Il progetto contempla la creazione di un museo sul limite del sito archeologico delle grotte di Catullo a Sirmione, BS. Interpretando la definizione di ‘’Artiquarium’’, la nuova struttura si propone come un polo di eccellenza in grado di ospitare i ritrovamenti successivi agli scavi nel sito e diventare un centro di riferimento per la raccolta e la conservazione delle antichità del basso Garda. L’edificio costruisce un limite fisico tra l’edificato storico di Sirmione e i ruderi della villa romana: reinterpretando le strutture della basis, le sostruzioni del piano nobile ancora oggi visibili, si concretizza in un corpo a sviluppo longitudinale che contrappone alla sequenza ininterrotta delle sale espositive all’interno una grande piazza pubblica in copertura che traguarda le rovine e il lago di Garda. Esso riporta all’interno di un perimetro inviolabile le logiche spaziali e di successione ritmica degli elementi architettonici già presenti nella villa: come le sopravvivenze del criptoportico evidenziano un lavoro di sbancamento del terreno così il progetto costruisce ambienti semi epogei che digradano verso l’acqua conformando sale e gallerie espositive opportunamente collegate da un doppio muro ospitante il sistema di distribuzione dei flussi. Le varie fasi di progettazione sono state guidate da riferimenti e suggestioni provenienti da diversi ambiti, come le incisioni piranesiane e le architetture dell’antichità classica, costruendo una moderna rovina dove il tema dell’ambiguità spaziale e funzionale è costantemente presente. Non vengono così a crearsi fronti principali né un'unica modalità di lettura del progetto, così: il porto, dove il trascorrere di un tempo mai passato disvela il funzionamento interno dell’edificio, diviene all’occorrenza luogo di rappresentazioni teatrali e di esposizioni museali; nelle quali la fissità della struttura architettonica può diventare scenario delle rappresentazione o platea e gallerie per spettatori.

Antiquarium : progetto per un museo archeologico nel recinto delle Grotte di Catullo a Sirmione

AMADEI, FIORELLA;DEMARIA, MATTIA NICOLO'
2012/2013

Abstract

Il progetto contempla la creazione di un museo sul limite del sito archeologico delle grotte di Catullo a Sirmione, BS. Interpretando la definizione di ‘’Artiquarium’’, la nuova struttura si propone come un polo di eccellenza in grado di ospitare i ritrovamenti successivi agli scavi nel sito e diventare un centro di riferimento per la raccolta e la conservazione delle antichità del basso Garda. L’edificio costruisce un limite fisico tra l’edificato storico di Sirmione e i ruderi della villa romana: reinterpretando le strutture della basis, le sostruzioni del piano nobile ancora oggi visibili, si concretizza in un corpo a sviluppo longitudinale che contrappone alla sequenza ininterrotta delle sale espositive all’interno una grande piazza pubblica in copertura che traguarda le rovine e il lago di Garda. Esso riporta all’interno di un perimetro inviolabile le logiche spaziali e di successione ritmica degli elementi architettonici già presenti nella villa: come le sopravvivenze del criptoportico evidenziano un lavoro di sbancamento del terreno così il progetto costruisce ambienti semi epogei che digradano verso l’acqua conformando sale e gallerie espositive opportunamente collegate da un doppio muro ospitante il sistema di distribuzione dei flussi. Le varie fasi di progettazione sono state guidate da riferimenti e suggestioni provenienti da diversi ambiti, come le incisioni piranesiane e le architetture dell’antichità classica, costruendo una moderna rovina dove il tema dell’ambiguità spaziale e funzionale è costantemente presente. Non vengono così a crearsi fronti principali né un'unica modalità di lettura del progetto, così: il porto, dove il trascorrere di un tempo mai passato disvela il funzionamento interno dell’edificio, diviene all’occorrenza luogo di rappresentazioni teatrali e di esposizioni museali; nelle quali la fissità della struttura architettonica può diventare scenario delle rappresentazione o platea e gallerie per spettatori.
ARC II - Scuola di Architettura Civile
22-apr-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80431