Questo scritto si propone di indagare il rapporto che si instaura tra la progettazione architettonica degli spazi dedicati all’infanzia e lo sviluppo cognitivo e caratteriale degli utenti finali. La trattazione della tematica si articola attraverso lo studio del percorso storico che ha portato alla creazione degli asili e dei servizi all’infanzia negli stati moderni: dalle esperienze pioneristiche dei giardini di infanzia, alle proposte dell’architettura italiana razionalista, che hanno costituito un passaggio fondamentale per arrivare ai dibattiti inerenti alla condizione della scuola, alle esigenze italiane e alle soluzioni oggetto della Triennale XII del 1960. Lo studio continua attraverso un percorso storico sull’evoluzione pedagogica; nel secondo capitolo, sono trattate le diverse correnti che hanno prodotto le grandi teorie pedagogiche a cui si appoggiano i maggiori metodi scolastici. L’analisi del contesto socio-culturare in cui si sviluppano tali modelli pedagogici aiuta a comprenderne meglio le finalità ed i relativi sviluppi. Nel terzo capitolo, l’attenzione è rivolta alla traduzione spaziale dei modelli pedagogici enucleati attraverso la presentazione di casi studio: ciò che si vuole evidenziare sono le differenze tipologiche, diretta conseguenza delle impostazioni metodologiche differenti per ogni teoria pedagogica. L’analisi della relazione tra modelli pedagogici e spazi architettonici continua attraverso considerazioni di ordine fisico quali lo studio dello sviluppo psico-fisico del bambino, la relazione tra il fattore luminoso e la qualità dell’apprendimento ed il rapporto con l’ambiente naturale e costruito. L’attenzione a questi aspetti è stata il presupposto per sensibilizzare quei progettisti che hanno proposto soluzioni definite “scuole verdi”: nel quarto capitolo vengono analizzati i contesti e le differenti motivazioni che hanno spinto le società, in momenti storici diversi, a giungere a soluzioni conosciute come scuole all’aperto. Lo scritto si conclude con una panoramica della situazione attuale italiana, prendendo in considerazione tendenze architettoniche e nuove tipologie di servizi proposti nell’ambito dell’educazione prescolare.
L'architettura nell'infanzia : studio dell'interazione tra modelli pedagogici e progettazione degli spazi
COLOMBO, ELISABETTA
2011/2012
Abstract
Questo scritto si propone di indagare il rapporto che si instaura tra la progettazione architettonica degli spazi dedicati all’infanzia e lo sviluppo cognitivo e caratteriale degli utenti finali. La trattazione della tematica si articola attraverso lo studio del percorso storico che ha portato alla creazione degli asili e dei servizi all’infanzia negli stati moderni: dalle esperienze pioneristiche dei giardini di infanzia, alle proposte dell’architettura italiana razionalista, che hanno costituito un passaggio fondamentale per arrivare ai dibattiti inerenti alla condizione della scuola, alle esigenze italiane e alle soluzioni oggetto della Triennale XII del 1960. Lo studio continua attraverso un percorso storico sull’evoluzione pedagogica; nel secondo capitolo, sono trattate le diverse correnti che hanno prodotto le grandi teorie pedagogiche a cui si appoggiano i maggiori metodi scolastici. L’analisi del contesto socio-culturare in cui si sviluppano tali modelli pedagogici aiuta a comprenderne meglio le finalità ed i relativi sviluppi. Nel terzo capitolo, l’attenzione è rivolta alla traduzione spaziale dei modelli pedagogici enucleati attraverso la presentazione di casi studio: ciò che si vuole evidenziare sono le differenze tipologiche, diretta conseguenza delle impostazioni metodologiche differenti per ogni teoria pedagogica. L’analisi della relazione tra modelli pedagogici e spazi architettonici continua attraverso considerazioni di ordine fisico quali lo studio dello sviluppo psico-fisico del bambino, la relazione tra il fattore luminoso e la qualità dell’apprendimento ed il rapporto con l’ambiente naturale e costruito. L’attenzione a questi aspetti è stata il presupposto per sensibilizzare quei progettisti che hanno proposto soluzioni definite “scuole verdi”: nel quarto capitolo vengono analizzati i contesti e le differenti motivazioni che hanno spinto le società, in momenti storici diversi, a giungere a soluzioni conosciute come scuole all’aperto. Lo scritto si conclude con una panoramica della situazione attuale italiana, prendendo in considerazione tendenze architettoniche e nuove tipologie di servizi proposti nell’ambito dell’educazione prescolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/80110