The project of infrastructures has gained great importance in the contemporary architectural debate and it has become the focus of many projects. The thesis explores this theme in relation to the regeneration and reuse of abandoned spaces resultant from infrastructures: the residual fragments of the urban fabric in the contemporary diffused city are seen as potential new public open spaces, possible material of the project which can bring new quality and structuring to the urban landscape. A definition of the general theoretical framework of the disciplinary discussion on the theme of infrastructures, of their deep impact on the territories that they pass through and of the role of the architects in this complexity, as well as a reflection on the theme of the residual spaces is followed by an investigation on the importance of these spaces as material of the project and as possible answer to the crisis of the public open space, which has its roots in the Modern Movement and in its later misinterpretations, due to a lack of strategic awareness in the treatment of the open space. The residual spaces of infrastructures represent great opportunities for the design of the public open urban space and they suggest new strategies in order to deal with the complexities and challenges of the contemporary urban condition and to re-compose the fragments of the urban landscape in a new meaningful figure. One of these strategies can be the colonization of the interstitial spaces of the infrastructure, such as the spaces underneath a viaduct, which usually attract informal activities and can be reused and enriched through new functions, transforming them in new public open spaces. The project develops from this considerations and it is the design of a new public urban precinct in Gallarate, in a context deeply affected by the presence of infrastructures. The project’s aim is to reconnect these infrastructures, to re-compose and re-qualify the area through the urban figure of the precinct, to give new meaning to the abandoned and residual spaces of the infrastructure tying them together in an overall system of spaces with architectural quality.

Il progetto di infrastrutture ha assunto sempre maggiore importanza nel dibattito architettonico contemporaneo ed è diventato il tema centrale di molti progetti. La tesi sviluppa il tema concentrandosi sulla problematica della rigenerazione e del riuso di spazi abbandonati e residuali collaterali alle infrastrutture: queste aree labili che gravitano attorno alle infrastrutture e ai loro tracciati vengono intese come elementi di grande potenzialità che possono diventare materiale del progetto ed essere trasformati nei nuovi spazi aperti pubblici della città contemporanea, in grado di dare qualità e struttura al frammentato paesaggio urbano. Il primo passo è stato delineare il quadro teorico di riferimento del dibattito disciplinare sul tema delle infrastrutture, sul loro impatto sui territori che attraversano, sul ruolo che l’architetto assume in questo contesto nel cercare di governare questa complessità e sul tema degli spazi residuali come possibile materia del progetto. A seguire una riflessione è stata fatta sul tema del disegno dello spazio aperto e sulla potenzialità di queste aree labili e degli spazi residuali di fornire una risposta alla sua crisi. Le origini di questa crisi vanno individuate nello scollamento tra la figura dello spazio aperto e dello spazio pubblico avvenuta con il Movimento Moderno e con le sue successive interpretazioni, una crisi dovuta alla mancanza di consapevolezza strategica nel trattamento dello spazio aperto. Gli spazi residuali collaterali alle infrastrutture rappresentano un’importante opportunità per il disegno di nuovi spazi pubblici e possono contribuire allo sviluppo di nuove strategie progettuali che siano in grado di affrontare la complessità e le sfide poste dalla realtà urbana contemporanea e che abbiano come obiettivo la ricomposizione dei frammenti sconnessi del paesaggio urbano in un’unica figura di senso compiuto. Una delle strategie possibili può essere la colonizzazione degli spazi interstiziali dell’infrastruttura, per esempio degli spazi al di sotto di viadotti, non-luoghi che in genere attraggono attività informali e spontanee di vario tipo e che hanno la potenzialità di essere trasformati in nuovi spazi pubblici attraverso il loro riuso e l’adozione di nuove funzioni. Il progetto prende il via da tutte queste riflessioni e consiste nel disegno di un nuovo recinto urbano di spazi pubblici nella città di Gallarate, in un contesto urbano fortemente influenzato dalla presenza di infrastrutture (la strada del Sempione e la linea ferroviaria sono le due principali). Il progetto si pone l’obiettivo di ricucire insieme queste infrastrutture, di ricomporre e riqualificare l’area di trasformazione attraverso la figura del recinto e di dare nuovo significato alle aree abbandonate e agli spazi residuali collaterali alle infrastrutture riconnettendoli in un unico sistema di spazi che abbiano qualità architettonica.

A new public urban precinct in Gallarate : regeneration of the abandoned and residual spaces of the infrastructures

CHIAPEDI, LAURA
2011/2012

Abstract

The project of infrastructures has gained great importance in the contemporary architectural debate and it has become the focus of many projects. The thesis explores this theme in relation to the regeneration and reuse of abandoned spaces resultant from infrastructures: the residual fragments of the urban fabric in the contemporary diffused city are seen as potential new public open spaces, possible material of the project which can bring new quality and structuring to the urban landscape. A definition of the general theoretical framework of the disciplinary discussion on the theme of infrastructures, of their deep impact on the territories that they pass through and of the role of the architects in this complexity, as well as a reflection on the theme of the residual spaces is followed by an investigation on the importance of these spaces as material of the project and as possible answer to the crisis of the public open space, which has its roots in the Modern Movement and in its later misinterpretations, due to a lack of strategic awareness in the treatment of the open space. The residual spaces of infrastructures represent great opportunities for the design of the public open urban space and they suggest new strategies in order to deal with the complexities and challenges of the contemporary urban condition and to re-compose the fragments of the urban landscape in a new meaningful figure. One of these strategies can be the colonization of the interstitial spaces of the infrastructure, such as the spaces underneath a viaduct, which usually attract informal activities and can be reused and enriched through new functions, transforming them in new public open spaces. The project develops from this considerations and it is the design of a new public urban precinct in Gallarate, in a context deeply affected by the presence of infrastructures. The project’s aim is to reconnect these infrastructures, to re-compose and re-qualify the area through the urban figure of the precinct, to give new meaning to the abandoned and residual spaces of the infrastructure tying them together in an overall system of spaces with architectural quality.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-apr-2013
2011/2012
Il progetto di infrastrutture ha assunto sempre maggiore importanza nel dibattito architettonico contemporaneo ed è diventato il tema centrale di molti progetti. La tesi sviluppa il tema concentrandosi sulla problematica della rigenerazione e del riuso di spazi abbandonati e residuali collaterali alle infrastrutture: queste aree labili che gravitano attorno alle infrastrutture e ai loro tracciati vengono intese come elementi di grande potenzialità che possono diventare materiale del progetto ed essere trasformati nei nuovi spazi aperti pubblici della città contemporanea, in grado di dare qualità e struttura al frammentato paesaggio urbano. Il primo passo è stato delineare il quadro teorico di riferimento del dibattito disciplinare sul tema delle infrastrutture, sul loro impatto sui territori che attraversano, sul ruolo che l’architetto assume in questo contesto nel cercare di governare questa complessità e sul tema degli spazi residuali come possibile materia del progetto. A seguire una riflessione è stata fatta sul tema del disegno dello spazio aperto e sulla potenzialità di queste aree labili e degli spazi residuali di fornire una risposta alla sua crisi. Le origini di questa crisi vanno individuate nello scollamento tra la figura dello spazio aperto e dello spazio pubblico avvenuta con il Movimento Moderno e con le sue successive interpretazioni, una crisi dovuta alla mancanza di consapevolezza strategica nel trattamento dello spazio aperto. Gli spazi residuali collaterali alle infrastrutture rappresentano un’importante opportunità per il disegno di nuovi spazi pubblici e possono contribuire allo sviluppo di nuove strategie progettuali che siano in grado di affrontare la complessità e le sfide poste dalla realtà urbana contemporanea e che abbiano come obiettivo la ricomposizione dei frammenti sconnessi del paesaggio urbano in un’unica figura di senso compiuto. Una delle strategie possibili può essere la colonizzazione degli spazi interstiziali dell’infrastruttura, per esempio degli spazi al di sotto di viadotti, non-luoghi che in genere attraggono attività informali e spontanee di vario tipo e che hanno la potenzialità di essere trasformati in nuovi spazi pubblici attraverso il loro riuso e l’adozione di nuove funzioni. Il progetto prende il via da tutte queste riflessioni e consiste nel disegno di un nuovo recinto urbano di spazi pubblici nella città di Gallarate, in un contesto urbano fortemente influenzato dalla presenza di infrastrutture (la strada del Sempione e la linea ferroviaria sono le due principali). Il progetto si pone l’obiettivo di ricucire insieme queste infrastrutture, di ricomporre e riqualificare l’area di trasformazione attraverso la figura del recinto e di dare nuovo significato alle aree abbandonate e agli spazi residuali collaterali alle infrastrutture riconnettendoli in un unico sistema di spazi che abbiano qualità architettonica.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80222