Advanced economies are now in a situation of very weak growth figures and above the average unemployment. This is the result of 2007-2008 financial crisis, which pushed them into the so called liquidity trap. This thesis discusses this issue, focusing on assessing the theoretical solutions to this problem in a debt constrained scenario. First a characterization of the liquidity trap was made, studying the different literature on the subject to find out what a liquidity trap is and how a country can fall into it; Second, it was studied what the literature says on how to get out of such a situation. A focus was put more on monetary policy; Third, it was studied the literature on the influence of debt in fiscal policies; and also a literature that attempts to put both problems together, by focusing on Irving Fisher’s debt-deflation theory. I find out that the liquidity trap can be understood as a multiple-equilibrium problem in which an economy is trapped into a low level equilibrium. Problems that arise from this are constrained aggregate demand, excess savings, deflationary pressures and an output gap problem. Monetary solutions involve quantitative easing and expectation of inflation creation. Fiscal solutions in a high debt scenario are challenging, as debt offers an upper bound to fiscal policies. In this case Keynesian and non-Keynesian negative effects on the fiscal multiplier must be taken care of. The leverage cycle is what causes all of this, as an excessively high leverage in the economy can cause an asset price bubble. This, when busted, pushes the whole economy into deleveraging. If the crash is sufficiently strong, the economy will enter in a liquidity trap. Debt deleveraging then becomes a problem and generates a topsy-turvy economics world. To conclude, I contextualize the liquidity trap problem and suggest some ideas on fiscal policies that do not make the debt problem unsustainable, which are: changing the fiscal expenditures composition, privatizations and credibly committing to a sustainable debt level in the future.

La condizione económica delle economíe avanzate è di crescite sempre più deboli, fino ad arrivare, in taluni casi, ad una forte recessione e disoccupazione nettamente sopra la media. Tutto questo è il risultato della crisi finanziaria del 2007-2008 che ha portato queste economie ad una condizione nota come “trappola della liquidità”. La presente tesi discute proprio questo problema, concentrandosi nel trovare e verificare soluzioni teoriche per i paesi oberati dal debito. A tale scopo è stato effettuato un primo studio della letteratura disponibile per capire le caratterizzazioni della trappola della liquidità e le ragioni che portano un paese in una tale situazione; conseguentemente a questo si è cercato di individuare anche le possibili soluzioni per la ripresa. Successivamente si è cercato di capire come il debito influenzi le politiche fiscali ed infine, si è creata la liaison di questi due concetti, la trappola della liquidità e il debito, per studiarne le interazioni e le influenze reciproche. Per quanto riguarda la trappola della liquidità si è capito che questa può essere interpretata, in un’ottica di equilibrio multiplo, come quella condizione in cui un’economia è intrappolata in un equilibrio di basso livello dove l'occupazione e il reddito sono più bassi di quelli ottimali. Le soluzioni individuate riguardano le politiche monetarie e fiscali. Le prime coinvolgono quantitative easing così come la creazione di aspettative di inflazione. Le soluzioni fiscali, a sua volta, offrono una grande sfida, una volta che, in un scenario di livelli alti del debito, questo offre un limite superiore per la spesa pubblica. In questo caso si deve fare attenzione agli effeti negativi Keynesiani e non-Keynesiani sul moltiplicatore fiscale. Come causa di tutto questo è stato individuato il ciclo di leva in quanto un grado di leva troppo elevato può causare una bolla nei prezzi degli asset che però, scoppiando, spinge l’economia a diminuire il grado di leva. Se tale crollo sarà sufficientemente forte, l’economia entrerà nella fase di trappola della liquidità, la deflazione debitoria diventerà allora un problema creando un mondo economico detto topsy-turvy.

The liquidity trap in a debt constrained scenario

MATTEI DA SILVA, RAPHAEL
2012/2013

Abstract

Advanced economies are now in a situation of very weak growth figures and above the average unemployment. This is the result of 2007-2008 financial crisis, which pushed them into the so called liquidity trap. This thesis discusses this issue, focusing on assessing the theoretical solutions to this problem in a debt constrained scenario. First a characterization of the liquidity trap was made, studying the different literature on the subject to find out what a liquidity trap is and how a country can fall into it; Second, it was studied what the literature says on how to get out of such a situation. A focus was put more on monetary policy; Third, it was studied the literature on the influence of debt in fiscal policies; and also a literature that attempts to put both problems together, by focusing on Irving Fisher’s debt-deflation theory. I find out that the liquidity trap can be understood as a multiple-equilibrium problem in which an economy is trapped into a low level equilibrium. Problems that arise from this are constrained aggregate demand, excess savings, deflationary pressures and an output gap problem. Monetary solutions involve quantitative easing and expectation of inflation creation. Fiscal solutions in a high debt scenario are challenging, as debt offers an upper bound to fiscal policies. In this case Keynesian and non-Keynesian negative effects on the fiscal multiplier must be taken care of. The leverage cycle is what causes all of this, as an excessively high leverage in the economy can cause an asset price bubble. This, when busted, pushes the whole economy into deleveraging. If the crash is sufficiently strong, the economy will enter in a liquidity trap. Debt deleveraging then becomes a problem and generates a topsy-turvy economics world. To conclude, I contextualize the liquidity trap problem and suggest some ideas on fiscal policies that do not make the debt problem unsustainable, which are: changing the fiscal expenditures composition, privatizations and credibly committing to a sustainable debt level in the future.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
23-lug-2013
2012/2013
La condizione económica delle economíe avanzate è di crescite sempre più deboli, fino ad arrivare, in taluni casi, ad una forte recessione e disoccupazione nettamente sopra la media. Tutto questo è il risultato della crisi finanziaria del 2007-2008 che ha portato queste economie ad una condizione nota come “trappola della liquidità”. La presente tesi discute proprio questo problema, concentrandosi nel trovare e verificare soluzioni teoriche per i paesi oberati dal debito. A tale scopo è stato effettuato un primo studio della letteratura disponibile per capire le caratterizzazioni della trappola della liquidità e le ragioni che portano un paese in una tale situazione; conseguentemente a questo si è cercato di individuare anche le possibili soluzioni per la ripresa. Successivamente si è cercato di capire come il debito influenzi le politiche fiscali ed infine, si è creata la liaison di questi due concetti, la trappola della liquidità e il debito, per studiarne le interazioni e le influenze reciproche. Per quanto riguarda la trappola della liquidità si è capito che questa può essere interpretata, in un’ottica di equilibrio multiplo, come quella condizione in cui un’economia è intrappolata in un equilibrio di basso livello dove l'occupazione e il reddito sono più bassi di quelli ottimali. Le soluzioni individuate riguardano le politiche monetarie e fiscali. Le prime coinvolgono quantitative easing così come la creazione di aspettative di inflazione. Le soluzioni fiscali, a sua volta, offrono una grande sfida, una volta che, in un scenario di livelli alti del debito, questo offre un limite superiore per la spesa pubblica. In questo caso si deve fare attenzione agli effeti negativi Keynesiani e non-Keynesiani sul moltiplicatore fiscale. Come causa di tutto questo è stato individuato il ciclo di leva in quanto un grado di leva troppo elevato può causare una bolla nei prezzi degli asset che però, scoppiando, spinge l’economia a diminuire il grado di leva. Se tale crollo sarà sufficientemente forte, l’economia entrerà nella fase di trappola della liquidità, la deflazione debitoria diventerà allora un problema creando un mondo economico detto topsy-turvy.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80602