By using the expression “Internet of Things” (IoT) we usually identify a technological paradigm based on the employment of a series of interconnected and intelligent objects, that can be located and that are able to elaborate data, exchange information and interact with the surrounding environment. Such innovation, certainly, has available a wide range of possibilities and it could be employed among various fields of application in everyday life. Though, this technological paradigm has not reached a high degree of maturity yet and such evidence could be found in the lack of an exhaustive study of the Internet of Things’ diffusion in Italy until now. The following thesis aims to develop and apply a model providing an estimation of the whole number of the devices installed in Italy, in order to develop IoT applications. For this purpose, the analysis has been conducted through the study of three different typologies that represent as many applications (Cellular, WSN, PLC): each one appears to be characterized by a specific technology of communication at the last mile. Furthermore, it has been considered other two secondary dimensions of analysis, related to the type of IoT solution and to the location of each electronic device within the architecture of the network. The final estimation, that represents the spread of the Internet of Things in Italy in 2012, seems to be absolutely encouraging and it foreshadows exceptional opportunities of development for this technological paradigm.

Con l’espressione “Internet of Things” (IoT) si è soliti identificare un paradigma tecnologico basato sull’impiego di un insieme interconnesso di oggetti intelligenti identificabili, localizzabili e dotati delle capacità di elaborare dati, di scambiare informazioni e di interagire con l’ambiente circostante. Una tale innovazione possiede, evidentemente, considerevoli potenzialità che le permettono di trovare ampio impiego in diversi ambiti applicativi. Tuttavia, tale paradigma tecnologico non ha ancora raggiunto il suo pieno grado di maturità e un segnale di ciò è rappresentato dall’assenza, ad oggi, di uno studio esaustivo sulla diffusione delle soluzioni Internet of Things in Italia. Il presente lavoro muove proprio da questa constatazione e si pone quale principale obiettivo quello di sviluppare e applicare un modello per la stima del numero totale di dispositivi installati in Italia, per la realizzazione di applicazioni basate sull’Internet of Things. A tal fine si è ricondotta l’analisi allo studio di tre tipologie rappresentative di applicazioni (Cellular, WSN, PLC), ciascuna delle quali risulta caratterizzata da una specifica tecnologia di comunicazione per l’ultimo miglio. Inoltre, per rendere il presente lavoro più conforme al suo obiettivo primario, si sono considerate altre due dimensioni secondarie di analisi, relative alla tipologia di soluzione IoT e alla posizione in cui ogni tipo di dispositivo è collocato all’interno dell’architettura di rete. Si è così giunti a formulare un insieme di stime, relative alla diffusione dell’Internet of Things in Italia per l’anno 2012, che appaiono decisamente incoraggianti e prefigurano per tale paradigma tecnologico possibili prospettive di sviluppo futuro.

La diffusione dell'Internet of things in Italia : sviluppo e applicazione di un modello di stima

GILIBERTI, GIOVANNI
2012/2013

Abstract

By using the expression “Internet of Things” (IoT) we usually identify a technological paradigm based on the employment of a series of interconnected and intelligent objects, that can be located and that are able to elaborate data, exchange information and interact with the surrounding environment. Such innovation, certainly, has available a wide range of possibilities and it could be employed among various fields of application in everyday life. Though, this technological paradigm has not reached a high degree of maturity yet and such evidence could be found in the lack of an exhaustive study of the Internet of Things’ diffusion in Italy until now. The following thesis aims to develop and apply a model providing an estimation of the whole number of the devices installed in Italy, in order to develop IoT applications. For this purpose, the analysis has been conducted through the study of three different typologies that represent as many applications (Cellular, WSN, PLC): each one appears to be characterized by a specific technology of communication at the last mile. Furthermore, it has been considered other two secondary dimensions of analysis, related to the type of IoT solution and to the location of each electronic device within the architecture of the network. The final estimation, that represents the spread of the Internet of Things in Italy in 2012, seems to be absolutely encouraging and it foreshadows exceptional opportunities of development for this technological paradigm.
TUMINO, ANGELA
PALA, EMANUELA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
23-lug-2013
2012/2013
Con l’espressione “Internet of Things” (IoT) si è soliti identificare un paradigma tecnologico basato sull’impiego di un insieme interconnesso di oggetti intelligenti identificabili, localizzabili e dotati delle capacità di elaborare dati, di scambiare informazioni e di interagire con l’ambiente circostante. Una tale innovazione possiede, evidentemente, considerevoli potenzialità che le permettono di trovare ampio impiego in diversi ambiti applicativi. Tuttavia, tale paradigma tecnologico non ha ancora raggiunto il suo pieno grado di maturità e un segnale di ciò è rappresentato dall’assenza, ad oggi, di uno studio esaustivo sulla diffusione delle soluzioni Internet of Things in Italia. Il presente lavoro muove proprio da questa constatazione e si pone quale principale obiettivo quello di sviluppare e applicare un modello per la stima del numero totale di dispositivi installati in Italia, per la realizzazione di applicazioni basate sull’Internet of Things. A tal fine si è ricondotta l’analisi allo studio di tre tipologie rappresentative di applicazioni (Cellular, WSN, PLC), ciascuna delle quali risulta caratterizzata da una specifica tecnologia di comunicazione per l’ultimo miglio. Inoltre, per rendere il presente lavoro più conforme al suo obiettivo primario, si sono considerate altre due dimensioni secondarie di analisi, relative alla tipologia di soluzione IoT e alla posizione in cui ogni tipo di dispositivo è collocato all’interno dell’architettura di rete. Si è così giunti a formulare un insieme di stime, relative alla diffusione dell’Internet of Things in Italia per l’anno 2012, che appaiono decisamente incoraggianti e prefigurano per tale paradigma tecnologico possibili prospettive di sviluppo futuro.
Tesi di laurea Magistrale
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