale, con occhio di riguardo allo scenario italiano, come il recente accordo Itaca-Uni, la seconda presenta la ristrutturazione di una villetta unifamiliare nel centro storico di Carpenedolo, progettata dallo Studio Tecnico dell’architetto Alessandro Roveri, che è attualmente in fase di costruzione, mentre la terza ed ultima parteriporta l’implementazione dei sistemi di certificazione applicati all’edificio di riferimento, più precisamente alla definizione ed utilizzo di un foglio di calcolo innovativo sia dal punto di vista della progettazione, che della valutazione dell’impatto ambientale e ciclo di vita dell’edificio. Nel primo capitolo è stata realizzata una breve panoramica della situazione edilizia nell’Unione Europea e in Italia, passando successivamente alla descrizione degli impatti e degli aspetti ambientali gravanti su tal settore. Nel secondo capitolo sono affrontate le tematiche inerenti la sostenibilità ambientale nel settore edile, il processo di nascita degli strumenti di studio, valutazione e certificazione della sostenibilità ambientale, nonché il quadro normativo e lo scenario italiano entro il quale questi strumenti si inseriscono.Il terzo capitolo descrive in modo particolareggiato il Sistema LEED, la certificazione CENED, il Protocollo ITACA. Nel quartocapitolo è riportata la sintesi dei risultati ottenuti durante il periodo di collaborazione con lo Studio Tecnico Alessandro Roveri, Solferino (MN). Nel quinto capitolo si sono analizzati i dati elaborati dal sistema di calcolo messo a punto dall’architetto Antonio Martinez, professore dell’Università di Siviglia (ESP).

Metodi di valutazione energetico-ambientale in edilizia : strumenti di calcolo, scelte progettuali e caso studio

BARDHI, LULI
2011/2012

Abstract

L’edilizia in Europa è stata caratterizzata, fino a pochi anni fa, da una forte espansione, soprattutto nel settore residenziale, che rappresenta ad oggi il 70% del parco immobiliare totale. La maggior parte dei fabbricati residenziali sono stati realizzati tra il 1946 ed il 1970 ; questo dato è importante in quanto nell’immediato dopoguerra, l’edilizia prevedeva tempistiche e metodologie di costruzione atte solo a soddisfare la grande richiesta di alloggi, a discapito quindi della qualità prestazionale dei manufatti edilizi stessi,soprattutto dal punto di vista energetico. Infatti le basse prestazioni energetiche di questi fabbricati sono ad oggi responsabili del 40% circa del consumo di energia finale nell’UE, e della stessa quota parte di emissioni dannose in atmosfera. Gli ingenti consumi energetici e le relative emissioni dannose vanno ad inserirsi in un quadro più ampio di impatti ambientali che caratterizzano questo settore. Si è quindi reso necessario un approccio sostenibile per portare avanti lo sviluppo e la costruzione di edifici sempre più attenti alle politiche di salvaguardia ambientale, ma soprattutto per realizzare abitazioni, scuole, edifici commerciali che siano davvero uno strumento per vivere sani e lavorare meglio. Per ottenere questi obiettivi non è sufficiente che le pubbliche amministrazioni introducano delle leggi o dei regolamenti più stringenti; è auspicabile stimolare l’adozione, da parte del mercato, di alcuni strumenti in grado di guidare il settore edilizio verso scelte più consapevoli dal punto di vista ambientale. Una possibile soluzione si esplica attraverso l’adozione volontaria, da parte dei soggetti che prendono parte alla filiera di realizzazione dell’opera edilizia, di uno dei possibili sistemi di certificazione che negli ultimi anni sono nati a livello internazionale e nazionale, tra cui il Sistema LEED ed il Protocollo ITACA. L’interesse per le certificazioni ambientali è esploso nel recente passato, e in brevissimo tempo per molte tipologie di intervento e per differenti target di clientela è diventato un valore irrinunciabile. La mutata sensibilità per l’ambiente unita alla necessità di offrire prodotti, anche nell’edilizia, sempre migliori, capaci di distinguersi rispetto all’offerta diffusa, sono probabilmente le due principali ragioni di questo successo. Questi nuovi sistemi di certificazione, considerano non solo le prestazioni energetiche dell’edificio, ma anche gli altri aspetti legati ad esempio alla qualità dei materiali da costruzione, al consumo delle risorse, ai trasporti, all’interazione con l’ambiente circostante; insomma tutti quegli elementi che messi a sistema consentono di effettuare una valutazione più completa e più compatibile con il concetto di “edilizia sostenibile”. La certificazione ambientale estende quindi il concetto di certificazione a tutti gli aspetti del fabbricato, non solo quello energetico; ciò comporta un aumento della complessità d’applicazione dovuto principalmente alla molteplicità di criteri ambientali da implementare. Il lavoro svolto è articolato in tre fasi distinte; la prima riguardante l’analisi dei principali sistemi di valutazione della sostenibilità ambientale, con occhio di riguardo allo scenario italiano, come il recente accordo Itaca-Uni, la seconda presenta la ristrutturazione di una villetta unifamiliare nel centro storico di Carpenedolo, progettata dallo Studio Tecnico dell’architetto Alessandro Roveri, che è attualmente in fase di costruzione, mentre la terza ed ultima parteriporta l’implementazione dei sistemi di certificazione applicati all’edificio di riferimento, più precisamente alla definizione ed utilizzo di un foglio di calcolo innovativo sia dal punto di vista della progettazione, che della valutazione dell’impatto ambientale e ciclo di vita dell’edificio. Nel primo capitolo è stata realizzata una breve panoramica della situazione edilizia nell’Unione Europea e in Italia, passando successivamente alla descrizione degli impatti e degli aspetti ambientali gravanti su tal settore. Nel secondo capitolo sono affrontate le tematiche inerenti la sostenibilità ambientale nel settore edile, il processo di nascita degli strumenti di studio, valutazione e certificazione della sostenibilità ambientale, nonché il quadro normativo e lo scenario italiano entro il quale questi strumenti si inseriscono.Il terzo capitolo descrive in modo particolareggiato il Sistema LEED, la certificazione CENED, il Protocollo ITACA. Nel quartocapitolo è riportata la sintesi dei risultati ottenuti durante il periodo di collaborazione con lo Studio Tecnico Alessandro Roveri, Solferino (MN). Nel quinto capitolo si sono analizzati i dati elaborati dal sistema di calcolo messo a punto dall’architetto Antonio Martinez, professore dell’Università di Siviglia (ESP).
ROVERI, ALESSANDRO
GARCIA MARTINEZ, ANTONIO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Luli Bardhi.pdf

solo utenti autorizzati dal 09/04/2014

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 7.47 MB
Formato Adobe PDF
7.47 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80090