Lo scavo come occasione di rigenerazione. Progetto di un sistema di spazi pubblici a San Cristoforo

Il progetto di tesi affronta la rigenerazione del nodo infrastrutturale milanese di San Cristoforo. L’area, a Ovest rispetto al centro cittadino, è compresa tra Viale Giambellino, all’altezza di Piazza Tirana e il Parco Agricolo Sud. Il tratto in oggetto coinvolge una serie di spazi ricchi di potenzialità ma caratterizzati da problemi di accessibilità, scarsa qualità urbana e mancata integrazione tra le parti, risultando frammentato. Nel tentativo di mettere in rete gli spazi interessati si sfrutta l’occasione offerta dalla realizzazione della linea metropolitana che determinerà un importante nodo di scambio. In questo ambito lo scavo costituirà il tramite attraverso cui rideterminare i rapporti tra gli spazi, creando nuove relazioni. Il progetto si imposta secondo un principio di longitudinalità e trasversalità rispetto alla rete infrastrutturale che coinvolge l’area di intervento. Si prefigura un nuovo livello di collegamento posto tra la quota urbana e quella metropolitana, che permette di attraversare lo spazio aperto e realizzare un insieme di spazi pubblici su più livelli. L’ipotesi di progetto prevede un’articolazione di luoghi che permette di collegare Piazza Tirana e il Parco Agricolo Sud attraverso il coinvolgimento degli ambiti oggetto di rigenerazione. Tale intervento consente di ridisegnare la fisionomia di Piazza Tirana, rimodellandola tra la quota urbana e il livello definito dalla nuova stazione ipogea. Essa si configura come nodo intermodale, favorendo l’interscambio tra auto, trasporto su ferro interregionale e metropolitano e mobilità lenta. Il sistema è completato dal nuovo parco urbano ricavato dall’area dell’ex scalo di San Cristoforo, basato sulla semplice riorganizzazione delle tracce esistenti. Nel percorso di attraversamento è inserita anche un’area destinata a mercato a km zero per la vendita dei prodotti degli agricoltori e allevatori del Parco Agricolo sud. Il progetto si prefigura come un nodo propulsore in grado di rigenerare spazi marginali, offrendo una soluzione capace di recepire gli indirizzi offerti dalle previsioni strategiche e di impostare un principio generativo in grado di aprire a nuove logiche di sviluppo.