ABSTRACT Il progetto riguarda un nodo complesso della città di Gallarate, per la sua ubicazione all'interno di un sistema infrastrutturale di grande importanza nel quale confluiscono l'Autostrada A8, l'asta del Sempione SS33, Strada dell'Aeronautica SS36 e reti viarie in progetto quali la Pedemontana; l'area é compresa nell'intervallo tra due tracciati: l'antica strada e la ferrovia del Sempione, via di collegamento tra Milano e il Vallese, e quindi la Valle del Rodano, e quindi la Francia. L'area interessata dal progetto é un’area la cui trasformazione é prevista nel PGT vigente. Si trova fuori dal centro urbano in un luogo di precario equilibrio tra i due comuni di Gallarate e Busto Arsizio, tra i quali si ritiene necessario salvaguardare lo spazio aperto residuale esistente. Fra i temi posti dall'area in questione si riconoscono: • la forza determinata dall'asta del Sempione molto legata alla struttura del territorio e determinante per il suo sviluppo fin dall'insediamento dei primi nuclei abitativi; • la non riconoscibilità di una porta di Gallarate in quanto l'unico limite che viene percepito é segnato da elementi labili colti solo quando ci si trova a pochi metri di distanza; • la presenza di recinti tecnologici quali l'Hupac, grande struttura intermodale di interscambio gomma ferro, che con le sue particolari gru domina il paesaggio circostante; e l'aeronautica; • la carenza di attraversamenti trasversali sia carrabili chee pedonali ad eccezione del sovrappasso via della Mornera in prossimità del centro; Ne scaturisce una volontà di progettare una sequenza fisica e temporale che disegna la soglia della città in modo da dare maggiore qualità a questo spazio esterno al nucleo abitativo, decongestionando il centro. Alla luce dalle problematiche poste, come obiettivi ci poniamo quello di ridefinire una scansione nel disegno dei fronti e quello di costruire una Porta: un vero e proprio ingresso della città, disegnato dai vuoti che per differenza denunciano i pieni e connettono i diversi paesaggi progettati. Il percorso del progetto prende le misure da una fase descrittiva in cui individuiamo la morfologia del contesto studiando e interpretando le trame, i vuoti, le misure, le sequenze, le connessioni e gli attraversamenti trasversali; da questa lettura interpretativa traiamo gli elementi emergenti e le labilità che danno luogo ai temi di progetto. La viabilità che inquadra l’area d’intervento è un anello che connette i diversi paesaggi che allo stato di fatto risultano separatati dalle infrastrutture che fiancheggiano la nostra area. La continuità di questo circuito viario avviene con il disegno del nostro progetto: un sistema di attraversamento composto da una asse trasversale all'asta del Sempione che si figura come la nuova porta della città di Gallarate attraversabile da diversi flussi. Anche da un punto di vista percettivo, è stato fatto uno studio riguardo la relazione tra l'architettura e le diverse infrastrutture che la circondano, per questo motivo strategicamente dividiamo l'intervento in tre ambiti: 1 il vuoto; 2 la soglia della città; 3 il tessuto di un centro commerciale. Riteniamo che l’ambito industriale sia molto labile in termini di misura, decidiamo quindi di rimisurare l’area fissando delle regole insediative. L’intenzione è di disegnare un “vuoto” che dialoga con il vuoto dello spazio aperto limitrofo al centro di Gallarate e che annuncia per contrasto l’ingresso in città. Il vuoto si relaziona con il grande spazio aperto agricolo che a oggi non ha più un‘identità a causa del continuo consumo di suolo. Affrontiamo il tema del risarcimento del suolo L’ingresso alla città è segnato da una spina che connette diversi suoli e funzioni e si aggancia alle strutture commerciali e a un sistema di parcheggio in progetto. Tutte le funzioni sottratte saranno ricollocate all’interno delle strutture commerciali esistenti per le quali si studia una ridisegno dei percorsi, degli accesi e dei fronti, i quali variando sull'asta del Sempione come delle quinte, ordinano la strada dando una frequenza diversa da quella del vuoto dando quindi la percezione di un paesaggio diverso. Il tema del fronte della ferrovia è stato studiato e risolto con un terrapieno che disegna un intervallo di rispetto e lega il verde del parco con gli spazi commerciali, l’intervallo anticipa una sequenza diversa rispetto a quella del fronte della statale. Il progetto prevede diverse fasi, ne abbiamo studiato il tempo concentrandoci su tre ipotesi. La prima fase vede la costruzione della soglia che funziona e dialoga con le strutture commerciali esistenti. La seconda con il ridisegno di un vuoto che, con una funzione di parco, disegna spazi espositivi e un parcheggio ipogeo collegato direttamente alla soglia. La terza fase vede il ridisegno di un tessuto che ospita la funzione di spazi commerciali, progettati per essere pensati con diverse scansioni temporali fino a una situazione di porosità massima. Il disegno e la composizione della nuova porta della città è dato dalla complessità e dalla variazione dei diversi vuoti che la compongono , vere stanze all’aperto.

Stanze all'aperto : architettura di una soglia urbana lungo l'asta del Sempione

MAGNANI, BENEDETTA;VALSECCHI, LARA ELENA
2011/2012

Abstract

ABSTRACT Il progetto riguarda un nodo complesso della città di Gallarate, per la sua ubicazione all'interno di un sistema infrastrutturale di grande importanza nel quale confluiscono l'Autostrada A8, l'asta del Sempione SS33, Strada dell'Aeronautica SS36 e reti viarie in progetto quali la Pedemontana; l'area é compresa nell'intervallo tra due tracciati: l'antica strada e la ferrovia del Sempione, via di collegamento tra Milano e il Vallese, e quindi la Valle del Rodano, e quindi la Francia. L'area interessata dal progetto é un’area la cui trasformazione é prevista nel PGT vigente. Si trova fuori dal centro urbano in un luogo di precario equilibrio tra i due comuni di Gallarate e Busto Arsizio, tra i quali si ritiene necessario salvaguardare lo spazio aperto residuale esistente. Fra i temi posti dall'area in questione si riconoscono: • la forza determinata dall'asta del Sempione molto legata alla struttura del territorio e determinante per il suo sviluppo fin dall'insediamento dei primi nuclei abitativi; • la non riconoscibilità di una porta di Gallarate in quanto l'unico limite che viene percepito é segnato da elementi labili colti solo quando ci si trova a pochi metri di distanza; • la presenza di recinti tecnologici quali l'Hupac, grande struttura intermodale di interscambio gomma ferro, che con le sue particolari gru domina il paesaggio circostante; e l'aeronautica; • la carenza di attraversamenti trasversali sia carrabili chee pedonali ad eccezione del sovrappasso via della Mornera in prossimità del centro; Ne scaturisce una volontà di progettare una sequenza fisica e temporale che disegna la soglia della città in modo da dare maggiore qualità a questo spazio esterno al nucleo abitativo, decongestionando il centro. Alla luce dalle problematiche poste, come obiettivi ci poniamo quello di ridefinire una scansione nel disegno dei fronti e quello di costruire una Porta: un vero e proprio ingresso della città, disegnato dai vuoti che per differenza denunciano i pieni e connettono i diversi paesaggi progettati. Il percorso del progetto prende le misure da una fase descrittiva in cui individuiamo la morfologia del contesto studiando e interpretando le trame, i vuoti, le misure, le sequenze, le connessioni e gli attraversamenti trasversali; da questa lettura interpretativa traiamo gli elementi emergenti e le labilità che danno luogo ai temi di progetto. La viabilità che inquadra l’area d’intervento è un anello che connette i diversi paesaggi che allo stato di fatto risultano separatati dalle infrastrutture che fiancheggiano la nostra area. La continuità di questo circuito viario avviene con il disegno del nostro progetto: un sistema di attraversamento composto da una asse trasversale all'asta del Sempione che si figura come la nuova porta della città di Gallarate attraversabile da diversi flussi. Anche da un punto di vista percettivo, è stato fatto uno studio riguardo la relazione tra l'architettura e le diverse infrastrutture che la circondano, per questo motivo strategicamente dividiamo l'intervento in tre ambiti: 1 il vuoto; 2 la soglia della città; 3 il tessuto di un centro commerciale. Riteniamo che l’ambito industriale sia molto labile in termini di misura, decidiamo quindi di rimisurare l’area fissando delle regole insediative. L’intenzione è di disegnare un “vuoto” che dialoga con il vuoto dello spazio aperto limitrofo al centro di Gallarate e che annuncia per contrasto l’ingresso in città. Il vuoto si relaziona con il grande spazio aperto agricolo che a oggi non ha più un‘identità a causa del continuo consumo di suolo. Affrontiamo il tema del risarcimento del suolo L’ingresso alla città è segnato da una spina che connette diversi suoli e funzioni e si aggancia alle strutture commerciali e a un sistema di parcheggio in progetto. Tutte le funzioni sottratte saranno ricollocate all’interno delle strutture commerciali esistenti per le quali si studia una ridisegno dei percorsi, degli accesi e dei fronti, i quali variando sull'asta del Sempione come delle quinte, ordinano la strada dando una frequenza diversa da quella del vuoto dando quindi la percezione di un paesaggio diverso. Il tema del fronte della ferrovia è stato studiato e risolto con un terrapieno che disegna un intervallo di rispetto e lega il verde del parco con gli spazi commerciali, l’intervallo anticipa una sequenza diversa rispetto a quella del fronte della statale. Il progetto prevede diverse fasi, ne abbiamo studiato il tempo concentrandoci su tre ipotesi. La prima fase vede la costruzione della soglia che funziona e dialoga con le strutture commerciali esistenti. La seconda con il ridisegno di un vuoto che, con una funzione di parco, disegna spazi espositivi e un parcheggio ipogeo collegato direttamente alla soglia. La terza fase vede il ridisegno di un tessuto che ospita la funzione di spazi commerciali, progettati per essere pensati con diverse scansioni temporali fino a una situazione di porosità massima. Il disegno e la composizione della nuova porta della città è dato dalla complessità e dalla variazione dei diversi vuoti che la compongono , vere stanze all’aperto.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-apr-2013
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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