Sul tracciato delle antiche mura : progetto per una nuova biblioteca e casa dello studente a Pavia

Il progetto è costituito da una residenza per studenti costituita da appartamenti per quattro persone con annessi servizi igienici e cucina. La residenza si pone esattamente a ricreare quella cortina edilizia che era propria del muro storico ormai frazionato dall’edilizia contemporanea e il rispetto della storia è ricercata anche nelle dimensioni degli alloggi e dalla struttura propria del complesso. Annessa alla casa per studenti vi è il fulcro vero e proprio del progetto, la biblioteca, che si sviluppa all’interno di questa forte esistenza storica che è il bastione di S. Epifanio con tutti quegli ambienti necessari alla funzione da svolgere rispettando nell’impianto quelli che erano gli schemi storici di funzionamento del baluardo.L’intero sistema rappresenta un complesso solidale rafforzato dal camminamento in copertura che permette di percorrere l’intero impianto come una passeggiata per poter osservare sia la città all’interno della cerchia delle fortificazioni sia l’esterno verso la periferia. Nel campo dell’architettura le nozioni di privato, pubblico e collettivo assumono valori diversi in rapporto alla questione trattata. Questi termini nella cultura architettonica e urbanistica del novecento si sono resi protagonisti nell’ambito della progettazione, andando a modificare quelle che erano fondamentali basi del percorso di caratterizzazione della città e degli spazi da parte dell’architettura creando quella forte cesura tra spazi storici, centri di nuova urbanizzazione o restauro urbano e periferia. L’intento del progetto è far capire alla città come si poteva operare in un contesto del genere senza necessariamente sfaldare il complesso unitario della fortificazione e senza lasciare perdere una preesistenza così forte rendendo la città incapace di gestire il problema architettonico, facendo riprende a Pavia questa parte di città e renderla a servizio della collettività.