Il paesaggista è colui che pianifica e progetta paesaggi urbani e rurali nello spazio e nel tempo, sulla base delle caratteristiche naturali e dei valori storici e culturali del territorio. Nell’affrontare il tema della nostra tesi si è resa necessaria un'indagine conoscitiva del Lago di Como, cercando di capire cosa è stata la città e il territorio nel passato, cosa è attualmente e quindi, cosa è destinata a diventare. L'analisi storica, geomorfologia e della stratificazione della viabilità, così come l'analisi delle varie tipologie di mobilità attuale, ci hanno portato all'individuazione del nuovo sviluppo della città di Como e della sua espansione verso nuove porte d'accesso. Abbiamo constatato che importanti funzioni della vita associata si sono progressivamente dislocate all'esterno della città storica, andando a creare punti di riferimento periferici, che attualmente, sono difficilmente identificabili come parte di una solo realtà. Attraverso un lavoro di sintesi sono state individuate delle zone cardine che possono svolgere a pieno i ruolo di porte d'accesso alla città andando a formare un unicum di paesaggio: Camerlata, Sant'Agostino e Cernobbio. Il potenziamento di questi aree nodali, unite da un unico progetto di accessibilità permetterebbe così di avere un facile collegamento alla città storica, quanto di oltrepassarla proiettandola verso centri nevralgici, come Milano e l'intera Svizzera. Il progetto si è così occupato sì di ridare valore al bacino lacuale senza però dimenticare di ricucire lo scenario urbano in espansione della città stessa. Elemento fondamentale è il fatto che possa esserci un interscambio fluido e naturale tra i diversi mezzi di trasporto pubblico (ferro, gomma e acqua) e un nuovo concetto di mobilità dolce in grado di legarsi in modo efficace e organico con tutti gli elementi della vita associata. Si ha quindi una nodalità bilanciata in cui ogni progetto, nonostante la diversa scala e specificità di funzione, risulta essenziale per il bilanciamento della mobilità di tutta Como.
Paesaggio in evoluzione. Progetto per la nuova accessibilità della città di Como
BIANCHI, ROBERTO;RANOCCHIO, MARCO;VANINI, EMANUELE;FIORE, ANDREA
2011/2012
Abstract
Il paesaggista è colui che pianifica e progetta paesaggi urbani e rurali nello spazio e nel tempo, sulla base delle caratteristiche naturali e dei valori storici e culturali del territorio. Nell’affrontare il tema della nostra tesi si è resa necessaria un'indagine conoscitiva del Lago di Como, cercando di capire cosa è stata la città e il territorio nel passato, cosa è attualmente e quindi, cosa è destinata a diventare. L'analisi storica, geomorfologia e della stratificazione della viabilità, così come l'analisi delle varie tipologie di mobilità attuale, ci hanno portato all'individuazione del nuovo sviluppo della città di Como e della sua espansione verso nuove porte d'accesso. Abbiamo constatato che importanti funzioni della vita associata si sono progressivamente dislocate all'esterno della città storica, andando a creare punti di riferimento periferici, che attualmente, sono difficilmente identificabili come parte di una solo realtà. Attraverso un lavoro di sintesi sono state individuate delle zone cardine che possono svolgere a pieno i ruolo di porte d'accesso alla città andando a formare un unicum di paesaggio: Camerlata, Sant'Agostino e Cernobbio. Il potenziamento di questi aree nodali, unite da un unico progetto di accessibilità permetterebbe così di avere un facile collegamento alla città storica, quanto di oltrepassarla proiettandola verso centri nevralgici, come Milano e l'intera Svizzera. Il progetto si è così occupato sì di ridare valore al bacino lacuale senza però dimenticare di ricucire lo scenario urbano in espansione della città stessa. Elemento fondamentale è il fatto che possa esserci un interscambio fluido e naturale tra i diversi mezzi di trasporto pubblico (ferro, gomma e acqua) e un nuovo concetto di mobilità dolce in grado di legarsi in modo efficace e organico con tutti gli elementi della vita associata. Si ha quindi una nodalità bilanciata in cui ogni progetto, nonostante la diversa scala e specificità di funzione, risulta essenziale per il bilanciamento della mobilità di tutta Como.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/80466