Progetti per l'area del Policlinico di Milano : Giardini della Guastalla

Il lavoro di tesi presentato fa parte di un ragionamento più ampio che coinvolge diversi progetti, nell’area compresa tra gli edifici storici della Ca’ Granda e della rotonda della Besana. L’edificio sorge all’interno degli storici Giardini della Guastalla, e si rende necessario, poiché per via della sua prossimità e potenzialità, permette di specificare delle relazioni che si formano nella città con l’inserimento del nuovo progetto del Policlinico di Milano. Lo scopo è quello di creare e giustificare una concatenazione di spazi urbani costruiti, oltre che di precisare l’impianto tipologico dell’ex Collegio della Guastalla, che è quello della villa con giardino: chiusa e riservata. Sono queste le condizioni che in questa sede rendono necessaria l’architettura. Tra i problemi della città contemporanea dal punto di vista morfologico si individuano infatti l’irriconoscibilità dei luoghi, che vanno dunque resi riconoscibili. Il progetto del nuovo qui si appropria dell’esistente che comunque era autonomo e funzionava in maniera corretta, ma lo va ad arricchire e a completare. A livello urbano permette di disegnare quattro ambienti differenti per tipologia e funzione, e riconoscibili come un negativo del costruito. Il nuovo complesso riprende allineamenti, limiti e misure della Guastalla, e deriva la sua funzione dalla vicina Ca’ Granda e dal nuovo progetto per il Policlinico. Ospita infatti un distaccamento dell’Università Statale, in particolare un polo dedicato allo studio, alla specializzazione e alla ricerca nel campo dell’ostetricia, ginecologia e neonatologia. Sono così presenti aule, laboratori, dipartimenti e una biblioteca, oltre ad altri spazi fondamentali per lo sviluppo e l’apprendimento di tali discipline. Il tutto incorniciato dal giardino e dallo storico Ospedale Maggiore.