Il paesaggio agrario rappresenta un sistema derivante dalla interazione di fattori ambientali (geomorfologia, suolo, clima) e fattori antropici (cultura del luogo, tradizioni, storia), la presenza irrompente degli assi della viabilità, lo sfruttamento del suolo e delle risorse rischiano di frammentare un luogo dalla forte identità negando le matrici costitutive del territorio. La viticoltura è elemento caratterizzante del paesaggio agrario di molte regioni italiane e rappresenta una delle coltivazioni più fortemente legate alla storia e cultura dei luoghi per questo motivo si è posta attenzione al riconoscimento e all’analisi di paesaggi viticoli cercando di riconoscere i segni che tale attività ha lasciato sul territorio. Dopo un’attenta analisi ricognitiva e conoscitiva del territorio nella sua componente storico paesaggistica si sono individuati tre percorsi a mobilità lenta che ricalcano i tracciati viabilistici storici e a valenza paesistica con lo scopo della loro valorizzazione cercando altresì di creare un sistema integrato con la rete ferroviaria al fine di aprirsi verso nuovi bacini d’utenza a più ampio spettro. I percorsi si integrano e valorizzano oltre agli aspetti legati ai paesaggi e alla produzione vitivinicola anche tutti i contesti di rilevanza ambientale al fine di valorizzare la percezione del paesaggio agrario. Si declina il paesaggio agrario vitivinicolo come la chiave per la rivalutazione e per la salvaguardia del territorio nonchè come fil rouge che permette di creare un sistema culturale integrato all’interno del territorio per la riscoperta dei capisaldi che hanno determinato nel corso dei secoli la creazione dell’identità del luogo, in un’ottica di frammistione e cooperazione tra economia, cultura e paesaggio. Lungo i percorsi si innestano delle micro architetture con lo scopo di rendere gli itinerari maggiormente fruibili e con l’obiettivo talvolta di creare aree per la sosta e per la contemplazione del paesaggio.
Valorizzazione del paesaggio agrario vitivinicolo. Percorsi a viabilità lenta in Franciacorta
BONICELLI, ILARIA
2011/2012
Abstract
Il paesaggio agrario rappresenta un sistema derivante dalla interazione di fattori ambientali (geomorfologia, suolo, clima) e fattori antropici (cultura del luogo, tradizioni, storia), la presenza irrompente degli assi della viabilità, lo sfruttamento del suolo e delle risorse rischiano di frammentare un luogo dalla forte identità negando le matrici costitutive del territorio. La viticoltura è elemento caratterizzante del paesaggio agrario di molte regioni italiane e rappresenta una delle coltivazioni più fortemente legate alla storia e cultura dei luoghi per questo motivo si è posta attenzione al riconoscimento e all’analisi di paesaggi viticoli cercando di riconoscere i segni che tale attività ha lasciato sul territorio. Dopo un’attenta analisi ricognitiva e conoscitiva del territorio nella sua componente storico paesaggistica si sono individuati tre percorsi a mobilità lenta che ricalcano i tracciati viabilistici storici e a valenza paesistica con lo scopo della loro valorizzazione cercando altresì di creare un sistema integrato con la rete ferroviaria al fine di aprirsi verso nuovi bacini d’utenza a più ampio spettro. I percorsi si integrano e valorizzano oltre agli aspetti legati ai paesaggi e alla produzione vitivinicola anche tutti i contesti di rilevanza ambientale al fine di valorizzare la percezione del paesaggio agrario. Si declina il paesaggio agrario vitivinicolo come la chiave per la rivalutazione e per la salvaguardia del territorio nonchè come fil rouge che permette di creare un sistema culturale integrato all’interno del territorio per la riscoperta dei capisaldi che hanno determinato nel corso dei secoli la creazione dell’identità del luogo, in un’ottica di frammistione e cooperazione tra economia, cultura e paesaggio. Lungo i percorsi si innestano delle micro architetture con lo scopo di rendere gli itinerari maggiormente fruibili e con l’obiettivo talvolta di creare aree per la sosta e per la contemplazione del paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/80212