Paesaggio nord-ovest : centro studi e sistema degli spazi aperti nel margine ovest di Milano

The apparent absence of rules that characterizes the development outside of the city center consolidation, generates new types of landscapes of uncertain configuration: the complex relationship between city and countryside, plenty of space "is" the proliferation of urban appendices in doubt, use, show a low or no quality of the project of urban expansion. In this scenario, the growth of what is called the Generic City, is along the "auction" of "network" infrastructure, whose "nodes" serve as centers of accumulation. The fundamental elements of this phenomenon have rules, the chief of which is the function: the road is aimed at connecting two points and his language expression is generally only technology that generates it. The project was presented as the central forum for the relationship between architecture, infrastructure and landscape themes that characterize some of the main ideas of modern and contemporary debate, in part because of the uncertain results obtained from the point of view of architectural projects that offer an interpretation . The project is compared with the scope of the outskirts of Milan and in particular with the environment via Novara, an area that is a hypothetical "intersection" of three parks: The Forest in the City, The Park Trenno and The Cave Park the attempt is to bring together these three parks today is highly disconnected from the presence of the route of the Via Novara. The area in question has also lucky enough to be inside the circuit greatest "Waterways" presented for the Expo 2015, with particular reference to one of the three actions set itself from the project: reconnection of green areas and agricultural West Milan, linking South Milan Agricultural Park and Groane Park. The channel of the Waterway is supported by a pedestrian and cycle route which gives attauzione expected to upgrade the network of soft mobility contained in the Regional Territorial Plan Area Navigli and arises in connection with the previsoni and potential enhancement system of green areas and agricultural areas of the South Milan Agricultural Park and municipalities West Milanese. A green ridge between town and country, between environment and culture. Continuous system and organic enriched by the variety and the different connotations of local situations. Areas and open spaces are all different, with different extension and characterization, but complementary and can offer a wide range of opportunities for enjoyment and relationship with the themes of Expo 2015 and the territory. The research center on the landscape, which is the central theme architectural, has as its purpose and thus the driving of the infrastructure, in order to generate a spatial continuity between the three areas environmental disconnected. The work then puts in scene a specific relationship between architecture and infrastructure in place to guide the design of open spaces, the built elements and connections. The infrastructure is not denied but integrated into the overall design of spatial reorganization. In this way, the project offers his own interpretation of the question and be open creation in the urban fringe areas, often located in remote areas, generated by the system infrastructure

L’apparente assenza di regole che caratterizza lo sviluppo al di fuori del centro urbano consolidato, genera nuovi tipi di paesaggi di incerta configurazione: la complessa relazione tra città e campagna, l’abbondanza di spazi di “risulta”, il proliferare di appendici urbane di dubbio utilizzo , denotano una bassa o assente qualità del progetto di espansione urbana. In questo scenario la crescita di quella che viene definita Città Generica, avviene lungo le “aste” di “reti” infrastrutturali, i cui “nodi” fungono da luoghi di accumulazione. Gli elementi portanti di questo fenomeno possiedono delle regole, la principale delle quali è la funzione: la strada ha come obiettivo la connessione di due punti e il suo linguaggio è generalmente espressione solo della tecnologia che la genera. Il progetto presentato ha come istanza centrale il rapporto tra architettura, infrastruttura e paesaggio,tematiche che caratterizzano alcune delle principali riflessioni del dibattito moderno e contemporaneo, anche a causa dei risultati incerti ottenuti dal punto di vista dei progetti di architettura che ne offrono un'interpretazione. Il progetto si confronta con l'ambito della periferia di Milano ed in particolare con il contesto di via Novara, un’area che costituisce un ipotetico “incrocio” di tre parchi: Il Bosco in Città, Il parco di Trenno e Il Parco delle Cave; il tentativo è quello di far incontrare questi tre parchi oggi fortemente disconnessi dalla presenza del tracciato di Via Novara. L’area in questione ha inoltre la fortuna di trovarsi all’interno del circuito più grande “Le vie d’acqua” presentato per l’Expo 2015 con particolare riferimento ad una delle tre azioni prefisse dal progetto : riconnessione delle aree a verde e agricole dell’ovest milanese, collegando tra loro Parco Agricolo Sud Milano e Parco delle Groane. Il canale della Via d’acqua è affiancato da un percorso ciclo-pedonale che dà attauzione alle previsioni di potenziamento della rete della mobilità dolce contenute nel Piano Territoriale Regionale d’Area dei Navigli e si pone in relazione con le previsoni e le potenzialità di valorizzazione del sistema delle aree verdi e delle aree agricole del Parco agricolo Sud Milano e dei comuni dell’Ovest Milanese. Una dorsale verde tra città e campagna, tra ambiente e cultura. Un sistema continuo e organico che si arricchisce attraverso la varietà e la diversa connotazione delle situazioni locali. Aree e spazi aperti tutti diversi, di differente estensione e caratterizzazione, ma complementari ed in grado di offrire un ampio ventaglio di opportunità di fruizione e di relazione con i temi di Expo 2015 e del territorio. Il centro di ricerche sul paesaggio, che costituisce il tema architettonico centrale, ha come scopo quindi l’attraversamento dell’infrastruttura, al fine di generare una continuità spaziale tra i tre ambiti ambientali disconnessi. Il lavoro svolto mette quindi in scena uno specifico rapporto tra architettura ed infrastruttura in grado di orientare il disegno degli spazi aperti, degli elementi costruiti e delle connessioni. L’infrastruttura non viene negata ma integrata nel disegno complessivo di riorganizzazione spaziale. In questo modo il progetto offre la propria interpretazione della questione fortemente aperta della creazione di aree marginali nel tessuto urbano, spesso collocate in zone periferiche, generate dal sistema dell'infrastruttura