La relazione tra le forme insediative e la rete del trasporto è da sempre una questione centrale nell’agenda dei decisori pubblici. In particolare negli ultimi anni sono risultati evidenti gli effetti prodotti da un modello di sviluppo estensivo che sottrae suoli all’agricoltura per destinarli alla costruzione di nuovi edifici ed infrastrutture. Fenomeni analoghi sono stati riscontrati anche nella regione urbana milanese, dove alcuni territori - in particolare il sud-ovest milanese - sono stati interessati da una crescita insediativa, a carattere prevalentemente residenziale, che ha determinato l’insediamento di nuova popolazione, attratta da fattori quali la disponibilità di suolo, la qualità ambientale, e i minori costi di acquisto degli immobili. Questo processo ha incrementato non solo il consumo di suolo, ma anche la mobilità privata, in territori dove l’offerta di reti del trasporto pubblico è modesta. Alcune possibilità per arginare tale fenomeno possono essere conseguite attraverso una pianificazione integrata di trasporti e territorio. La tesi, dopo un riferimento alla letteratura e a casi studio che hanno sperimentato politiche di integrazione tra scelte insediative e offerta di reti ferroviarie, si interroga circa le misure di accompagnamento da attuare per valorizzare la nuova offerta di trasporto ferroviario in un ambito a bassa densità insediativa, quale il sud-ovest milanese, dove il potenziamento della rete e del servizio ferroviario potrebbe rappresentare un’occasione per la riorganizzazione della mobilità, se accompagnato da adeguate politiche di incentivazione all’uso del mezzo pubblico. L’importanza di proporre tali misure è legata alla forte dipendenza dall’auto di questi territori e alla necessità di mettere in campo interventi che coinvolgano non solo gli ambiti direttamente serviti dalla ferrovia, ma anche quei territori che potrebbero beneficiare della nuova offerta. Ciò si potrà conseguire attraverso ipotesi di intervento che coinvolgano una pluralità di territori, superando così le barriere imposte dai confini amministrativi in quanto inadeguate a cogliere la complessità dei temi inerenti la pianificazione del territorio e dei trasporti.

Proposte per la valorizzazione di una nuova offerta ferroviaria in ambiti a medio-bassa densità insediativa. Le linee S9 e S13 nel sud-ovest milanese.

BICCHIERINI, ELEONORA;ORO, ELISA
2011/2012

Abstract

La relazione tra le forme insediative e la rete del trasporto è da sempre una questione centrale nell’agenda dei decisori pubblici. In particolare negli ultimi anni sono risultati evidenti gli effetti prodotti da un modello di sviluppo estensivo che sottrae suoli all’agricoltura per destinarli alla costruzione di nuovi edifici ed infrastrutture. Fenomeni analoghi sono stati riscontrati anche nella regione urbana milanese, dove alcuni territori - in particolare il sud-ovest milanese - sono stati interessati da una crescita insediativa, a carattere prevalentemente residenziale, che ha determinato l’insediamento di nuova popolazione, attratta da fattori quali la disponibilità di suolo, la qualità ambientale, e i minori costi di acquisto degli immobili. Questo processo ha incrementato non solo il consumo di suolo, ma anche la mobilità privata, in territori dove l’offerta di reti del trasporto pubblico è modesta. Alcune possibilità per arginare tale fenomeno possono essere conseguite attraverso una pianificazione integrata di trasporti e territorio. La tesi, dopo un riferimento alla letteratura e a casi studio che hanno sperimentato politiche di integrazione tra scelte insediative e offerta di reti ferroviarie, si interroga circa le misure di accompagnamento da attuare per valorizzare la nuova offerta di trasporto ferroviario in un ambito a bassa densità insediativa, quale il sud-ovest milanese, dove il potenziamento della rete e del servizio ferroviario potrebbe rappresentare un’occasione per la riorganizzazione della mobilità, se accompagnato da adeguate politiche di incentivazione all’uso del mezzo pubblico. L’importanza di proporre tali misure è legata alla forte dipendenza dall’auto di questi territori e alla necessità di mettere in campo interventi che coinvolgano non solo gli ambiti direttamente serviti dalla ferrovia, ma anche quei territori che potrebbero beneficiare della nuova offerta. Ciò si potrà conseguire attraverso ipotesi di intervento che coinvolgano una pluralità di territori, superando così le barriere imposte dai confini amministrativi in quanto inadeguate a cogliere la complessità dei temi inerenti la pianificazione del territorio e dei trasporti.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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