Il settore energy viene considerato una ‘controversial industy’, ovvero un settore generatore di una serie di aspetti negativi, insiti nella natura stessa del bisogno soddisfatto, e quindi la produzione di idrocarburi ed energia. Fra i vari elementi negativi, attribuibili al settore energy, è possibile riscontrare le pratiche scorrette di business, legate alla corruzione, alle implicazioni ambientali e sociali del riscaldamento globale, all’inquinamento e al peggioramento della qualità delle acque e dei terreni vicino i pozzi e le raffinerie con implicazioni di tipo ambientale e socio-eocnomiche. Il 20 Aprile 2010 si è verificato il più grande disastro ambientale della storia degli Stati Uniti. La British Petroleum (BP) è l’esempio di impresa che, pur adottando una serie di investimenti per migliorare la propria reputazione presso i diversi stakeholder, non ha perseguito delle scelte e delle strategie coerenti, tali da consolidare nel tempo quell’immagine di leader per la credibilità ambientale e sociale ed ottenere una reputazione migliore. La reputazione, la buona reputazione, risulta un fattore critico di successo per molti settori, tra cui il bancario, l’assicurativo e in generale il settore dei servizi. L’incidente del Golfo del Messico ha segnato un punto di discontinuità per l’intero settore energy e ha fatto emergere le criticità legate al rischio reputazionale anche per questo settore. L’attuale scenario economico, l’evoluzione tecnologica e delle telecomunicazioni, espongono le imprese a rischi sempre maggiori nel momento in cui si manifesta un evento negativo. La capacità di prevenire, mitigare e saper gestire i rischi e gli eventi negativi dipende certo da una corretta e integrata gestione dei rischi. Non è possibile considerare il rischio reputazionale come una categoria di rischi a sé stante, da gestire separatamente, ma è necessario che ogni business individui nell’ambito di una gestione integrata dei rischi, quali fattori possono avere un impatto sulla reputazione. L’obiettivo del presente lavoro è quello di affrontare, con un approccio qualitativo, il tema della reputazione e del rischio reputazionale, valutandolo secondo un prospettiva sia interna che esterna, con particolare riferimento al settore energetico. Le due prospettive, saranno contestualizzate al caso di una grande multinazionale e saranno quindi incrociate e comparate. Questo permetterà di evidenziare punti di contatto e di divergenza, nella percezione della reputazione, e le principali implicazioni per un’impresa del settore.

Analisi del rischio reputazionale nel settore energy : un approccio qualitativo

CIRIELLI, GIUSEPPE
2012/2013

Abstract

Il settore energy viene considerato una ‘controversial industy’, ovvero un settore generatore di una serie di aspetti negativi, insiti nella natura stessa del bisogno soddisfatto, e quindi la produzione di idrocarburi ed energia. Fra i vari elementi negativi, attribuibili al settore energy, è possibile riscontrare le pratiche scorrette di business, legate alla corruzione, alle implicazioni ambientali e sociali del riscaldamento globale, all’inquinamento e al peggioramento della qualità delle acque e dei terreni vicino i pozzi e le raffinerie con implicazioni di tipo ambientale e socio-eocnomiche. Il 20 Aprile 2010 si è verificato il più grande disastro ambientale della storia degli Stati Uniti. La British Petroleum (BP) è l’esempio di impresa che, pur adottando una serie di investimenti per migliorare la propria reputazione presso i diversi stakeholder, non ha perseguito delle scelte e delle strategie coerenti, tali da consolidare nel tempo quell’immagine di leader per la credibilità ambientale e sociale ed ottenere una reputazione migliore. La reputazione, la buona reputazione, risulta un fattore critico di successo per molti settori, tra cui il bancario, l’assicurativo e in generale il settore dei servizi. L’incidente del Golfo del Messico ha segnato un punto di discontinuità per l’intero settore energy e ha fatto emergere le criticità legate al rischio reputazionale anche per questo settore. L’attuale scenario economico, l’evoluzione tecnologica e delle telecomunicazioni, espongono le imprese a rischi sempre maggiori nel momento in cui si manifesta un evento negativo. La capacità di prevenire, mitigare e saper gestire i rischi e gli eventi negativi dipende certo da una corretta e integrata gestione dei rischi. Non è possibile considerare il rischio reputazionale come una categoria di rischi a sé stante, da gestire separatamente, ma è necessario che ogni business individui nell’ambito di una gestione integrata dei rischi, quali fattori possono avere un impatto sulla reputazione. L’obiettivo del presente lavoro è quello di affrontare, con un approccio qualitativo, il tema della reputazione e del rischio reputazionale, valutandolo secondo un prospettiva sia interna che esterna, con particolare riferimento al settore energetico. Le due prospettive, saranno contestualizzate al caso di una grande multinazionale e saranno quindi incrociate e comparate. Questo permetterà di evidenziare punti di contatto e di divergenza, nella percezione della reputazione, e le principali implicazioni per un’impresa del settore.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
23-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80543