Nelle ere del parametrismo e delle nuove filosofie architettoniche l’impiego delle digital tools, traslatando le bi- e tri-dimensionalità grafitiche sullo schermo di un computer, ha contribuito al cambiamento della concezione architettonica, della sua immagine e del rapporto spazio-temporale. La digitalizzazione e la multimedialità hanno decontestualizzato il manufatto architettonico e al contempo l'hanno trasposto in una nuova realtà, virtuale, in cui la percezione visiva e quella sensoriale giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione dell'idea artistica. Lo studio dell’arte e dell’architettura cinetica altro non è che lo strumento per la creazione di esperienze spaziali e sensoriali, pensate e realizzate per essere viste e guardate, attraversate e vissute, nel raggiungimento di una dimensione a-temporale capace di esplorare le potenzialità e la profondità dell’immagine-soggetto, superandone però la struttura fisica, in cui l’individuo fruitore dell'esperienza cinematica passa da essere semplice spettatore a componente attiva e fondamentale nella creazione artistica
Artchitettura cinematica. Sondaggi su movimento e percezione
D'ANDREA, SERENA
2011/2012
Abstract
Nelle ere del parametrismo e delle nuove filosofie architettoniche l’impiego delle digital tools, traslatando le bi- e tri-dimensionalità grafitiche sullo schermo di un computer, ha contribuito al cambiamento della concezione architettonica, della sua immagine e del rapporto spazio-temporale. La digitalizzazione e la multimedialità hanno decontestualizzato il manufatto architettonico e al contempo l'hanno trasposto in una nuova realtà, virtuale, in cui la percezione visiva e quella sensoriale giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione dell'idea artistica. Lo studio dell’arte e dell’architettura cinetica altro non è che lo strumento per la creazione di esperienze spaziali e sensoriali, pensate e realizzate per essere viste e guardate, attraversate e vissute, nel raggiungimento di una dimensione a-temporale capace di esplorare le potenzialità e la profondità dell’immagine-soggetto, superandone però la struttura fisica, in cui l’individuo fruitore dell'esperienza cinematica passa da essere semplice spettatore a componente attiva e fondamentale nella creazione artisticaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/80163