The work of Rem Koolhaas and his office OMA in the last years has been increasingly characterized by ventures beyond architecture traditional boundaries, above all after the foundation of the think tank AMO. The first part of this research, partly based on unpublished materials viewed at OMA Archive Collection in Rotterdam during an internship period, analyses a series of projects commissioned by European institutions (EU Commission, governments charged with biannual EU Council Presidency) to the Dutch office: two meetings about the future of Brussels as European capital (Brussels, Capital of Europe, 2001), an itinerant exhibition (The Image of Europe, 2004), the use of one of the most controversial iconographic proposals – OMA’s European barcode – as Austrian presidency logo (2006), Koolhaas’ participation in the EU Reflection Group (2008-2010), and AMO’s contribution to a research about European energetic future (Roadmap 2050: Practical Guide to a Prosperous, Low-Carbon Europe). In its second part, this work tries to read the evolution of OMA, AMO and Koolhaas’ theoretical and architectural production and the reasons, both cultural-biographic and structural (i.e. economical), that pushed the office toward themes so distant from the architect’s traditional field. Particular relevance has been given to the cultural and economic context, which from the Seventies has redefined the field of architecture and the organization of architectural firms, and to Koolhaas and OMA’s parallel path.

L’attività di Rem Koolhaas e del suo studio OMA negli ultimi anni è stata sempre più contraddistinta da incursioni al di fuori dei confini tradizionali dell’architettura, grazie anche alla fondazione del think tank AMO. Nella prima parte di questa ricerca, basata anche su materiali inediti visionati presso l’archivio di OMA a Rotterdam dove ho svolto un periodo di stage, si analizza una serie di progetti commissionati da diverse istituzioni europee (Commissione e presidenze di turno) allo studio olandese: due incontri sul futuro di Bruxelles come capitale europea (Brussels, Capital of Europe, 2001), una mostra itinerante (The Image of Europe, 2004), l’uso di una delle proposte iconografiche più controverse – il codice a barre europeo – come logo per la presidenza austriaca (2006), la partecipazione di Koolhaas al Reflection Group (2008-2010) e l’apporto di AMO allo studio sul futuro energetico dell’Europa Roadmap 2050: Practical Guide to a Prosperous, Low-Carbon Europe. Nella seconda parte si cerca di leggere l’evoluzione della produzione teorica e progettuale di OMA, AMO e Koolhaas e le ragioni profonde, sia biografico-culturali che strutturali (economiche quindi) che hanno spinto lo studio a occuparsi di tematiche così distanti dalle tradizionali pertinenze dell’architetto. Si è dato particolare risalto al contesto globale economico e culturale che, a partire dagli anni Settanta, ha ridefinito l’architettura e la professione e alla comprensione di come l’esperienza di Koolhaas e del suo studio in questo s’inscriva.

Sconfinamenti. Il progetto europeo di Rem Koolhaas e i nuovi confini disciplinari dell'architettura

BOTTI, GIAIME
2012/2013

Abstract

The work of Rem Koolhaas and his office OMA in the last years has been increasingly characterized by ventures beyond architecture traditional boundaries, above all after the foundation of the think tank AMO. The first part of this research, partly based on unpublished materials viewed at OMA Archive Collection in Rotterdam during an internship period, analyses a series of projects commissioned by European institutions (EU Commission, governments charged with biannual EU Council Presidency) to the Dutch office: two meetings about the future of Brussels as European capital (Brussels, Capital of Europe, 2001), an itinerant exhibition (The Image of Europe, 2004), the use of one of the most controversial iconographic proposals – OMA’s European barcode – as Austrian presidency logo (2006), Koolhaas’ participation in the EU Reflection Group (2008-2010), and AMO’s contribution to a research about European energetic future (Roadmap 2050: Practical Guide to a Prosperous, Low-Carbon Europe). In its second part, this work tries to read the evolution of OMA, AMO and Koolhaas’ theoretical and architectural production and the reasons, both cultural-biographic and structural (i.e. economical), that pushed the office toward themes so distant from the architect’s traditional field. Particular relevance has been given to the cultural and economic context, which from the Seventies has redefined the field of architecture and the organization of architectural firms, and to Koolhaas and OMA’s parallel path.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-apr-2013
2012/2013
L’attività di Rem Koolhaas e del suo studio OMA negli ultimi anni è stata sempre più contraddistinta da incursioni al di fuori dei confini tradizionali dell’architettura, grazie anche alla fondazione del think tank AMO. Nella prima parte di questa ricerca, basata anche su materiali inediti visionati presso l’archivio di OMA a Rotterdam dove ho svolto un periodo di stage, si analizza una serie di progetti commissionati da diverse istituzioni europee (Commissione e presidenze di turno) allo studio olandese: due incontri sul futuro di Bruxelles come capitale europea (Brussels, Capital of Europe, 2001), una mostra itinerante (The Image of Europe, 2004), l’uso di una delle proposte iconografiche più controverse – il codice a barre europeo – come logo per la presidenza austriaca (2006), la partecipazione di Koolhaas al Reflection Group (2008-2010) e l’apporto di AMO allo studio sul futuro energetico dell’Europa Roadmap 2050: Practical Guide to a Prosperous, Low-Carbon Europe. Nella seconda parte si cerca di leggere l’evoluzione della produzione teorica e progettuale di OMA, AMO e Koolhaas e le ragioni profonde, sia biografico-culturali che strutturali (economiche quindi) che hanno spinto lo studio a occuparsi di tematiche così distanti dalle tradizionali pertinenze dell’architetto. Si è dato particolare risalto al contesto globale economico e culturale che, a partire dagli anni Settanta, ha ridefinito l’architettura e la professione e alla comprensione di come l’esperienza di Koolhaas e del suo studio in questo s’inscriva.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80371