La fabbrica di Nera Montoro. Un'isola tra infrastrutture e paesaggio

Il progetto di tesi si sviluppa nell’area industriale di Nera Montoro in provincia di Terni, Umbria. L’area, un’enclave tra il fiume Nera e le infrastrutture, ha subito diverse trasformazioni durante tutto il Novecento fino all’acquisizione nel 2010 da parte della società TerniEnergia, che si pone come obiettivi la rigenerazione delle aree e il riuso di materiali di scarto con una particolare attenzione all’ambiente e alla produzione indipendente di energia. Le scelte progettuali partono da una reale esigenza dell’industria in termini di spazi e di riconfigurazione di un’area, frutto di diverse sedimentazioni. L’obiettivo principale è stato quello di trovare un ordine spaziale per i movimenti e gli accessi che definisse anche un metodo di sviluppo delle aree produttive. Gli interventi progettuali si concretizzano nel ripensamento delle funzioni amministrative dell’industria e di servizi annessi, in linea con le esigenze dei lavoratori, e sono dislocati in tre diverse all’aree all’interno della fabbrica: quella dell’ingresso dove prevale l’intenzione di creare una relazione tra le parti e dare visibilità all’industria; quella baricentrica, punto di connessione spaziale e tra le persone; quella conclusiva che coincide con lo spazio aperto definito dall’archeologia industriale per poterla valorizzare e conoscere. L’elaborato aiuta a comprendere lo sviluppo del progetto partendo da una contestualizzazione geografica e territoriale a diverse scale che indaga non solo lo spazio costruito ma anche la trasformazione delle aree lungo il fiume Nera, territorio adibito agli impianti industriali già nel primo Novecento. Inoltre lo studio del binomio “architettura-industria” risulta fondamentale per capire l’evoluzione storica della fabbrica e comprendere il miglior modo di attuazione del progetto nella contemporaneità. Il progetto è il risultato di un processo che si concentra sul rapporto tra fabbrica e natura, tra presente e passato, cercando di convogliare i movimenti, le trasformazioni, lo sviluppo nelle nuove possibilità di relazioni e di conoscenza del luogo.